Risposta al cortisolo al risveglio, che cos’e’?

pubblicato in: AltroBlog 0
Risposta al cortisolo al risveglio, che cos’e’?

Quando ci svegliamo, la ghiandola pituitaria secerne una quantità giusta e adeguata di cortisolo in
modo da poter reagire alle esigenze della giornata. In presenza di un’alterazione nell’asse
ipotalamo-ipofisario, tale risposta cambia.

Vi svegliate quasi sempre alla stessa ora senza bisogno della sveglia o, invece, vi risulta
difficile alzarsi e reagire al nuovo giorno? La risposta del cortisolo al risveglio influenza buona
parte dei processi che ci aiutano ad adattarci al mondo cosciente e alle esigenze del mattino.

Ammettiamolo, per molti non esiste momento più critico: aprire gli occhi, schiarirsi le idee e
attivarsi per affrontare le responsabilità di ogni giorno con coraggio, buonumore ed energia non è
sempre facile. Il caffè aiuta, è vero.

Tuttavia, questa attivazione è regolata dall’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Se questo sistema
presenta qualche alterazione, molteplici realtà fisiche e psicologiche possono venire meno.

Sappiamo, ad esempio, che a seguito di una scarsa produzione di cortisolo durante le prime ore del
mattino, si corre il rischio di soffrire di depressione.

Allo stesso modo, condizioni come diabete, obesità o problemi respiratori possono alterare
l’equilibrio e la funzione di questo cruciale ormone steroideo.

Qual è la risposta del cortisolo al risveglio?

La risposta del cortisolo al risveglio definisce un meccanismo mediante il quale la ghiandola
pituitaria rilascia una serie di ormoni nel sangue. Tramite essi, aumenta l’attivazione del cervello
e dei muscoli, aumentando il metabolismo. Con quale scopo? Per aiutarci a soddisfare le esigenze che
si presentano.

Questo fenomeno neurofisiologico si attiva un’ora dopo essersi alzati. Il rilascio di cortisolo
aumenta fino al 75% al di sopra del normale livello. Tale attivazione dura circa 45 minuti. In poche
parole: se ci alziamo alle 7 del mattino, l’attivazione biologica ci raggiungerà alle 8 e durerà
fino alle 8:45.

Questa risposta e i tempi che abbiamo descritto definiscono i valori normali. C’è però chi manifesta
un’attivazione più intensa o un rilascio di cortisolo basso o trascurabile. Ciò porta a evidenti
alterazioni dell’equilibrio psicofisiologico.

Fattori che favoriscono o alterano il rilascio di cortisolo

Basta pronunciare la parola “cortisolo” per pensare, quasi all’istante, allo stress. Questo
glucocorticoide è decisivo nel favorire i compiti di base nel metabolismo.

Questo ormone viene rilasciato dalle ghiandole surrenali quando si attiva la ghiandola pituitaria.
Questa piccola area del cervello è molto sensibile al nostro stile di vita.

Le cattive abitudini del sonno alterano la risposta al cortisolo al risveglio. Andare a letto tardi
e alzarsi a un’ora diversa ogni giorno è un problema ovvio. Questo spiega perché molte persone che
lavorano a turni hanno più difficoltà a svegliarsi e reagire alle richieste dell’ambiente.

Il risveglio per effetto della luce solare regola il rilascio di cortisolo in modo favorevole per
l’organismo.

Fare lunghi sonnellini pomeridiani altera questo meccanismo.

Le persone con dolore cronico riferiscono più spesso problemi a svegliarsi e reagire al mattino. Ciò
si deve allo stress causato da questa situazione di sofferenza.

Risposta del cortisolo al risveglio e la relazione con la depressione

Secondo diversi studi, la risposta del cortisolo al risveglio può essere un fattore scatenante per
la depressione. Il lavoro condotto presso l’Università di Leiden (Olanda) indicano un dato
interessante.

L’alterazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene è correlata a una serie di alterazioni cognitive
ed emotive specifiche:

Ci sono prove di una maggiore sensibilità all’ansia.

Alterazioni cognitive (difficoltà di concentrazione, memoria, prendere decisioni)

La disperazione e l’irritabilità aumentano.

Allo stesso modo si osservano stati di ruminazione più intensa.

Per capirlo meglio, pensiamo a quei giorni in cui ci svegliavamo con zero attivazione. Facciamo
fatica ad alzarci, siamo privi di energia o motivazione per affrontare le nostre responsabilità.

Proviamo solo stanchezza e apatia. Se questa situazione si protrae per mesi, aumenta il rischio di
soffrire di depressione.

Disturbo post-traumatico da stress (PTSD) e cortisolo alterato

Sappiamo che un’alterazione della risposta del cortisolo al risveglio può aumentare il rischio di
soffrire di depressione. Ma bisogna aggiungere un altro fatto. Le persone con disturbo da stress
post-traumatico presentano spesso una produzione di cortisolo irregolare.

Lo studio condotto dalla dott.ssa Wessa M. Rohlede dell’Università di Heidelberg in Germania ci
parla di questa relazione. I disturbi endocrini sono di solito una costante nei pazienti soggetti a
elevata sofferenza psicologica per mesi o addirittura anni. Ciò intensifica ulteriormente la
stanchezza e lo sconforto.

Come trattare l’alterazione asse ipotalamo-ipofisi-surrene?

La corretta risposta del cortisolo al risveglio media il benessere quotidiano. Non ci aiuta solo ad
affrontare le nostre responsabilità. Questo meccanismo è determinante per mantenere l’equilibrio dei
ritmi circadiani e regolare il metabolismo.

Se ci chiediamo come bilanciare o mantenere l’equilibrio del sistema neurofisiologico, è importante
considerare quanto segue. Gran parte dell’armonia di questi sistemi dipende dal nostro stile di
vita. Diamo un’occhiata ad alcune chiavi:

Disturbi psicologici come ansia o stress post-traumatico alterano il corretto rilascio di cortisolo.
È importante ricevere un trattamento adeguato in tutti i casi.

Dobbiamo prenderci cura della nostra igiene e delle nostre abitudini del sonno, che include andare a
dormire sempre alla stessa ora.

L’esercizio fisico e una corretta alimentazione sono determinanti.

Fattori come il sovrappeso, il diabete e le malattie cardiovascolari alterano la risposta al
cortisolo al risveglio. Si consiglia di curare la nostra salute e tutti quei fattori che prevengono
queste condizioni.

Conclusioni

Siamo più che emozioni, pensieri, desideri o preoccupazioni. Siamo anche i nostri ormoni e quei
processi neurochimici che mediano e orchestrano ogni funzione interna. Teniamolo a mente.

Bibliografia

Santen, Aafke & Vreeburg, Sophie & Van Der Does, Willem & Spinhoven, Philip & Zitman, Frans &
Penninx, B.W.. (2011). Psychological traits and the cortisol awakening response: Results from the
Netherlands Study of Depression and Anxiety. Psychoneuroendocrinology. 36. 240-8.
10.1016/j.psyneuen.2010.07.014.

Schmidt-Reinwald A, Pruessner JC, Hellhammer DH, Federenko I, Rohleder N, Schürmeyer TH, Kirschbaum
C. The cortisol response to awakening in relation to different challenge tests and a 12-hour
cortisol rhythm. Life Sci. 1999;64(18):1653-60. doi: 10.1016/s0024-3205(99)00103-4. PMID: 10328525.

Wilhelm I, Born J, Kudielka BM, Schlotz W, Wüst S. Is the cortisol awakening rise a response to
awakening? Psychoneuroendocrinology. 2007 May;32(4):358-66. doi: 10.1016/j.psyneuen.2007.01.008.
Epub 2007 Apr 6. PMID: 17408865.

bit.ly/3HwJrV5

bit.ly/3HugjOb

da lista mente gg

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *