Segni di un vero Guru
Tratto da:
< Il vangelo di Gesù, secondo Paramhansa Yogananda >
(Volume terzo – Edizioni Vidyananda)
– Segni di un vero Maestro –
Con queste parole Gesù vuole dire in particolare che è Dio che mette insieme i
veri maestri spirituali e i sinceri devoti, a differenza dei predicatori
autoelettisi che raccolgono folle di seguaci col magnetismo animale, l’oratoria
e altri mezzi non spirituali. Gesù aveva detto prima: ‘Nessuno può venire a me
se il Padre non l’attira’, perciò è evidente che secondo lui i sinceri devoti
non seguono mai dei popolari maestri spirituali che si sono autoeletti. Quando
un cosiddetto maestro spirituale attira un largo seguito con il suo magnetismo
personale, e non per la sua autorealizzazione, lui stesso è spiritualmente cieco
e conduce altri ricercatori spiritualmente ciechi nella fossa dell’ignoranza.
“Allora Gesù disse loro di nuovo: ‘In verità, in verità vi dico: io sono la
porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me sono ladri e
briganti, ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra
attraverso Me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non
viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano
la vita e l’abbiano in abbondanza. Io sono il buon pastore. Il buon pastore
offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale
le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e
il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle
pecore.
“Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono
me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le
pecore. E ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche queste devo
condurre; ascolteranno la Mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo
pastore. Per questo il Padre mi ama: perché offro la Mia vita, per poi
riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da Me stesso, poiché ho
il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho
ricevuto dal Padre mio'”. ( Giovanni 10: 7-18).
“Con la mia intuizione divina vi dichiaro che la Coscienza Cristica in Me, come
nelle altre grandi anime liberate, è la sola porta attraverso cui tutti i devoti
possono entrare nella Coscienza Cosmica. Tutti i cosiddetti maestri spirituali
che cercano d’esaltare e di mettere le loro coscienze prima, o davanti alla
Coscienza Cristica, sono ladri e briganti metafisici che prendono la devozione
dei devoti per loro stessi e non per Dio.
– La Coscienza Cristica è la ‘Porta’ –
“Tutti i grandi maestri che realizzano che la Coscienza Cristica in Me è la
sola porta per Dio sono autentici; ma quei cosiddetti maestri spirituali che
sono venuti prima di Me – cioé, che hanno presentato ai loro devoti la loro
coscienza e personalità prima della Coscienza Cristica – sono ladri e briganti
metafisici. Quei maestri che hanno esaltato la loro ego-coscienza, e non la
Coscienza Cristica in loro, non hanno potuto avere le Mie pecore o i sinceri
devoti perché li ascoltassero. Se un devoto realizzerà con la meditazione la
Coscienza Cristica presente in Me e in lui, sarà salvato dalla sofferenza delle
reincarnazioni e avrà il privilegio d’andare coscientemente nella Coscienza
Cosmica, o di rinascere nuovamente nel mondo per aiutare l’umanità; e troverà il
pascolo della felicità eterna.
“I cosiddetti maestri spirituali, che sono ladri metafisici, vengono nel mondo
non per conoscere Dio o per dare la Sua coscienza agli altri, ma solo per rubare
la devozione dei ricercatori della verità. Questi falsi maestri spirituali
distruggono la propria saggezza e quella dei loro seguaci.
“La Coscienza Cristica è apparsa in questo corpo, chiamato Gesù, perché le
anime sincere abbiano la vita eterna e la sua abbondante saggezza e libertà. La
Coscienza Cristica in Me è il pastore di tutti i veri ricercatori e il
ricettacolo di tutte le virtù, capace di guidare tutti i devoti che meditano
profondamente fino alla Coscienza Cosmica. Il pastore o il vero maestro
spirituale trasmette la sua vita eterna agli ubbidienti e umili devoti, ed è
pronto a sacrificare tutto ciò che è necessario per loro.
“Ogni cosiddetto maestro spirituale, che non è un vero pastore, non sa come
sintonizzare la coscienza dei suoi devoti con la Coscienza Cristica che non
percepisce dentro di sé. Tutti i falsi maestri sono impotenti e scappano quando
vedono i loro devoti attaccati dal lupo dell’ignoranza e delle difficoltà
materiali e spirituali. Tutti i ciechi seguaci d’ignoranti maestri spirituali
sono presi dal lupo dell’ignoranza e dispersi nella sfera delle rinascite. Il
ministro mercenario che fa vita religiosa solo per mantenersi va predicando
meccanicamente da un posto all’altro, non preoccupandosi di ciò che succede alle
anime dei suoi seguaci.
– Devoti di altre vite –
“La Coscienza Cristica in Me è il vero pastore che riconosce i sinceri
ricercatori spirituali, differenti dai cercatori di curiosità; e i veri
ricercatori riconoscono lo Spirito in Me. La Coscienza Cosmica conosce la
Coscienza Cristica in Me, e la Coscienza Cristica in Me conosce la Coscienza
Cosmica; la Coscienza Cristica in me offre la vita eterna che è in essa per
tutti i veri devoti.
“E ci sono altri devoti di altre incarnazioni che io conosco dal passato, ma
che non appartengono all’ovile, o al gruppo di discepoli di questa vita. Anche
loro devo condurre al Padre Celeste, o Coscienza Cosmica, mediante la Mia voce o
Vibrazione Cosmica. Tutti i sinceri devoti appartengono all’unico gregge della
Verità e avranno in me il solo pastore della Coscienza Cristica.
“Il Padre Celeste mi ama perché servo i veri devoti con la vita eterna, sia con
il corpo chiamato Gesù, sia dopo che quel corpo se ne andrà dalla terra. Nessun
essere umano può distruggere la vita eterna della mia Coscienza Cristica, o la
vita nel mio corpo, a meno che io non la offra volontariamente per il bene di
tutti.
“Il Padre Celeste mi ha dato il potere di offrire la vita del corpo
chiamato Gesù e anche il potere di ridargliela una volta che se ne andrà da
esso. Ho ricevuto questo comando e potere dal mio Padre Celeste”.
Quando Gesù disse ‘Tutti coloro che sono venuti prima di me sono ladri e
briganti, ma le pecore non li hanno ascoltati’, egli non voleva dire che Abramo,
Mosé, Elia, Budda, Giovanni Battista e tutti i grandi maestri che vennero prima
di lui furono ladri e briganti, ma che tutti i falsi maestri che cercavano
d’esaltare le loro coscienze umane eclissando la Coscienza Cristica in loro
erano ladri o falsi profeti che rubavano la devozione dei devoti per i loro
interessi.
Con le parole ‘Tutti coloro che sono venuti prima di me’, Gesù voleva
indicare tutti i maestri ignoranti che manifestano le loro personalità davanti
alla gente e nascondono la Coscienza Cristica. È un peccato che tantissimi
seguaci ortodossi del chiesismo abbiano frainteso queste parole di Gesù,
pensando ch’egli volesse dire che tutti i maestri che sono venuti sulla terra
prima di lui sono stati ladri e briganti.
– Altri grandi Maestri vennero prima di Gesù
Budda fu un grande maestro indiano del quinto secolo avanti Cristo, che ebbe
molti discepoli liberati. Anche Elia, che visse molto tempo prima di Gesù, era
un grande profeta che ebbe veri discepoli, incluso Eliseo (che era Gesù in
un’incarnazione passata). Perciò Gesù non avrebbe mai potuto dire che tutti i
profeti e i veggenti venuti prima di lui erano ladri metafisici che rubavano per
loro la devozione dei sinceri ricercatori.
Quando dice ‘Io sono la porta’, Gesù non parla della sua personalità fisica, ma
dell’eterna Coscienza Cristica dentro di sé. E quando parla di mercenari, si
riferisce a un tipo di ministro professionale più interessato alle offerte dei
suoi seguaci che alla loro reale emancipazione, attraverso la meditazione. Un
tale mercenario non è mai interessato alla reale emancipazione delle anime dei
suoi seguaci.
Per distinguersi dai falsi maestri, Gesù dichiarò che per il potere ricevuto da
Dio e grazie alla Sua autorealizzazione non solo poteva prendersi cura delle
anime durante la loro vita terrena, ma anche nel loro stato dopo la morte. Ecco
perché disse ‘Ho altre pecore che non sono di quest’ovile’. ‘Questo ovile’ si
riferisce ai discepoli che vivevano al tempo di Gesù. Quando disse ‘Ho il potere
di offrirla e riprenderla di nuovo’, Gesù voleva dire che dal comando di Dio e
dalla propria autorealizzazione aveva ricevuto il potere di far crocifiggere il
suo corpo e di risuscitarlo nuovamente a Suo piacimento.
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