Ricerca: apprendere durante il sonno è possibile

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Ricerca: apprendere durante il sonno è possibile

Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori francesi avrebbe dimostrato la possibilità di
imparare mentre si dorme. Funzionerebbe, però, solo in alcuni particolari momenti, cioè quelli in
cui si formano nuovi ricordi

09 agosto 2017

Imparare nuove nozioni mentre si dorme. Il sogno di tanti studenti potrebbe diventare reale, stando
ai risultati di una ricerca condotta in Francia secondo la quale sarebbe possibile apprendere nel
sonno. Lo studio, infatti, realizzato da un gruppo di ricercatori francesi, con a capo la Scuola
Normale Superiore di Parigi, lo avrebbe dimostrato. Tuttavia, secondo gli esperti, il processo di
apprendimento sarebbe possibile solo in alcune fasi del sonno, le stesse nelle quali si vanno a
formare i nuovi ricordi. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista “Nature”.

Il legame di sonno e memoria

Nonostante ci sia un legame profondo tra il sonno e la memoria, non è ancora ben chiaro come il
primo organizzi i ricordi. In passato sono già stati effettuati studi sulla possibilità di
apprendere durante il sonno, ma i risultati sono stati contrastanti. Secondo i ricercatori francesi,
queste discrepanze sarebbero da imputare al fatto che sono molteplici le attività cerebrali che
caratterizzano le diverse fasi del sonno. La conseguenza è che in alcune sarebbe possibile imparare,
mentre in altre no.

Lo studio

Per verificare questa ipotesi di ricerca, il team parigino, guidato da Thomas Andrillon, psicologo
specializzato nello studio del sonno, ha sottoposto i venti partecipanti allo studio ad un
encefalogramma per misurare l’attività elettrica del cervello e monitorare le diverse fasi del
sonno. Durante i test, i volontari sono stati fatti addormentare e sottoposti ad una sequenza di
suoni durante il sonno. Al risveglio, è stato chiesto loro di riconoscere i suoni ascoltati.
Risultato? I test hanno confermato che l’apprendimento avverrebbe solo in alcune fasi. “Ciò che
abbiamo dimostrato – ha spiegato Andrillon – è che l’apprendimento è possibile, ma anche il processo
inverso”. Secondo il ricercatore, potrebbe trattarsi di una strategia del cervello per dare la
priorità a informazioni importanti.

Le fasi in cui l’apprendimento è possibile

Il sonno è costituito da cicli e non è costante. In particolare, sono due le fasi ad alternarsi: la
fase Rem, che è accompagnata dai sogni ed è caratterizzata da movimenti rapidi degli occhi e la
Nrem, non accompagnata dal movimento degli occhi e in cui il sonno diventa progressivamente più
profondo. Ciò che lo studio ha dimostrato, è che è possibile apprendere in primo luogo nella fase
Rem. I partecipanti, infatti, ricordavano i suoni a cui erano stati sottoposti in questa fase del
sonno. Nella fase di Nrem leggero l’apprendimento sarebbe ancora possibile, mentre in quella di Nrem
profondo sarebbe inibito. “Uno dei ruoli chiave del sonno – ha detto Andrillon – è quello di
eliminare ricordi in modo tale da mantenerne un numero accettabile”. La capacità di dimenticare i
ricordi è una strategia, secondo i ricercatori, che può rendere più rapido richiamare e analizzare
quelli importanti. Secondo Andrillon i partecipanti hanno appreso qualcosa a livello subconscio,
poiché non erano in grado di spiegare il perché ricordavano meglio certi suoni piuttosto che altri.
I prossimi studi, quindi, potrebbero concentrarsi sulla capacità di apprendere conoscenze esplicite
come nuove parole, formule matematiche o la grammatica, durante il sonno.

da tg24.sky.it/scienze

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