Sempre piu’ medici prescrivono la Musicoterapia

pubblicato in: AltroBlog 0
Sempre piu’ medici prescrivono la Musicoterapia

Sempre di più i medici che prescrivono la Musicoterapia come trattamento

di Signorile Stefania

La musica si è dimostrata essere una componente importante della cultura umana. I medici ormai
prescrivono il trattamento musicoterapico, con specifiche patologie, raccomandandola per una grande
varietà di condizioni.

La musica aiuta a controllare la pressione sanguigna ed i problemi cardiaci: secondo il
Cardiovascular Society della Gran Bretagna, l’ascolto musicale con un ritmo ripetitivo per almeno
dieci secondi può portare ad una diminuzione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca.
Alcune composizioni classiche, se abbinate al ritmo del corpo umano, possono essere terapeuticamente
utilizzate per mantenere il cuore sotto controllo. Nello studio della Oxford University è stato
affermato che “l’ascolto di musica con ritmo ripetuto di 10 secondi coincide con un calo della
pressione sanguigna e della frequenza cardiaca”, e quindi può essere utilizzata per ridurre e
superare l’ipertensione.

La musicoterapia è utile per lo stress e per la depressione: quando si tratta di cervello umano, la
musica è una delle migliori medicine. Uno studio condotto presso la McGill University in Canada ha
rivelato che l’ascolto musicale piacevole stimola la produzione di sostanza chimiche del cervello,
utili per “sentirsi bene”, come per esempio un neurotrasmettitore chiamato dopamina. La dopamina
sembra essere una parte integrante nel benessere psico-fisico dell’individuo ed attiva il sistema
del “piacere”. Ecco perché la musica porta grandi sensazioni di gioia e felicità. La fondazione Namm
ha compilato un elenco completo dei vantaggi della musiccoterapia, che comprendono la riduzione
dello stress sia a livello emotivo che a livello fisiologico. Inoltre gli studi hanno dimostrato che
gli adulti che suonano musica producono alti livelli di ormoni della crescita umana (HGHG), che
secondo l’MD Web, è un ormone necessario per regolare la composizione del corpo, i fluidi corporei,
la crescita muscolare ed ossea, lo zucchero e il metabolismo dei grassi e le funzioni cardiache. Per
informazioni più dettagliate su come la musica può essere utilizzata a beneficio del cervello e del
fisico.

la musicoterapia ha avuto effetti molto positivi sui pazienti affetti dall’Alzheimer. Con questa
malattie, le persone perdono la loro capacità relazionali e comunicative. Secondo studi condotti in
collaborazione con la Fondazione Alzheimer Americana affermano che “quando usata in maniera
corretta, la musicoterapia porta ad un cambiamento positivo dell’umore di questo persone, li aiuta a
gestire l’agitazione indotta dallo stress, stimola queste persone ad incrementare le loro qualità
relazionali, facilita la funzione cognitiva ed aiuta nella coordinazione dei movimenti.

La musicoterapia ha fatto meraviglie su pazienti affetti dal morbo di Alzheimer. Con il morbo di
Alzheimer, le persone perdono la loro capacità di avere interazioni e portare avanti con
comunicazioni interattive. Secondo studi condotti in collaborazione con Fondazione Alzheimer
d’America, “Quando usato in modo corretto, la musica può cambiare l’umore, gestire l’agitazione
indotta da stress, stimolare interazioni positive, facilitare la funzione cognitiva, e coordinare i
movimenti del motore.”

Lo studio di musica aumenta l’apprendimento accademico degli alunni a scuola: l’esposizione precoce
alla musica aumenta la plasticità del cervello, contribuendo a motivare la capacità del cervello
umano in modo tale da rispondere prontamente all’apprendimento, al cambiamento, alla crescita ed al
sano sviluppo del alunno. James S. Catterall professore dell’UCLA ha analizzato il rendimento
scolastico di 6.500 studenti constatando che coloro che avevano già avuto dimestichezza in ambito
musicale dimostravano un rendimento scolastico maggiore.

La musicoterapia è utile nel trattamento del Disturbo Post Traumatico da Stress: è stato
recentemente condiviso uno studio dagli Stati Uniti che conferma l’utilità di fare musicoterapia,
attraverso l’utilizzo attivo di strumenti musicali, con persone che soffrono di PTSD. Negli USA
questo trattamento sta infatti migliorando la vita di molti veterani militari.

Lo studio della musica aumenta lo sviluppo del cervello nei bambini piccoli: uno studio basato sulla
ricerca intrapresa presso l’Università di Liverpool nel campo delle neuroscienze ha ampiamente
esplicato il ruolo della musica dato dall’esposizione precoce della stessa. Secondi i risultati,
anche mezz’ora di attività musicale è sufficiente ad aumentare il flusso di sangue nell’emisfero
sinistro del cervello, con conseguenti livelli di sviluppo elevati nella prima infanzia.

La musicoterapia aiuta i bambini a migliorare le loro capacità di lettura: il The Journal Psychology
of Music riferisce che “i bambini esposti a un programma pluriennale di attività musicali hanno
capacità cognitive superiori in riferimento alla lettura rispetto ai lori coetanei che non praticano
attività musicali”. Nelle prima fasi di apprendimento e sviluppo, la musica suscita risposte
uditive, emotive, cognitive e visive nel bambino. La musica aiuta anche lo sviluppo cinestetico del
bambino.

La musicoterapia aiuta a ristabilire il sonno: secondo il centro di malattie cardiovascolari in
Cina, specifici training musicoterapici aiutano molto le persone che soffrono di disturbi del sonno
cronici. Questa infatti può essere utilizzata per il trattamento dei disturbi del sonno acuti e
cronici.

Secondo il Centro per le malattie cardiovascolari in Cina, l’ascolto di musica, prima e durante il
sonno aiuta molto le persone che soffrono di disturbi del sonno cronici. Questa “relax
music-assistita” può essere utilizzato per il trattamento di entrambi i disturbi del sonno acute e
croniche che comprendono tutto, dalla stress e l’ansia per l’insonnia.

fonte originale
didgeproject.com/therapeutics/doctors-now-prescribing-music-for-heart-ailments-brain-dysfunc
tion-learning-disabilities-depression-ptsd-alzheimers-and-more/

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *