Quante sono le dimensioni del nostro Universo

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Quante sono le dimensioni del nostro Universo

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Cosa sono le dimensioni? Quante dimensioni ha il nostro universo? Perché alcune dimensioni sono
nascoste? Dove si va quando si muore?

Redazione – Scienza e Conoscenza – 07/02/2024

di Elena Sanda Chira, l’autrice del libro AMEN LA NUOVA UMANITA’: Una Teoria del Tutto

Le dimensioni misurano il grado di libertà

Proveniente dal latino “dimensio”, “misura”, la parola dimensione definisce essenzialmente “il
numero di gradi di libertà disponibili per il movimento di un punto materiale in uno spazio”.
Nell’uso comune, le dimensioni di un oggetto diventano le misure che ne definiscono la forma e la
grandezza.

Lo spazio-tempo in cui viviamo viene considerato dalla scienza come spazio di Hilbert
quadridimensionale, costituito da tre dimensioni spaziali e una dimensione temporale. Possiamo
muoverci sull’asse alto-basso (o su-giù), su quello nord-sud (o avanti-indietro) e su quello
est-ovest (o destra-sinistra). La quarta dimensione è considerata il tempo, che è il movimento in sé
su uno o l’altro di questi tre assi.

A livello macroscopico i processi fisici non sono simmetrici rispetto al tempo, ciò significando che
le azioni generalmente non sono reversibili. A livello subatomico, invece, dove le grandezze si
misurano con la scala di Planck, quasi tutti i processi fisici sono simmetrici rispetto al tempo e
ciò significa che le equazioni usate per descrivere questi processi sono le stesse indipendentemente
dalla direzione del tempo. Questo vuol dire che a questa scala si può viaggiare sia verso il passato
che verso il futuro, oppure che l’unico tempo reale è il presente.

La Teoria delle stringhe

La scienza, con la Teoria delle stringhe e delle superstringhe, propone modelli di universi con
dieci, undici o ventisei dimensioni. Paragonate alle tre riconosciute dalla fisica classica e
sperimentate abitualmente nella realtà quotidiana, le dimensioni supplementari sembrano fantastiche
costruzioni mentali impossibili da spiegare o minimamente immaginare. Sembrano soltanto dei modelli
matematici inventati per far combaciare le formule.

Anche dal mondo olistico ci arrivano proposte e spiegazioni sulle dimensioni, insieme a indicazioni
e ricette su come diventare esseri multidimensionali. Realmente siamo già multidimensionali, in
quanto costruiti con una struttura spazio-temporale deca-dimensionale. Le dimensioni extra sono
dentro di noi, nelle strutture più profonde di natura informazionale, energetica e materiale. Quello
che ci conviene capire e sperimentare è come diventare esseri unidimensionali, misurati con le
grandezze di Plank, piccolissime particelle elementari indivisibili capaci di viaggiare nello
spazio-tempo e accedere a qualsiasi delle 10 dimensioni che rappresentano il proprio regno.

La M-Teoria, una teoria annunciata dal fisico americano Edward Witten nel 1995, che unifica tutte le
teorie delle stringhe anteriormente formulate, parte dalla considerazione che l’universo abbia un
numero di dimensioni superiore alle quattro abituali (tre spaziali e una temporale). Il numero
minimo di dimensioni necessario nella formulazione matematica di questa teoria è dieci. Il
supplemento di dimensioni, dalla terza alla decima, è difficile anche immaginare, oltre a pensare di
farne esperienza diretta. La teoria delle stringhe presenta modelli teorici dell’universo con 10, 11
o 26 dimensioni.

L’Uomo e le sue 10 dimensioni

Nel modello di universo presentato nel libro Amen la Nuova Umanità: Una Teoria del Tutto, ogni
modulo esistenziale o essere vivente naturalmente creato e manifestato in forma materiale è
costituito da un preciso numero di inviluppi, anelli di crescita o dimensioni spazio-temporali, in
corrispondenza alla sua complessità.

L’essere umano ha libero accesso a 10 dimensioni spazio-temporali, che è il numero di dimensioni di
cui è costituito.

Le dieci dimensioni sono collocate le une all’interno delle altre come le bambole russe (o
matrioske) e sono collegate tra di loro attraverso un tunnel centrale unidimensionale con il
diametro della lunghezza di Plank. La forma risultante è quella di una toroide o mela con dentro
anelli di crescita, dove il movimento avviene sempre da dentro a fuori. In questa rappresentazione
mentale dell’universo, dentro-fuori è considerata la quarta dimensione di natura spaziale, una
dimensione aggiuntiva alle tre dimensioni abitualmente usate. Considerando anche il tempo presente,
che muove le quattro dimensioni spaziali da dentro a fuori, risulta, a livello macroscopico, uno
spazio-tempo penta-dimensionale. Questo spazio-tempo penta-dimensionale, chiamato in questo libro la
quinta dimensione, costituisce per l’essere umano lo spazio-tempo adatto alla vita, in quanto
funziona in conformità con le leggi dell’Amore, la forza fisica governante di questa dimensione. Le
dimensioni sono luoghi fisici, con diverse frequenze vibrazionali, percettibili dalla nostra mente.

Ogni dimensione ha la sua frequenza

Per funzionare in queste zone la mente si sintonizza sulle specifiche frequenze corrispondenti a
ogni dimensione di passaggio. Questo diverso funzionamento della mente in diverse dimensioni è più
evidente in un bambino nei primi anni di vita, ma è riconoscibile anche nell’età adulta. Comunque,
durante la sua vita l’uomo realizza un viaggio interdimensionale, consapevolmente o no,
sperimentando tutte le dieci sue dieci dimensioni costituenti. Ognuna di esse ha la sua specifica
frequenza che influisce sul funzionamento del nostro cervello e ci fa vedere, sentire, comprendere,
ragionare e vivere in modi diversi.

La qualità della nostra vita dipende dalla dimensione spazio-temporale alla quale siamo
sintonizzati, che influisce sul modo e la qualità del funzionamento della nostra mente. Le
dimensioni da 1 a 4 operano secondo i principi della meccanica classica, le dimensioni da 6 a 9
funzionano secondo i principi della meccanica quantistica e la quinta dimensione funziona secondo
entrambe le meccaniche (sempre secondo il modello di universo presentato nel libro Amen la Nuova
Umanità).

La dimensione zero o l’energia del punto zero

La dimensione zero è il Nulla originario, il luogo da dove veniamo e dove torniamo, e corrisponde
alla cosiddetta morte fisica, però, con il passaggio di Cristo, questa dimensione è in
sovrapposizione con la decima dimensione, che contiene la Parola di Dio, il flusso creatore che ha
messo l’universo in essere, e la morte fisica non è più necessaria. Possiamo usare la Parola di Dio
per metterci e mantenerci in esistenza!

Dunque, l’uomo è una creazione molto complessa dell’universo. Dopo aver creato le sue radici,
tronco, rami e foglie, l’universo ha prodotto un frutto, l’Uomo, che al suo interno contiene un
seme, il Cristo, l’Umano Perfetto, attraverso il quale l’universo può moltiplicarsi.

L’uomo è immortale e la morte non è necessaria. Bisogna soltanto fare un giro nelle dieci dimensioni
del proprio regno per conoscerlo e, soprattutto, per Regnare su se stessi.

Gesù disse nel Libro Segreto di Giacomo: “Ascoltate il Verbo, comprendete la Conoscenza, amate la
Vita e nessuno vi perseguiterà e nessuno vi opprimerà all’infuori di voi stessi!”

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Una teoria del Tutto
Elena Sanda Chira
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