Quali effetti ha la musica sul feto?

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Quali effetti ha la musica sul feto?

Secondo alcuni studi far ascoltare musica ai bambini nel grembo materno comporta benefici
strepitosi. Altri sono più cauti: chi ha ragione e perché?

11 settembre 2017

Che la musica abbia una serie di effetti positivi sulle persone è un’osservazione quasi scontata, ma
non lo è altrettanto se parliamo di bimbi in gestazione, perché le cose in questo caso si complicano
e gli studi scientifici divergono. Facciamo dunque il punto sul rapporto tra musica e feto.

QUANDO IL FETO SENTE LA MUSICA

Intanto, perché la musica possa avere un qualche tipo di influenza, occorre che il nascituro sia in
grado di ascoltarla. L’apparato uditivo si forma in media tra la 23° e la 25° settimana di
gestazione e continua poi a svilupparsi aumentando l’ampiezza delle frequenze percepite:
inizialmente sono avvertite quelle intorno ai cinquecento Hz, alla settimana 31 quelle comprese fra
mille e tremila (normalmente, la voce umana staziona fra mille e cinquemila, mentre la musica
abbraccia un range maggiore).

COME IL FETO SENTE LA MUSICA

Lo sviluppo dell’apparato uditivo non è l’unico elemento da valutare, perché il feto è all’interno
del ventre della madre, immerso nel liquido amniotico, e di conseguenza sente la musica in modo
diverso da come la sentiamo noi. Riceve inoltre altri suoni, come per esempio quello del battito
cardiaco materno.

GLI EFFETTI POSITIVI DELLA MUSICA

Gli studi scientifici divergono sull’influenza esercitata dalla musica sul feto e anche sulla
capacità di quest’ultimo di formarsi una memoria dell’esperienza musicale vissuta all’interno del
grembo materno. Alcune ricerche sostengono che l’ascolto porta enormi benefici: ad esempio migliore
abilità motorie e cognitive, sviluppo del linguaggio più rapido e ciclo del sonno più regolare. Non
tutti gli esperti concordano con queste conclusioni, ma c’è un dato positivo: non ci sono ricerche
accademiche che ipotizzano effetti negativi. Con un’unica eccezione.

ATTENZIONE PERÒ AL VOLUME

Numerosi studi hanno evidenziato che l’esposizione a suoni particolarmente intensi non fa bene al
nascituro. Vale per coloro che vivono accanto agli aeroporti, ad esempio, e anche per i feti
sottoposti a musica superiore agli 80 decibel (li raggiunge anche un aspirapolvere particolarmente
rumoroso). Il consiglio che possiamo dare è insomma di non esagerare con il volume e di considerare
l’ascolto musicale come un’attività piacevole in primo luogo per la futura mamma e il futuro papà:
se poi questo porta benefici al feto allora bene, altrimenti i futuri genitori avranno ascoltato
buona musica.

da quotidiano.net/benessere

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