Regole del benessere secondo il Buddismo

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Regole del benessere secondo il Buddismo

I buddisti insistono sull’idea che possiamo essere felici solo se raggiungiamo la pace interiore.
Questa può essere raggiunta seguendo alcune semplici regole che hanno a che fare con il saper
accettare, amare e dare.

Il buddismo è una filosofia pacifica in cui la felicità umana è al centro della scena. Tuttavia, a
differenza degli occidentali, i buddisti non credono che la felicità sia uno stato di appagamento o
eccitazione. Piuttosto il contrario. Perché ci sia felicità, deve prima esserci la pace interiore. E
per raggiungere questo obiettivo, è necessario seguire le cinque regole del benessere.

Queste si basano sui cosiddetti veleni della vita, ovvero sentimenti e situazioni che prendono il
sopravvento sull’essere umano, lo invadono e non lo lasciano in pace. Questi veleni sono odio,
angoscia, orgoglio, egoismo e cupidigia.

Le regole del benessere secondo il buddismo hanno lo scopo di espellere questi cinque veleni dalla
vita. Finché sono dentro di noi, proprio come farebbe un veleno, ci inebriano di emozioni nocive,
che alla fine vanno contro noi stessi. Se desideriamo raggiungere la pace interiore, dunque,
dobbiamo osservare queste regole.

“Rallegrati perché ogni posto è qui e ogni momento è ora.”

– Buddha –

Le regole del benessere secondo il buddismo

1. Liberare il cuore dall’odio

L’odio è un sentimento complesso e intenso. È composto da rabbia, rifiuto, risentimento e
avversione, tra gli altri. Per questo motivo è anche una sensazione molto invasiva che finisce per
permeare il nostro modo di vedere il mondo. Non possiamo stare bene finché c’è odio nel nostro
cuore.

Bisogna, dunque, liberare il cuore dall’odio. Ovviamente è più facile a dirsi che a farsi. Per
raggiungere questo scopo, è necessaria una forte dose di empatia.

Si tratta di guardare chi odiamo con compassione, cercando di capire i loro difetti e limiti. Questo
ci permette di perdonare e smettere di odiare.

2. Liberare la mente dalle preoccupazioni

Le preoccupazioni sono un’ansiosa anticipazione del futuro. In altre parole, ci aspettiamo che
accada qualcosa di spiacevole, dolorosa, angosciante. Non è una prospettiva razionale. Se lo fosse,
cercheremmo semplicemente i mezzi per scongiurare il rischio incombente.

Il modo migliore per liberare la mente dalle preoccupazioni è immergersi nel presente. Invece di
pensare a cosa potrebbe accadere, dovremmo piuttosto dedicarci a rendere il momento presente il
migliore possibile. Questo non solo calma l’angoscia, ma alimenta anche una sensazione di
auto-rafforzamento e autocontrollo.

3. Evitare la superbia

Uno degli aspetti più paradossali dell’orgoglio e della superbia è che rendono vulnerabile chi li
prova. Ciò accade perché chi si sente superiore agli altri è più incline a provare frustrazione per
qualsiasi errore commesso. È anche vittima dell’adulazione e si sente umiliato dalle critiche.

Prendersi troppo sul serio causa solo malessere. Questo malessere può essere evitato se siamo
abbastanza umili da capire che tutta la nostra vita non ci basterà per imparare tutto quello che
vorremmo o per raggiungere la totalità degli obiettivi a cui aspiriamo. Senza orgoglio, la vita è
più leggera.

4. Imparare a dare, una delle regole del benessere

Secondo il buddismo, una delle regole del benessere è imparare ad agire generosamente. Questa virtù
è tipica di chi ha fiducia in sé e desidera eliminare la sofferenza dalla propria vita e da quella
dei propri cari. Chi è generoso arricchisce, in qualunque contesto si trovi.

Dare è una forma di potere personale. Chi dà se stesso e il proprio cuore si sente più forte.
Espande il suo essere ed è un generatore di benessere. Alla fine raccoglierà benessere per sé e per
chi lo circonda.

5. Accettare di più e aspettarsi di meno

Una delle regole più importanti del benessere per il buddismo tibetano è imparare ad accettare
ciascuna delle esperienze che ci capitano. Ogni persona e ogni situazione che entra nella nostra
vita porta con sé un dono. Non sempre, tuttavia, siamo in grado di riconoscerlo.

Se invece di negare o rifiutare quello che ci accade, assumiamo un atteggiamento di apprendimento,
il nostro benessere aumenterà. Soprattutto, riusciremo a ribaltare gli eventi negativi,
trasformandoli in una fonte di crescita.

Le regole del benessere secondo il buddismo tibetano sono un catalogo di vita. A volte complichiamo
l’esistenza, senza alcun bisogno. Queste regole ci ricordano che, in fondo, basta vivere con
semplicità, umiltà e buon atteggiamento verso se stessi e gli altri.

Bibliografia

Loy, D. (2004). El gran despertar: una teoría social budista. Editorial Kairós.

it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo

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