Quali sono i segni di un Sacro Guru? di Yogananda

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Tratto da:

Il vangelo di Gesù, secondo Paramhansa Yogananda

Volume primo.

Edizioni Vidyananda.

La Relazione Guru-Discepolo

Un altro fatto importante in connessione con il battesimo di Gesù Cristo è
che egli insistette per essere battezzato da Giovanni, che in
autorealizzazione era molto inferiore a lui. Giovanni disse che non era
degno di sciogliere i legacci dei sandali di Gesù, e che egli battezzava
solo con acqua, mentre Gesù battezzava con lo Spirito.

Ma, ecco che il battesimo moderno e’ diventato solo battesimo d’acqua,
mentre metodi specifici di concentrazione e meditazione stanno mostrando il
vero modo di battezzare con lo Spirito e la saggezza divina.

Sentendo la sua inferiorità spirituale, Giovanni si chiese perché Gesù
voleva essere battezzato con l’acqua. Quest’azione di Gesù ci mostra
chiaramente l’antico costume precristiano, e la vera via spirituale che deve
seguire chiunque aspira a Dio.

Il metodo per trovare Dio è diverso dai metodi usati da molte università
per tutti gli altri tipi d’insegnamento. Anche nel campo medico, lo studente
non apprenderà mai se passera da un’università all’altra, frequentando
differenti istituti di medicina, e ascoltando poche lezioni, senza mai
formarsi una preparazione profonda in materia medica, fisiologia,
dissezione, e gli altri studi, in un solo istituto. Inoltre uno studente non
può frequentare tutte le università nello stesso tempo.

Lo studente deve seguire un corso in un istituto, finché non riceve il
certificato che attesta che ha completato certi studi; ma, nel campo
spirituale l’aspirante non dà nemmeno la lealtà che si esige nelle scuole,
ne dà alla pratica delle lezioni spirituali il tempo necessario per
l’autorealizzazione.

Questo tipo di persone continuano a prendere lezioni di ogni nuovo
insegnante, buono, cattivo, o mediocre, che capita in città e si fa
pubblicità. Io dico che la gente dovrebbe discriminare tra il cosiddetto
maestro che usa la religione solo per far soldi, o per vivere, e il vero
maestro che nella sua religione può usare metodi d’affari per servire i suoi
fratelli con vera spiritualità.

È estremamente necessario ricordare che all’inizio è saggio comparare molti
sentieri e maestri spirituali; ma, quando si trova il vero guru e il vero
insegnamento, allora l’affannosa ricerca deve cessare. L’assetato non deve
mettersi a cercare pozzi, ma deve andare nel pozzo migliore e ogni giorno
berne il nettare.

Ecco perché, all’inizio, ne cerchiamo molti, finché non troviamo la giusta
via e il giusto maestro, e allora gli restiamo fedeli fino alla morte e per
l’eternità, fino all’emancipazione finale.

– Guru e Maestro –

Dapprima possiamo avere molti maestri, ma, in seguito, avremo solo un guru
e non più maestri.

I maestri chiamano studenti quelli che vanno a imparare da loro, ma un guru
chiama discepolo l’aspirante spirituale che va da lui.

Lo stesso Gesù disse: “Nessuno viene al Padre se non per me”.

Questo significa che le anime umane sono per la maggioranza figli pigri di
Dio, che vagano lontano da Lui, nel deserto della sofferenza. Queste anime
sono spronate dalla frusta del dolore ad avere un vago barlume della loro
casa perduta piena di beatitudine spirituale. Esse cominciano a desiderare
Dio, e pregano interiormente per trovare una via d’uscita dall’enigma della
vita; infine, quando le preghiere di questi figli erranti diventano
abbastanza forti e profonde, Dio viene toccato e manda loro aiuto.

È allora che l’Unico Padre di tutti manda sulla terra un Superuomo per
aiutare le anime smarrite, che cercano. Colui che viene incaricato da Dio
d’aiutare le persone, in risposta alle loro preghiere profonde, non è un
maestro ordinario, ma un guru, o un veicolo, il cui corpo, parola, mente e
spiritualità vengono usati da Dio stesso per riportare le anime smarrite
nella Casa dell’Immortalità.

Nelle Scritture indù e in ‘Sussurri dall’Eternità’ sta scritto:

“Come un bimbo cattivello, io piansi per la Madre Divina, e Lei venne a me
come il mio guru. Mio guru, Tu voce di Dio, ho trovato Te in risposta al
pianto della mia anima. Se tutti gli dei sono dispiaciuti e tuttavia Tu sei
compiaciuto, io sono salvo nella fortezza del Tuo compiacimento. E se tutti
gli dei mi proteggono con gli scudi delle loro benedizioni, e tuttavia io
non ricevo le Tue benedizioni, sono un orfano lasciato a languire
spiritualmente nelle rovine del Tuo malcontento. Insieme noi voleremo alle
Sue rive, e quindi romperemo per sempre i nostri aerei finiti e svaniremo
nella nostra Vita Infinita”.

Questa concezione di guru e discepolo descrive l’unica vera via del ritorno
dell’anima pigra verso Dio. Questa relazione tra guru e discepolo non è come
la relazione asservente che esiste tra i membri ciechi di una chiesa, o di
un tempio e il prete della chiesa o del tempio, eletto non da Dio ma
dall’organizzazione del tempio o della chiesa o da un alto dignitario della
chiesa onorato dai seguaci ortodossi ma sconosciuto a Dio.

– Libertà e Ubbidienza –

Il mio Guru mi disse:

“Permettimi di disciplinarti, poiché la libertà non consiste nel fare le
cose secondo i dettami delle abitudini prenatali, o post-natali, o i
capricci mentali, ma secondo i suggerimenti della saggezza e della libera
scelta”.

Egli continuò:

“Se tu sintonizzi la tua volontà con la mia, troverai la libertà”.

Dapprima la mia volontà era guidata dalle abitudini, ma quando la
sintonizzai con la volontà del mio Guru – guidata da Dio e dalla saggezza –
trovai la libertà.

Sintonizzarsi con un’anima la cui volontà è guidata dalla saggezza vuol
dire realizzare la libertà della volontà. Molti maestri che, seguendo degli
insegnamenti dogmatici, controllano rigidamente i loro studenti, distruggono
in loro il potere del libero arbitrio; ma, l’obbedienza al guru non
produce cecità spirituale nel discepolo. Al contrario, sviluppa in lui il
terzo occhio della saggezza e dell’intuizione.

Molti maestri vogliono che i loro studenti vedano mediante gli occhi del
maestro, ma un guru disciplina il discepolo solo fin quando questi non potrà
guidarsi da sé con saggezza.

Il guru è mandato da Dio.

Se un discepolo, dopo aver seguito un guru per lungo tempo, dovesse un
giorno rifiutarlo, allora in realtà rifiuta l’aiuto mandato da Dio.

Il guru non e’ un aiuto solo per questa vita. Egli stabilisce un contatto
spirituale con l’anima del discepolo, e dice:

“Che la nostra amicizia sia eterna; aiutiamoci l’un l’altro per incarnazioni
finché non saremo entrambi completamente emancipati nello Spirito”.

A volte, un discepolo avanzato può aiutare il guru, e viceversa.
Quest’amicizia non è basata su nessuna considerazione egoistica, o su delle
condizioni. Questa divina amicizia e perpetua buona volontà espressa tra due
o più anime dà vita al sempre-puro, disinteressato e liberante Amore Divino.

Il mio maestro mi disse:

“Sarò tuo amico da adesso fino all’Eternità; non importa se sarai sul più
basso piano mentale, o sul più alto piano di saggezza. Se mai tu dovessi
errare, io sarò tuo amico, poiché allora avrai bisogno della mia amicizia
più che in qualsiasi altro momento”.

Quando accettai l’amicizia incondizionata del mio maestro, egli disse:

“Mi sarai amico in ogni circostanza? Mi proteggerai nei miei più alti o nei
miei più bassi piani mentali?”.

Ero confuso, stupito; come potevo anche solo sognare che il mio maestro
potesse mai essere nel piano più basso? Ma finché non feci voto di essere
sempre suo amico, sotto tutte le circostanze, egli non si quietò. Fu
contento quando dissi:

“Sarò tuo per sempre”.

Fu allora, dopo questo meraviglioso patto spirituale, che capii il
significato del guru, e in verità non trovai mai la completa soddisfazione,
la felicità e la coscienza Divina finché non mi sintonizzai con la coscienza
Divina del mio maestro.

Gesù conosceva questa legge d’emancipazione. Egli deve aver trovato in
Giovanni il suo guru reincarnato (il guru, sebbene inferiore in qualità
spirituale, è ugualmente il guru, è sempre il veicolo di Dio).

Questo è il motivo per cui Gesù insistette per essere battezzato da Giovanni
il Battista.

Inoltre Gesù aveva parlato di Giovanni il Battista come del profeta Elia
reincarnato.

Gesù disse:

“Lascia che sia così per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni
giustizia”.

Nelle Scritture sanscrite c’è una affermazione analoga a questa:

“Ci sono molti saggi con molte saggezze, con le loro interpretazioni
spirituali delle Scritture apparentemente contraddittorie, ma il vero
segreto della religione è nascosto in una grotta”.

Il sentiero seguito da un uomo d’autorealizzazione è il sentiero che deve
seguire ogni aspirante spirituale. Una Scrittura, non importa quali
registrazioni di verità spirituali possa contenere in se, non e’ mai utile
quanto un santo, che è veramente una Scrittura vivente, parlante e che
cammina.

C’è una grande differenza tra il potente acido solforico in bottiglia e la
semplice scrittura della sua formula come H 2 S O 4.

Né la formula, né la descrizione fatta in un libro del potere dell’acido
solforico potranno mai descrivere la sua vitale qualità di bruciare. Le
verità dell’autorealizzazione sono come piccoli semi insignificanti, ma il
loro potere e le loro qualità che producono saggezza si conosceranno
veramente quando si vedranno crescere in alberi enormi nei giardini
dell’autorealizzazione dei santi – alberi carichi dei frutti dell’Amore
Divino.

– Perché il Guru e Necessario –

All’inizio, col nostro vago desiderio di conoscere la verità, incontriamo
dei maestri minori.

Ma, il guru è l’incarnazione vivente delle verità delle Scritture; egli è
l’agente di salvezza designato da Dio in risposta alle preghiere del devoto
di essere liberato da ogni assoggettamento alla materia.

È molto difficile scegliere la giusta via, tra i molti sentieri e le diverse
opinioni religiose. Molte persone, che passano da una chiesa all’altra,
cercando ispirazione intellettuale non trovano mai Dio, poiché l’ispirazione
intellettuale è necessaria solo fin quando uno non comincia a bere Dio.

Altrimenti, quando dimentica di gustare Dio, l’ispirazione intellettuale è
dannosa all’autorealizzazione. È più facile seguire un uomo vivente, che
respira, che parla (che vive la verità), piuttosto che una Scrittura.

Se un santo ha raggiunto la sua meta, o con la scorciatoia dello yoga, o
mediante la più lunga via della preghiera spirituale, egli fa esperienza
dell’effettiva autorealizzazione.

Chiunque lo segue certamente raggiungerà la meta, usando l’uno o l’altro
metodo. Diversamente dalle preghiere comuni, le vere preghiere – le sole che
possono ricevere una cosciente risposta da Dio – devono essere offerte in
meditazione, intensamente e per molte ore di continuo, finché non viene la
risposta Divina.

– I Segni di un Guru –

I segni di un guru sono i seguenti: i suoi occhi sono calmi e non ammiccano
ogniqualvolta lo vuole; grazie alla pratica dello yoga, il suo respiro è
calmo senza ch’egli lo trattenga forzatamente nei polmoni; la sua mente e’
calma senza sforzo.

Se un uomo ha le palpebre che ammiccano continuamente, i polmoni che gli
funzionano sempre come un mantice, la mente sempre agitata come una
farfalla, ed egli continua a dirvi di essere nella Coscienza Cosmica, ridete
di lui.

Come uno non può pretendere di stare dormendo mentre continua a correre,
così un uomo con gli occhi, il respiro e la mente agitata non può convincere
voi – che sapete meglio – di essere nella Coscienza Cosmica.

Come il sonno si manifesta nel corpo con certi cambiamenti fisiologici, così
i muscoli, gli occhi, il respiro, tutto quanto di solito diviene quieto
durante la Coscienza Cosmica.

Nessun guru può essere prodotto soltanto dagli anni di studio passati nella
fabbrica intellettuale di un seminario teologico, che pensa d’avere
raggiunto il suo scopo quando conferisce la laurea, o il dottorato in
teologia.

Questi titoli possono venire conseguiti da uomini di buona memoria, ma il
carattere, l’autocontrollo e l’intuizione possono venire sviluppati soltanto
con la conoscenza di avanzati metodi psico-fisici d’autorealizzazione e con
la profonda meditazione giornaliera.

visto su lista Sadhana > it.groups.yahoo.com/group/lista_sadhana

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