SIGNORE, HO IL TEMPO

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SIGNORE, HO IL TEMPO

di Marcello Bonazzola

Sono uscito, o Signore,
fuori la gente usciva
Andavano, venivano, camminavano, correvano.
Correvano le bici, correvano le macchine, correvano i camion, correva la città
correvano tutti.
Correvano per non perdere tempo, correvano dietro il tempo,
per riprendere il tempo, per guadagnar tempo.
Arrivederci signore, ma scusi non ho tempo.
Ripasserò un’altra volta, non posso attendere, non ho tempo.
No, non posso accettare per mancanza di tempo.
Non posso riflettere, leggere, non vedi sono sovraccarico, non ho tempo.
Vorrei anche pregare, ma non ho il tempo……..

TU COMPRENDI, O SIGNORE, NON HANNO TEMPO.

Il bambino gioca non ha tempo……più tardi……
Lo scolaro deve fare i compiti, non ha tempo……più tardi……
Lo studente ha i suoi corsi e tanto lavoro, non ha tempo……più tardi……
Il giovane fa dello sport, non ha tempo……più tardi.
Lo sposo novello ha la casa, deve arredarla, non ha tempo……più tardi……
Il padre di famiglia ha i bambini, non ha tempo……più tardi……
I nonni hanno i nipotini, non hanno tempo……più tardi……
Sono moribondi, non hanno……TROPPO TARDI,…….non hanno più tempo.
Così gli uomini corrono tutti dietro al tempo, o Signore.
Passano sulla terra correndo frettolosi, precipitosi, impetuosi, avventati.
Per tutti sembra che le ore siano troppo brevi, i giorni troppo brevi,
le vite troppo brevi.
Tu ci insegni invece che abbiamo tutto il tempo che ci serve,
ma non bisogna perdere tempo, sprecare il tempo, ammazzare il tempo.
Perché il tempo è deteriorabile, passa e non si può conservare.
Si, ho tutto il tempo che mi necessita.
Ho tutti gli anni della mia vita, le giornate dei miei anni, le ore delle mie giornate,
sono tutti miei.
A me spetta riempirli, serenamente, con calma,
ma riempirli tutti, fino all’orlo,
in modo non possa rimpiangere il tempo trascorso.

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