Quando è nato veramente Gesù?

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Quando è nato veramente Gesù?

Secondo alcuni studiosi l’anno di nascita di Gesù sarebbe da collocare un po’ prima rispetto alla
datazione attuale. Ecco perché.

23 dicembre 2023 – Massimo Manzo

Fatta eccezione per i seguaci della chiesa ortodossa, il 25 dicembre di ogni anno la stragrande
maggioranza dei cristiani sparsi per il mondo festeggia il Natale. Su quale sia la reale data di
nascita di Gesù, tuttavia, esistono interpretazioni storiche diverse, che in parte si discostano
dalle nostre tradizioni natalizie.

FESTE SOVRAPPOSTE? Nei primi secoli del Cristianesimo, nessuno aveva fissato con certezza il
compleanno del suo fondatore. Il Nuovo Testamento, d’altronde, non dà nessuna indicazione precisa in
merito. La data del 25 dicembre cominciò a essere menzionata a partire dal III-IV secolo e da allora
divenne la più diffusa.

La ragione, secondo molti studiosi, è da ricercarsi nella coincidenza con le antiche ricorrenze
pagane del Sol Invictus e dei Saturnalia, già conosciute in precedenza e festeggiate durante il
solstizio d’inverno. Fissando il Natale nella stessa data, la nuova religione si sarebbe così
sovrapposta ai precedenti culti. A escludere che Gesù sia nato a dicembre (e in generale i mesi
invernali) sarebbero inoltre degli indizi tratti dai Vangeli. Uno su tutti, il racconto
dell’evangelista Luca, che parla della presenza di pastori fuori dalla mangiatoia venuti a “vegliare
di notte facendo la guardia al loro gregge”. Oltre alla difficoltà di rimanere all’addiaccio nei
mesi freddi, di solito le greggi venivano mosse in primavera.

NATALE… AVANTI CRISTO. Se il giorno e il mese esatto sono difficilissimi da individuare, sull’anno
della venuta al mondo di Gesù le fonti storiche danno maggiori informazioni. Una delle ipotesi più
note è quella che prende spunto dal Vangelo di Matteo, il che lo colloca negli ultimi anni del regno
di Erode il Grande, sovrano di Giudea morto nel 4 a.C. A complicare le cose è invece il censimento,
che il Nuovo Testamento indica come contemporaneo alla nascita di Cristo. Ammesso che non ve ne sia
stato un altro risalente all’8 a.C. (tesi controversa sostenuta da alcuni), l’unico censimento di
cui si ha certezza risale al 6 d.C. e venne indetto dal governatore romano di Siria e Giudea, Publio
Sulpicio Quirinio, in carica sotto l’imperatore Augusto. Insomma, anche in questo caso il dilemma è
tutt’altro che risolto.

RISPOSTE ASTRONOMICHE? La chiave per provare a dare una spiegazione più certa, secondo alcuni
ricercatori, andrebbe trovata addirittura nell’astronomia. Nei secoli non sono infatti mancati i
tentativi di identificare la “cometa” che guidò i re magi (il più illustre fu compiuto
dall’astronomo Giovanni Keplero tra il XVI e il XVII secolo).

Al riguardo, una delle teorie più recenti è stata formulata da Grant Mathews, direttore del Centro
di Astrofisica dell’università di Notre Dame (Usa). Incrociando le fonti storiche e religiose con i
dati della Nasa, questi ha individuato un raro allineamento astrale tra la Terra, il Sole e almeno
un altro pianeta, visibile dalla Giudea nel 6 a.C. Curiosamente, tale datazione coincide con il
penultimo anno del regno di Erode, circostanza che rafforza la tesi secondo cui il “primo Natale”
sarebbe collocabile intorno a quell’anno.

da focus.it

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