Sii un figlio di Dio

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“Sii un figlio di Dio”

di Paramhansa Yogananda

(rivista East West 1929)

“A tutti coloro che Lo hanno accolto, Egli ha dato il potere di
essere figli di Dio”. – Giovanni 1,12

Chiunque conosca il metodo di espandere la propria coscienza con la
giusta meditazione sarà in grado di ricevere o comprendere il vasto
Spirito e, identificandosi con lo spirito, di divenire il riflesso
dello spirito, il figlio di Dio.

Questo importante passo della Bibbia contiene un messaggio
dell’imparzialità di Dio. Esso proclama una verità irrefutabile. Dio è
Onnipresenza Infinita. Egli è presente egualmente in ogni cosa. La Sua
luce splende egualmente sia nelle anime di diamante che risplendono di
saggezza sia nelle menti di carbone oscurate dall’ignoranza. Poichè
Dio ci ha dato la libertà di scegliere tra l’errore e la verità,
possiamo tenere le nostre menti trasparenti con la purezza della
conoscenza e con l’amore, od oscurarle con il dogma e la disarmonia.

Sebbene la luce splenda egualmente su ogni cosa, le anime diamantine,
attraverso la loro qualità creativa, apprezzano o ricevono la luce che
fluisce attraverso di loro, mentre le anime coperte di fuliggine non
permettono ai raggi di attraversarle. Sebbene Dio ci abbia fatto a Sua
immagine, siamo noi a scegliere se velare quest’immagine con
l’ignoranza o lasciarla risplendere liberamente attraverso di noi.

Il punto fondamentale è che sebbene Dio ci abbia fatto tutti – non
importa se gialli, bianchi, neri o olivastri – a Sua immagine, alcuni
ricevono e riflettono i suoi raggi più di altri. Dio ha dotato l’uomo
del suo stesso potere di libertà a tal punto che l’uomo può escluderLo
o riceverLo attraverso la sua logica ed il giusto sforzo nella vita.
Il fatto che alcune persone sanno meno di altre non è dovuto al fatto
che Dio limita il flusso del proprio potere attraverso l’uomo, ma dal
fatto che l’uomo non permette alla luce di Dio di attraversarlo.

Basta questa sola osservazione per rendere l’uomo, e non Dio,
responsabile di tutte le apparenti ingiustizie del mondo. Allo stesso
tempo contrasta con l’incrollabile certezza che ognuno è figlio di
Dio, anche se non lo sa. Dio è egualmente presente in ogni uomo e
quelli che ricevono la Sua luce attraverso la trasparente purezza
creata da loro stessi, possono certamente considerarsi figli di Dio.
L’uomo Gesù con la disciplina si purificò e diventò come Dio–un Figlio
di Dio. Una tale persona fattasi Cristo può essere l’esempio ideale
per gli esseri ordinari. La gente avvolta dall’ignoranza può guarire
dalle malattie dell’illusione mettendosi in contatto con la
consapevolezza cristica attraverso la meditazione e la fede. Un Gesù
che redime la sua smarrita coscienza come Figlio di Dio può da solo
essere l’esempio di altri aspiranti spirituali che stanno ancora
cercando di ricordare le loro perdute immagini di figli di Dio. Vi
erano Figli di Dio prima di Gesù e ci saranno Figli di Dio dopo di
Lui. Gesù è stato uno dei più grandi modelli ideali che ha saputo come
ricevere la luce imparziale di Dio attraverso di sé e quindi ha
mostrato agli altri come ricevere la Luce di Dio e diventare figli di
Dio.

Le scritture Indù dicono di ogni anima: “Tu sei quello”. Questa idea
di identificare se stessi con Dio non è blasfema, come qualcuno
suppone. D’altra parte, è sbagliato dire che siamo mortali, poichè
siamo fatti essenzialmente di sostanza immortale. La verità è che
siamo Dio ed è sbagliato chiamarci creature deboli.

Il sogno di sbagliare è diventato, per l’uomo, una realtà. Il sogno
dell’anima che crede di essere una creatura mortale deve essere
superato. Il pensiero di essere un’anima immortale, se opportunamente
messo in pratica, può fare realizzare ad ognuno la sua vastità anzichè
la sua piccolezza.

È solo realizzando la nostra unità con Dio che possiamo rompere
completamente le nostre autoimposte ed immaginarie limitazioni di
incidenti, fallimenti, insufficienze, malattie e morte. Dio ha ogni
cosa – salute, efficienza e saggezza e per essere uno con Lui dobbiamo
reclamare come suoi figli ogni cosa di quello che ha.

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