Se non potete arginare le onde, imparate il surf

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Se non potete arginare le onde, imparate il surf

di J.K.Zinn

Si crede comunemente che la meditazione sia un modo per allontanare le
pressioni del mondo o della propria mente, ma non è un giudizio accurato.
Meditazione non vuol dire estraniarsi dal mondo. Significa vedere le cose
chiaramente e assumere deliberatamente posizioni diverse rispetto a esse.

Le persone che vengono alla nostra clinica imparano presto che lo stress è
una componente inevitabile della vita.

Pur essendo vero che possiamo imparare, grazie a scelte intelligenti, a non
peggiorare la situazione in svariati modi, vi sono cose su cui abbiamo
scarso o nessun controllo. Lo stress fa parte della vita degli esseri
umani, è intrinseco alla condizione umana; ma questo non significa che
nella nostra vita dobbiamo ineluttabilmente soccombere a forze più grandi
di noi. Possiamo apprendere a lavorare con esse, comprenderle, trovarvi
significati, fare scelte determinanti e sfruttare la loro energia per
crescere con forza, saggezza e compassione. La disponibilità ad accettare
la realtà e a collaborare con essa è l’elemento essenziale di qualsiasi
pratica meditativa.

Un modo per rendere l’idea di come funziona la consapevolezza è immaginare
la propria mente come la superficie di un lago o di un oceano. Vi sono
sempre onde, a volte grosse, a volte piccole e altre ancora quasi
impercettibili; sono prodotte dai venti, che vanno e vengono, variano di
direzione e intensità, allo stesso modo in cui le correnti dello stress
cambiano la vita sollevando onde nella mente.

Chi non comprende la meditazione ritiene sia una specie di particolare
manipolazione interiore che espelle magicamente queste onde dalla
superficie della mente, rendendola piatta, pacifica e tranquilla. Ma allo
stesso modo in cui non è possibile stendere una lastra di vetro sull’acqua
per calmare le onde, non si possono sopprimere artificialmente le onde
mentali e non sarebbe intelligente tentare di farlo. Si creerebbero
unicamente nuove tensioni e conflitti interiori, non la calma. Questo non
vuol dire che lo stato di calma sia irraggiungibile, ma che i tentativi di
soffocare l’attività spontanea della mente sarebbero illusori.

Grazie alla meditazione è possibile proteggersi da gran parte del vento che
agita la mente. Col tempo gran parte della turbolenza potrebbe placarsi per
la mancanza di un’alimentazione costante. Ma indipendentemente da quanto si
possa fare, alla fine i venti della vita e della mente riprenderanno a
soffiare. Meditazione significa diventare consapevoli di questa realtà e
tenerne conto.

Lo spirito della pratica meditativa è stato acutamente illustrato da un
poster rappresentante il settantenne yogi Swami Satchitananda con tanto di
barba bianca e fluente e tunica svolazzante in equilibrio su una tavola da
surf sulle onde di un litorale hawaiano. La didascalia è questa: «Se non
potete arginare le onde, imparate il surf».

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