Quattro tecniche per smettere di procrastinare

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Quattro tecniche per smettere di procrastinare

di Marcello Marchese

La procrastinazione: se non ci fosse probabilmente avremmo tutti delle
vite migliori, più attive e con meno preoccupazioni. Procrastinare è
un problema molto diffuso e ne siamo stati vittime tutti in qualche
momento.

Quel compito di scuola che rimandavamo fino a ritrovarci a studiare la
sera, quel pagamento che abbiamo rimandato troppo fino a perdere
l’occasione, o quel film al cinema che volevamo vederci, ma non ci
siamo andati fino a che non l’hanno tolto dalle sale.

Procrastinare comporta non solo perdersi un film, ma, spesso anche
perdite di denaro: specialmente per chi è “capo di sé stesso”e non ha
nessuno che lo costringe a lavorare rimandare un lavoro noioso ma
importante può causare ingenti perdite.

Come possiamo quindi “auto-persuaderci” a svolgere quella mansione?

Vediamo qualche segreto di auto-convincimento…

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Comincia… anche a piccoli passi

Il nostro cervello è come il motore di una macchina in un inverno
freddo, ha solo bisogno della prima accensione giusta per poi
continuare a funzionare.

Quello che può spaventare è il fatto di partire dal nulla e dover
arrivare a qualcosa, infatti quando partiamo completamente da zero le
possibilità finali sono infinite e non riusciamo a deciderci su quando
cominciare seriamente e da che punto.

Per questo è importante essere coscienti di questo effetto e
cominciare da subito: se lavori al computer e devi scrivere un libro
crea subito il documento di testo e scrivi il titolo in prima pagina.
Hai già qualcosa da cui partire e sarà più facile.

Inoltre si è scoperto che una volta che abbiamo cominciato qualcosa
molto difficilmente, se questa ci interessa, riusciamo a lasciarla a
metà. Quante volte infatti quando hai cominciato un libro hai avuto il
pensiero costante di doverlo continuare e finire?

Era come se avessi un meccanismo in moto nel cervello che si poteva
fermare solamente finendo la lettura del libro.

Questo effetto si chiama “effetto Zeigarnik” ed è stato scoperto dalla
psicologa russa Bluma Zeigarnik mentre era seduta in un bar di Vienna.
Notò infatti che i camerieri si ricordavano benissimo le ordinazioni
mentre ancora le pietanze non erano state portate al tavolo e poi le
dimenticavano subito quando la consegna era stata effettuata.

Si accorse quindi che qualcosa che lasciamo incompiuto agisce
inconsciamente su di noi esercitando un potere notevole.

Smetti di studiare e metti in pratica

Tante volte mi capita, come internet marketer, di trovare infinite
risorse specialmente americane davvero interessanti che andrebbero
studiate tutte.

Il problema che si viene a creare è che si tende a cadere in un
atteggiamento passivo con il focus sulla lettura e poca pratica.

Per questo bisogna suddividere bene il tempo e dedicarne almeno un 50%
alla pratica. E’ normale rendersi conto di non sapere tutto della
materia ma c’è anche un altro fattore: quello che si impara con i
propri errori rimane molto più impresso e possibilmente la prossima
volta non si sbaglia.

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Uccidi le Distrazioni

Questo è un mega-problema e sicuramente Msn, Facebook ed email non
aiutano. Quante volte capita di fare 10 minuti di lavoro e poi magari
15 di social network? Se ti accorgi che ti distrai facilmente cerca di
eliminare il problema alla radice. Se lavori al pc per esempio
disconnetti il router e concentrati sul tuo lavoro, automaticamente ad
un certo punto aprirai il browser e cercherai di collegarti al tuo
sito preferito; ma ti accorgerai che non c’è connessione ed il motivo
per cui l’hai fatto.

Anche l’ambiente influisce sulla tua capacità di concentrazione:
investi su una buona sedia comoda che ti permetta di stare con la
schiena dritta e che non sia troppo bassa, o troppo alta, rispetto
alla scrivania.

Chiuditi in una stanza senza altre persone in giro, in modo che
nessuno ti possa interrompere e addobbala con elementi potenzianti
come poster motivazionali, foto di persone che ti ispirano, ti
motivano e ti ricordano di dare sempre il massimo.

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Scrivi i tuoi obiettivi

Questo personalmente è il metodo che mi aiuta di più a realizzare i
miei obiettivi. Quello che devi fare è il piano (della giornata o
della settimana) elencando uno dopo l’altro i passi da realizzare.
Obbligati a non poter fare il secondo se prima non termini il primo.

Questo metodo funziona perché in qualche modo hai deciso che quelli
sono i task da realizzare oggi e quindi ti sentiresti deluso se
rimanessero incompiuti. Inoltre ti da l’opportunità di organizzare
meglio il tuo lavoro, capendo quali sono le priorità e i piccoli passi
per completare l’opera.

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Spezzetta il Lavoro

Troppo spesso abbiamo un grosso lavoro di fronte a noi e ci
paralizziamo perché lo immaginiamo come un problema insormontabile; il
risultato è che non cominciamo mai.

I romani dicevano “divide et impera”; cioè, “dividi e conquista”,
riferendosi al loro metodo di gestire il grande impero che si erano
creato, spezzettandolo in piccole regioni autonome, in modo da
gestirle meglio.

Anche tu puoi e devi utilizzare lo stesso metodo perché qualsiasi
lavoro è comunque costituito da una serie di passi da seguire:
suddividendo in questo modo avrai sempre di fronte un piccolo e facile
obiettivo e sentirai meno questo senso di “paralisi” che può
bloccarti.

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Il Regalo

“Prima il dovere poi il piacere” diceva la nonna. Come possiamo
utilizzare questo antico detto in modo costruttivo ancora oggi?
Semplicemente decidendo di premiarci con un regalino alla fine di
quello che dobbiamo fare.

Scegliamo qualcosa che ci stia veramente a cuore: può essere un film,
un buon gelato, una passeggiata rinfrescante, qualsiasi cosa
desideriamo veramente che ci può dare la carica per finire tutto in
tempo.

Buon lavoro!

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