Quando il cibo diventa un nemico

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Quando il cibo diventa un nemico

Mangiare bene è sacrosanto, ma la paura che l’ingestione di un alimento “sbagliato” comprometta la nostra salute è infondata

di Eleonora Poletti – 10/04/2015

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Quando il cibo diventa un nemico

Negli ultimi anni si sta diffondendo una linea di pensiero concernente il cibo e i suoi effetti che definirei al contempo saggia e malsana. Mi riferisco all’idea che il cibo sia un nemico. Fra la gente si sta diffondendo la credenza che il cibo sia pericoloso e che certi alimenti, come farina, latticini, carne, uova e grassi siano irrimediabilmente dannosi, anche se consumati in maniera sporadica. In questa sede voglio spiegare cosa realmente sia pericoloso per la salute e cosa non lo sia. Partiamo dal presupposto che ognuno di noi nella vita è libero di scegliere come alimentarsi, che decida di essere vegetariano, vegano o carnivoro. Ognuno di noi arriva con i propri tempi alla consapevolezza di se stesso e di ciò che lo fa vivere meglio e in salute: l’obiettivo finale è quello di avere un’alimentazione equilibrata basata su frutta, verdura, cereali integrali, povera di grassi saturi e zuccheri che privilegia alimenti biologici ed ecosostenibili. In questo modo possiamo essere certi che ciò che ingeriamo sia realmente salutare.

Il cibo non è un nemico

Il cibo non è un nostro nemico, se talvolta decidiamo di mangiare al ristorante o assaggiare cibi di cui non conosciamo la provenienza, non ci succederà nulla di grave. Certamente non essendo abituati a certi alimenti questi potrebbero infastidirci, ma sarà una sensazione solo temporanea.
Molto spesso un alimento ci farà male perché prima ancora di mangiarlo la nostra mente si convincerà della sua natura dannosa. Così facendo non faremo altro che influenzare negativamente il nostro pensiero, al punto tale da produrre in noi reazioni anomale come coliti o dolori allo stomaco. Proviamo a pensare a quando siamo in ferie. Spesso mangiamo alimenti di ogni tipo, grassi e sconosciuti al palato, eppure ci sentiamo bene, sereni e appagati. Ciò succede perché in vacanza siamo rilassati e non ci preoccupiamo degli effetti del cibo, della dieta o di cosa dovremo fare il giorno dopo. Ci lasciamo andare e non ascoltiamo le paure. Così facendo siamo noi stessi. Questo esempio vi fa capire come in realtà, molto spesso, siamo noi a convincerci della nocività di un alimento. Alimentarsi bene sì, ma non è indice di equilibrio temere che l’ingestione saltuaria di un cibo malsano possa danneggiare la nostra salute. Il cibo è un dono e non dovremmo mai dimenticarlo. Una cucina fatta con amore e ben equilibrata può solo aiutarci a essere più felici e sereni. Impariamo a vivere liberamente ascoltando le vere esigenze del nostro corpo, ciò che desidera per sentirsi bene e per essere sereno in quell’esatto momento. Solo vivendo giorno per giorno, mangiando con il sorriso e smettendo di programmare ogni attimo della nostra vita potremo considerarci sani e felici.

Giusi De Francesco
Guarire con il Cibo – Libro >> http://goo.gl/wJSrIZ
300 ricette di cucina e rimedi naturali
Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Aprile 2004
Formato: Libro – Pag 376 – 14,5×19
Ultima ristampa: Novembre 2011
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