Quanti bollini emotivi conservi?

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Quanti bollini emotivi conservi?

(varie fonti)

(Avvertenza: Per una buona comprensione di questa lettera è necessario tener
presente che i termini “Genitore”, “Adulto” e “Bambino”, non si riferiscono
a persone bensì a stati psicologici. )

LA RISCOSSIONE DEL PREMIO PSICOLOGICO

Immaginate un impiegato che, prima di andare al lavoro, venga rimproverato
dalla moglie per qualche motivo. Questo gli da modo di collezionare un
bollino rosso (di rabbia) ancora prima di andare a lavorare.

Arrivato sul posto di lavoro riscuote subito il suo bollino rosso dicendo
con rabbia alla segretaria: “E’ mai possibile che lei non riesca a battere
una lettera senza fare errori?”. La segretaria raccoglie il bollino e appena
arrivata a casa lo riscuote con suo marito, dicendogli con astio: “Perchè
non ha finito di imbiancare la cucina? Guarda che disordine, non sei proprio
capace di fare un lavoro senza sporcare dappertutto!”
.
Il marito, a sua volta, riscuote il bollino appena ricevuto con il figlio
che non ha fatto il compito ed il bimbo, lo riscuote dando una pedata al
cane!

* * *

Vi sono diversi modi di raccogliere i bollini, alcuni li riscuotono appena
li ricevono ed altri, invece, aspettano di averne molti, proprio come coloro
che prima di riscuotere il premio riempiono una tessera. Questa similitudine
con la tessere vale specialmente per i bollini negativi.

Alcuni, quando hanno riempito la tessera, la riscuotono con piccoli premi:
un mal di testa, gettando via una cosa ancora buona, facendo cadere
qualcosa, sgridando un dipendente davanti a tutti, spargendo sul pavimento
l’intero contenuto di un cassetto o impostando una lettera in una busta
sbagliata.

Per altri, invece, il premio è piuttosto consistente. Se hanno collezionato
molti “bollini grigi”, si sentiranno giustificati quando combineranno un
guaio grosso. Potranno, per esempio, far cadere un computer, procurarsi una
ferita, rubare qualcosa della ditta in cui lavorano, licenziare un
dipendente in gamba, stare a casa ammalati, arrivare in ritardo molte volte,
e così via.

Vi sono anche coloro che accumulano bollini negativi per anni e poi, come
premio, si fanno venire un collasso mentale, fanno qualcosa che li porta in
prigione o perdono un buon posto di lavoro.

E’ facile conoscere se qualcuno ha raccolto un numero sufficiente di bollini
ed è pronto a ritirare il premio che gli compete, perché userà le frasi
seguenti:

– Questa è la goccia che fa traboccare il vaso!
– Basta, non ne posso proprio più!
– Ne ho piene le scatole!

Se una persona ha collezionato un sufficiente numero di bollini d’oro si
sentirà giustificata nel fare qualcosa di buono per se stessa. Pertanto
potrebbe riscuotere la sua tessera di bollini comprandosi qualcosa,
godendosi un week-end con gli amici o prendendosi una piacevole vacanza.
Come sempre la grandezza della collezione determina anche la misura del
premio.

– Come evitare la raccolta di bollini –

Solitamente i bollini negativi provengono dal Genitore di un’altra persona e
li raccogliamo se il nostro Adulto non ferma la macchina che sta stampando
il bollino. Cosa si può fare per non ricevere i bollini negativi? Si
potrebbe, ad esempio, fare il modo che il nostro Bambino ed il nostro Adulto
gettino via il bollino al posto di collezionarlo.

Facciamo un esempio chiarificatore. Supponiamo che Giuseppe incontri Claudio
che sta parlando con Luisa e lo saluti con entusiasmo: “Ciao Claudio, come
va la vita?”. Claudio, preso dal suo discorso ignora Giuseppe che,
ovviamente ci resta male e raccoglie un bollino marrone.

A questo punto il Bambino di Giuseppe potrebbe dire a quello di Claudio,
“Ei, Claudio, prima ti ho salutato, mi hai sentito?”. Oppure l’Adulto di
Giuseppe potrebbe fare questa considerazione “Forse Giuseppe era così
occupato a parlare con Luisa che non si è neppure accorto che l’ho salutato.
Gli parlerò più tardi, questo fatto non ha alcuna importanza e non ci voglio
pensare più”.

Un’altro esempio ci viene fornito dal marito sgridato dalla moglie (vedi più
sopra). Anziché raccogliere il bollino di rabbia egli potrebbe, utilizzando
il suo Adulto, concludere “dopotutto mia moglie ha ragione, la prossima
volta cercherò di non sporcare e di finire il lavoro prima del suo rientro.
Io sono OK e lei è OK, non ci voglio pensare più”.

Pertanto i bollini negativi (rabbia, rancore, paura, senso di colpa, ecc.),
possono essere raccolti o buttati via. Se vi è capitato di raccoglierne
parlatene con qualcuno, vi potrà aiutare a comprendere il motivo per cui ve
li hanno dati. Dopo di ciò vi sarà facile prendervi la vostra parte di
responsabilità e non pensarci più.
Molti anni fa esisteva una setta denominata “I Disdicevoli”. Costoro, tra le
regole di vita, ne avevano una che in caso di disaccordi gli imponeva di
fermarsi un attimo e trovare la loro parte di torto. Ottima regola per
vivere bene. Come abbiamo visto nella lettera n. 7 i due emisferi del nostro
cervello vedono le cose da un punto di vista alquanto diverso. Pertanto se
cerchiamo obiettivamente la nostra parte di torto saremo sempre in grado di
trovarla.

Comunque è sempre bene ricordarsi le parole di Louis Hay: “E’ molto meglio
vivere bene e avere torto che non vivere male e aver ragione!”.

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