Saggezza Rosicruciana
di seguito un articolo di Max Heindel trovato su www.rosacroce.it , nella sezione download potrete
trovare anche il classico “La cosmogonia dei rosacroce”.
Le idee ivi esposte sono tutte di Rudolf Steiner ed il libro è una sintesi delle idee del Grande
Iniziato del quale Max Heindel era discepolo. A sua volta Steiner, chiaroveggente dalla nascita
dalla nascita era membro della società teosofica; poi però causa i noti contrasti con Annie Besant
fondò la società Antroposofica.
Il grande maestro tedesco era un ecologista ante literam. Lui inventò l’agricoltura biodinamica e
creò la riforma alimentare ( I reform hauss tedeschi nacquero sotto il suo impulso).
PER UNA VITA ABBONDANTE
Il grande cambiamento comunemente chiamato morte, non guarda in faccia a nessuno.Può succedere a un
giovane, a un vecchio, ad una persona di mezza età.
Ma allo stesso tempo, arriva un momento in cui tutti dobbiamo depositare il nostro corpo fisico, e
prendere la via verso realtà che sono al di là della nostra sfera cognitiva.
Sapendo che questo cambiamento è inevitabile, è imperativo imparare tutto quello che c’è da imparare
sull’argomento. Per le persone ignoranti, questo fenomeno è sempre stato una cosa incomprensibile e
perciò qualcosa che, quando si è chiamati ad affrontare, riempe di un terrore poco meno che
spaventoso . Questa apprensione, tuttavia, non è sempre esistita.Nel passato lontano, quando la
consapevolezza dell’uomo era focalizzata più nei regni sovrasensibili che materiali, alla perdita
del corpo fisico era data scarsa importanza.L’uomo sapeva di essere uno spirito, e l’abito fisico
era qualcosa che aveva acquisito, tenuto per un breve o lungo periodo,per lasciarlo poi cadere come
una foglia dal ramo, e rimpiazzarlo quando era di nuovo necessario.
Fu dal momento in cui perse la capacità di vedere il suo mondo sovranaturale, che si dimenticò di
essere uno spirito immortale che abitava di volta in volta un corpo fisico, e cominciò ad
identificarsi con il suo veicolo materiale, per arrivare a considerarlo il suo vero essere e a
temere di vivere senza di esso. Infatti un numero elevato di persone hanno talmente centrato la loro
consapevolezza sulla materia che credono di essere quel corpo fisico e di conseguenza non esistono
più una volta che questo viene a mancare.
Può sembrare impossibile all’uomo o alla donna illuminati, che tale condizione possa esistere, ma
purtroppo ne abbiamo dimostrazioni intorno a noi tutti i giorni; e molta gente disperata seppellisce
i cosidetti morti, non sapendo che lo spirito, una volta libero, torna nella sua casa celeste per
continuare la sua ininterrotta esistenza.
A parte il conforto che portiamo a quelli che conoscono cosa accade dopo la morte, esaminiamo la
verità dei fatti riguardo a questo fenomeno.
L’uomo, il vero “uomo”, nella sua essenza,è puro spirito differenziatosi all’interno del Corpo di
Dio che è l’intero Sistema Solare,sia quello visibile che quello invisibile.
Il suo destino è diventare un Dio, come ci ha detto Paolo, l’Iniziato, diventare come il suo Divino
Creatore.Per poter sviluppare i poteri divini potenziali, deve passare attraverso le fasi evolutive,
dalla più sottile(eterica) alla più densa, affrontando delle esperienze che lentamente, ma
sicuramente, svilupperanno le sue capacità latenti. Durante una fase del suo sviluppo soggiorna su
questo piano terrestre, di periodo in periodo, in un corpo fisico. Ma è una piccola porzione di
tempo quella che spende qui. Il resto lo passa nei regni extrasensoriali dove riceve altre
istruzioni ed ha altri compiti da assolvere, tutti con l’intento di sviluppare le sue forze latenti
in energia dinamica, pronta ad essere usata in qualsiasi momento e sotto il controllo diretto del
suo Spirito, il suo Sè più vero.
Ogni volta che un individuo scende sul piano terrestre viene rinchiuso in un corpo umano e lo
abiterà per tutto il tempo che gli serve per imparare determinate lezioni.
Ci sono Ego che si incarnano per imparare lezioni nel periodo prenatale quando il corpo è in via di
formazione, e che lasciano quel veicolo una volta che hanno raggiunto il loro scopo, per un tempo
che può variare di giorni, mesi, anni. Ci sono altri che usano il corpo fisico fino all’adolescenza,
altri fino all’età adulta, ed altri ancora fino alla maturità.Ma tenete presente che la lunghezza di
ogni vita terrestre dipende da certe lezioni che l’individuo deve necessariamente imparare per
l’avanzamento evolutivo, ma nessuna di queste è un semplice caso del destino.
Avendo un certo libero arbitrio, è possibile agli altri, al momento del trapasso, di frustrare
momentaneamente le leggi di natura con lamenti e altri disturbi, e di fare perdere al defunto la
visione del panorama del dopo vita, così necessario per affrontare il mondo celeste.
In questo caso, lo Spirito ritorna da quelli che sono stati responsabili di questa perdita, rinasce
nella loro casa, muore da bambino, e va direttamente nel Primo Cielo, dove gli vengono insegnate le
lezioni che conteneva la visione del suo panorama perduto. Al momento del trapasso tutti i bambini e
anche gli adulti incontrano i loro amici e spesso gli Angeli, che li assistono e li conducono
nell’Al di Là.
La vita dei fanciulli nell’Al di Là, è di una bellezza indescrivibile.Quando i genitori si
renderanno conto della meravigliosa esistenza che conducono i bambini e capiranno il profitto che
ricavano dal soggiorno in questo stato, il loro dolore sicuramente diminuerà e la ferita del cuore
guarirà molto più rapidamente.
Quelli che lasciano il corpo fisico in condizioni normali, si liberano di quest’ultimo, quando la
visione del panorama della loro vita si è impressa sul corpo eterico, che porteranno con sè nel
mondo celeste. Bisognerebbe dare allo spirito tre giorni e mezzo di perfetta tranquillità, per
trasferire la registrazione del panorama dall’etere riflettore del corpo vitale al corpo del
desiderio, corpo nel quale l’Ego funziona una volta entrato nei mondi superiori. Le immagini così
trasferite al corpo del desiderio, il veicolo dei sentimenti e delle emozioni, sono la base della
sofferenza successiva per lo Spirito nel Purgatorio, per le azioni cattive commesse durante la vita
terrena. Il tempo passato dallo Spirito nel Purgatorio può essere abbreviato se lo Spirito ha buona
volontà ed è pronto a riconoscere i torti e gli errori impressi nel panorama della sua vita, invece
di trovare delle scusanti o agitarsi per l’odio e la collera passata. La voglia di collaborare da
parte dello Spirito riduce notevolmente la sofferenza che corrisponde alla purificazione del dopo
vita.
Appena il corpo fisico viene abbandonato, le porte del regno elementale si aprono, e le forze che
impregnano la terra, l’acqua, il fuoco,l’aria, ritirano dalla forma inanimata ciò che appartiene al
loro regno particolare e lo restituiscono.I sentimenti curiosi che si provano in una camera
mortuaria, e la paura che ha la maggior parte della gente davanti a un cadavere sono dovuti allo
stretto contatto esistente tra questi elementari così indaffarati e quelli che circondano il
morto.Queste forze sono sempre presenti e molto attive quando del materiale organico deve essere
disintegrato e le particelle devono ritornare alle rispettive sfere. Il dolore, i lamenti, i pianti
disperati, il desiderio di rivedere vivo chi non lo è più,tutto questo tende a incatenare lo Spirito
alla Terra e a impedirgli di participare alle attività della nuova dimora. Al contrario i pensieri
di amore,di coraggio, di speranza,d’incoraggiamento sono di un valore inestimabile perchè fanno
bene.Se invece di dedicarsi a delle pratiche perniciose, che impediscono l’avanzamento dell’Essere
che se n’è andato, si pregasse con fervore, la sera prima di dormire, chiedendo di poter raggiungere
i propri cari, una volta liberati dal sonno,il nostro desiderio ci trasporterebbe là dove dimorano,
e si potrebbero passare delle ore insieme, utili per tutti, e con la pratica e nel tempo ci si
risveglierebbe ricordandosi delle belle lezioni apprese nei mondi invisibili.
In questa occasione potremmo fare conoscere ai nostri cari non più sulla terra,il metodo qui
menzionato per ridurre la permanenza nella zona purgatoriale.
Il tempo passato nel Purgatorio è relativamente corto,circa un terzo della vita precedentemente
vissuta sulla terra.Il Primo Cielo è un luogo di grande gioia, senza mai un velo d’amarezza.La
malattia, la tristezza e il dolore sono sconosciuti e tutti i nobili ideali a cui aspira lo Spirito
sono pienamente realizzati. Delle case bellissime, dei fiori incredibili,gli alberi e così via,sono
a sua disposizioni fatti della materia sottile del Mondo del Desiderio.Tutte queste cose sono
tangibili per gli abitanti di quel mondo quanto lo sono per noi i beni materiali.
Questa meravigliosa regione è un luogo di progresso e contiene tutto quello che è buono e
desiderabile per le nostre aspirazioni.Là, lo studente e il filosofo hanno accesso immediato a tutto
il sapere del mondo.L’artista, con il potere dell’immaginazione da corpo ai suoi modelli in modo
perfetto, con dei colori ardenti di vita, scintillanti e bellissimi; lo scultore lavora con estrema
malleabilità la materia dando vita a statue di cui non avrebbe mai osato immaginare la bellezza
durante la vita terrestre; il musicista è molto avantaggiato perchè ha la possibilità di ascoltare
melodie celesti che non ha mai udito sulla terra e così tradurle in suoni perfetti. Il poeta trova
ispirazione meravigliosa nelle immagini, nella musica e nei colori che potrà utilizzare nella
prossima incarnazione, e il filantropo elabora dei piani umanitari che utilizzerà nelle future vite
terrestri. Là vedrà la ragione dei suoi passati fallimenti, imparerà come superare gli ostacoli, e
imparerà ad evitare gli errori che gli avevano reso la vita precedente, un fallimento. Così dopo un
rapido soggiorno significativo nel Purgatorio, questa è la regione in cui i nostri cari si preparano
per un’ altra vita terrestre, migliore, e più efficace grazie alle esperienze conseguite.
Per concludere, ricordiamoci che lo Spirito, (uomo o donna) è reale,immortale e perciò non può
morire.Così il termine “morte” che si applica alla separazione del Corpo fisico dallo Spirito, è un
termine inappropriato perchè la liberazione da questo veicolo imperfetto, lento e pesante, è la
vita, libera, senza ostacoli e più abbondante in un posto dove la gioia, la comprensione,la pace e
il progresso abbondano.
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