Raggiungere la meta

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Raggiungere la meta

DALLA TERRA AL CIELO

Krishna nella Gita spiega che le motivazioni al viaggio verso l’elevazione della coscienza sono
principalmente quattro: la ricerca di sollievo dalla sofferenza, la volontà di raggiungere un
obiettivo, la curiosità e la coltivazione della conoscenza. Coloro che soffrono, che sono in
ansietà, che vivono sensi di colpa, idee ossessive, paure, gelosie, invidie, conflittualità,
lacerazioni e conflitti intrapsichici ed interpsichici di varia natura, desiderano intraprenderlo
per modificare in meglio la propria situazione e liberarsi dalla sofferenza opprimente. Ci sono poi
coloro che hanno desideri personali da soddisfare, ma che si prefiggono di realizzarli secondo il
progetto di evoluzione universale, in armonia con Dio e le Sue leggi.

Vi sono inoltre coloro che si interrogano sulle origini dell’universo, sulla creazione, sul mistero
della nascita e della morte, che si pongono numerosi interrogativi esistenziali e che intraprendono
il viaggio per trovare risposte alla loro sete di conoscenza, e infine i jnani, coloro che già
sanno, e proprio perché sanno, sono determinati a compiere quel viaggio che dalla conoscenza li
porterà alla trascendenza.

Durante il tragitto coloro che sono più egoicamente motivati debbono innalzare e purificare la loro
motivazione per evolvere e raggiungere equilibri sempre superiori altrimenti, una volta raggiunti i
loro obiettivi, si troveranno a scendere loro malgrado dal vascello credendo di essere giunti a
destinazione e rimanendo invece ancorati ad un livello incompiuto di evoluzione, dunque vincolati ad
illusione e sofferenza. Il compimento del viaggio per intero, fino alla meta, porta la persona in
quella dimensione oltre lo spazio e il tempo che armonizza bisogni psicofisici e istanze ideali; in
essa scompare anche la paura più grande, quella della morte, poiché si è realizzata la natura eterna
e spirituale del proprio essere. Dalla Terra si è giunti al Cielo.

di Marco Ferrini – Matsyavatara das

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