Scoperte russe su DNA e ipercomunicazione

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Scoperte russe su DNA e ipercomunicazione(1)

compilato da Marco Stefanelli

dal libro “Suono, Meditazione e Psicoterapia”

Ed. Amadeux Network & Multimedia www.sublimen.com

Saggi vedici, guru e maestri spirituali sanno da migliaia di anni che il nostro corpo è
programmabile col linguaggio, le parole e il pensiero. Tutto questo adesso è stato provato
scientificamente in laboratorio e spiegato da vari ricercatori.
Il DNA umano agisce come una versione biologica di Internet ma è superiore a quello artificiale in
molti modi. La ricerca russa più recente spiega direttamente o indirettamente i fenomeni come
chiaroveggenza, intuizione, guarigioni spontanee e remote, tecniche di affermazione, auree e luci
inusuali attorno alle persone (maestri spirituali), l’influenza della mente sui modelli temporali e
molto altro. In aggiunta, ci sono evidenze per un nuovo tipo di medicina in cui il DNA può essere
influenzato e riprogrammato con parole e frequenze, senza sezionare e sostituire i singoli geni.

Le sequenze di DNA “scarto” sembrano linguaggio parlato

Solo il 10% del nostro DNA è utilizzato per costruire proteine. E’ questa la parte del DNA di cui si
interessano i ricercatori occidentali, è stata esaminata e catalogata. Il restante 90% della
molecola è considerata “scarto”.
I ricercatori russi, invece, sono convinti che la Natura non sia così sciocca. Hanno messo insieme
linguisti e genetisti in una avventura per esplorare questo 90% di DNA “scarto”. I loro risultati,
scoperte e conclusioni sono semplicemente rivoluzionari!
In base alle loro scoperte, il DNA umano non è solo responsabile della costruzione del nostro corpo,
ma è anche un mezzo di immagazzinamento di dati e informazioni.
I linguisti russi hanno rilevato che il codice genetico, specialmente nel 90% “scarto”, segue le
regole del nostro linguaggio umano. Hanno confrontato le regole della sintassi (il modo in cui le
parole sono messe assieme per formare frasi), semantica (lo studio del significato delle parole) e
le regole di base della grammatica ed hanno scoperto che gli alcalini del nostro DNA seguono la
normale “grammatica” e con le stesse regole del nostro linguaggio. D’altronde, i linguaggi umani non
sono apparsi per coincidenza, ma come riflesso dei modelli ereditari nel nostro DNA.

Il DNA può essere modificato da modelli sonori e dal linguaggio parlato

Il biofisico e biologo molecolare russo Pjotr Garjajev ed i suoi colleghi hanno anche esplorato il
comportamento vibrazionale del DNA. In sintesi, il concetto di fondo è stato: “I cromosomi vivi
funzionano come un computer olografico, usando radiazioni laser endogene nel DNA”. Hanno provato, ad
esempio, a modulare certi modelli di frequenze (suono) in un raggio tipo laser, che ha influenzato
la frequenza del DNA e questo ha modificato da solo l’informazione genetica.
Premesso che la struttura base del DNA e il linguaggio sono simili, non è necessaria alcuna
decodifica del DNA. Si possono usare semplicemente parole e frasi del linguaggio umano!
Questo è stato provato scientificamente. La sostanza viva del DNA (nel tessuto vivo, non in vitro)
reagisce ai raggi laser modulati dal linguaggio e anche dalle onde radio, se viene usata
un’appropriata frequenza (suono).
Tutto questo spiega scientificamente perché affermazioni, ipnosi e simili possano avere un effetto
tanto potente sugli esseri umani e i loro corpi. E’ completamente normale e naturale per il nostro
DNA reagire al linguaggio.

I modelli del DNA possono essere trasmessi ad altri organismi

Mentre i ricercatori occidentali estraggono un singolo gene dal DNA e lo inseriscono da qualche
altra parte, i russi hanno creato un dispositivo che influenza il metabolismo cellulare attraverso
frequenze radio e luminose, riparando anche difetti genetici. Inoltre hanno catturato i modelli
informativi da una particolare molecola di DNA e li hanno trasmessi ad un’altra. Le cellule sono
state così riprogrammate con un genoma diverso.
Hanno trasformato con successo, per esempio, embrioni di rana in embrioni di salamandra
semplicemente trasmettendo il modello di informazione del DNA. Tutte le informazioni necessarie per
creare una salamandra sono state trasmesse in una rana senza effetti collaterali o disarmonie come
quelle causate dall’asportare e reintrodurre singoli geni dal DNA.

Questo metodo rappresenta una affascinante rivoluzione che potrebbe cambiare il mondo: semplicemente
applicando una vibrazione (frequenze sonore) e il linguaggio, otteniamo un effetto di clonazione
senza usare l’arcaica procedura del “taglia e incolla”.

Questo esperimento punta all’immenso potere della genetica ondulatoria, che ovviamente ha un’enorme
influenza sulla formazione degli organismi e sui processi biochimici delle sequenze alcaline.
I maestri esoterici e spirituali sapevano da secoli che il nostro corpo è programmabile dal
linguaggio, dalle parole e dal pensiero. Ora è scientificamente provato e spiegato. La frequenza
però deve essere quella giusta e questo è il motivo per cui non tutti hanno uguale successo o
possono sfruttare effetti della coscienza con lo stesso livello di forza. Ogni individuo deve
lavorare sui suoi processi interiori e di sviluppo per poter stabilire una comunicazione cosciente
col DNA. Più è sviluppata ed elevata la coscienza dell’individuo, meno è necessario l’utilizzo di
dispositivi artificiali ed ognuno può raggiungere più facilmente da solo i risultati.

Iper-comunicazione ed energia del “Vacuum”

Gli scienziati russi hanno scoperto che il DNA può creare modelli invisibili e strutturati
nell’energia del vuoto nello spazio, questo crea i cosiddetti wormholes magnetici (buchi di verme) a
cui si riferiscono gli studi di Garjajev e Poponin sul fenomeno da loro chiamato “Effetto DNA
Fantasma”. I wormholes sono l’equivalente dei cosiddetti ponti Einstein-Rosen nelle vicinanze dei
buchi neri che si manifestano dopo la “morte” delle stelle. Questi sono tunnel di comunicazione tra
diverse aree dell’universo, tramite i quali l’informazione può essere trasmessa fuori da spazio e
tempo.
Il DNA attrae bit di informazione e li passa alla nostra coscienza. Questo processo di
iper-comunicazione (telepatia, channeling, ecc.) è più efficiente in stato di rilassamento nel
cosiddetto stato alpha. Lo stress, le preoccupazioni o l’iperattività intellettuale blocca il
successo dell’iper-comunicazione o comunque le informazioni ricevute vengono totalmente distorte,
diventando inutili.

In Natura l’iper-comunicazione viene applicata con successo da milioni di anni. La vita organizzata
degli insetti lo prova pienamente. L’uomo moderno la conosce solo al suo livello più basso come
“intuizione”. Possiamo però riacquistarla pienamente. Ci si riferisce qui agli studi dei “campi
morfogenetici” come documentati per primo dal Dr. Rupert Sheldrake. Un esempio in Natura lo si ha
quando l’ape regina viene separata dalla colonia, le restanti api operaie continuano a costruire
seguendo il piano prestabilito. Se la regina però viene uccisa, tutto il lavoro della colonia si
ferma. Nessuna ape sa cosa fare. Sembra che la regina trasmetta i “piani di costruzione”
indipendentemente da spazio e tempo, attraverso la coscienza di gruppo. L’importante è che sia viva.
Negli umani l’iper-comunicazione si osserva quando una persona ottiene all’improvviso
un’informazione che è fuori dalle sue conoscenze di base come documentato nel libro “L’intelligenza
in rete nascosta nel DNA” di Grazyna Fosar e Franz Bludorf(2). Questa iper-comunicazione viene
considerata come una ispirazione o una intuizione, come avviene per esempio durante la
canalizzazione in stato di ipnosi e di trance.

Negli umani, spesso si ha un fenomeno di iper-comunicazione quando improvvisamente si ha accesso ad
informazioni al di fuori della propria conoscenza personale. Questa iper-comunicazione
transpersonale viene descritta come ispirazione, intuizione o trance. Lo psicologo Carl Jung
definiva queste esperienze come “sincronicità” e per spiegarle faceva ricorso alla sua teoria dell’
“inconscio collettivo”.
Il compositore italiano Giuseppe Tartini, sognò una notte che il demonio sedeva al suo fianco,
suonando il violino. La mattina dopo Tartini fu capace di appuntarsi il brano esatto presente nei
suoi ricordi. Lo intitolò La Sonata del Trillo del Diavolo.
Per anni, un infermiere di 42 anni ha sognato una situazione in cui era connesso ad una specie di
CD-ROM colmo di informazioni. Informazioni verificabili di ogni tipo immaginabile gli vennero
trasmesse e fu capace di ricordarsene al mattino. Si trattava di un fiume di informazioni pari a
quelle di una intera enciclopedia. La maggioranza di queste erano fuori dalla sua cultura di base e
raggiungevano un dettaglio tecnico di cui non sapeva assolutamente nulla.

Esistono moltri altri esempi. Il grande matematico Srinivasa Ramanujan espose formule matematiche a
fine ‘800 così avanzate che vengono ancora usate nella fisica iper-dimensionale. Quando gli venne
chiesto come ci riuscì, disse che semplicemente che le ricevette dalla “Dea Namakkal” nei suoi
sogni.
Diversi bambini prodigio sembrano seguire questa linea, sviluppando incredibili abilità fin da
giovanissimi. Questo tipo di fenomeni non sono stati ancora adeguatamente spiegati, come persone con
problemi cognitivi mostrano incredibili talenti. Nel film “Rain Man” di Dustin Hoffman si parla
proprio di questo.

Tutti questi casi di iper-comunicazione, secondo i ricercatori russi si possono spiegare attraverso
l’esistenza di ponti energetici, che si formano a livello del DNA, dei veri e propri buchi neri
genetici, che trasmettono e ricevono mediante le onde elettromagnetiche prodotte dalla coscienza,
sia in forma di pensieri che di parole. D’altronde, l’idea che la coscienza e il pensiero
influiscano sulla materia non è poi così bizzarra. Che i nostri corpi producano delle aure
elettromagnetiche è risaputo, sono state anche misurate. L’armonia del corpo su un piano
strettamente fisico è armonia elettro-chimico-magnetica.

L’antica filosofia cinese taoista fonda i suoi principi sull’esistenza di un’energia chiamata Chi,
la quale è formata da due componenti: Yang (energia, +) e Yin (materia, -), l’una non può esistere
senza l’altra. Tutto l’esistente è dato dalle interazioni di Yin e Yang. In fisica vige la
definizione di energia data da Einstein con la celebre formula della relatività: E=mc2
(Energia=massa per velocità della luce al quadrato). La formula indica chiaramente come materia ed
energia siano strettamente connesse, se non persino due aspetti della stessa realtà. Tutto ciò che
esiste è formato da materia (massa) ed energia. Anche l’uomo. Ogni cosa differisce da un’altra
perché il suo insieme particolare è diverso; ogni cosa è diversa perché particolari e differenti
sono le masse e le energie che la compongono.

La teoria della relatività di Einstein ha dimostrato che la materia è una forma di energia. La
meccanica quantistica, che studia gli atomi e le particelle che compongono la materia, in seguito ne
ha evidenziato la natura ondulatoria. Generalmente immaginiamo queste particelle (protoni, elettroni
e così via) come piccolissime sfere, ma in realtà esse hanno proprietà paradossali. Hanno
caratteristiche vibratorie, ondulatorie, cioè in pratica sono oscillazioni nello spazio, non molto
diverse dalla luce e dai campi elettromagnetici. Il fisico e chimico dell’Ottocento, Michael
Faraday, che aveva intuito il concetto di “campo” in fisica, disse: “Nell’universo esistono solo
campi matematici di forza”. Se prendiamo una bussola, vediamo che l’ago si rivolge verso Nord,
perché è immerso nel campo magnetico terrestre. Le onde radio, Tv o dei telefoni cellulari sono dei
campi, in questo caso elettromagnetici, che si propagano alla velocità della luce. Un campo fisico
ancora più comune è quello della gravità: un sasso lasciato a mezz’aria cade a terra poiché siamo
immersi nel campo gravitazionale terrestre. Le particelle sub-atomiche non sono sfere o corpuscoli
ma piuttosto dei “campi fisici”, qualcosa di più “immateriale” rispetto a quello che abitualmente
immaginiamo. A questi livelli l’energia implicita nella materia si manifesta in una forma più pura,
più sottile, come un codice o un’informazione. Il concetto di informazione però implica il concetto
di mente e di consapevolezza, e poiché noi siamo esseri coscienti dotati di mente che vivono
nell’universo materiale, dobbiamo essere connessi in qualche modo con questi campi fisici
fondamentali.

(1) Dati e informazioni parzialmente tratti da Vernetzte Intelligenz – von Grazyna Fosar und Franz
Bludorf / L’intelligenza in rete nascosta nel DNA – Il legame genetico che ci mette in comunicazione
con tutto l’Universo, di Grazyna Fosar e Franz Bludorf, Macroedizioni, 2006.

(2) Von Grazyna Fosar und Franz Bludorf – www.fosar-bludorf.com

Bibliografia www.amadeux.net/sublimen/bibliografia.html

ilmiolibro.kataweb.it/utenti/107730/marco-amadeux-stefanelli/

 

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