Silenzio e riposo: due necessita’ della mente

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Silenzio e riposo: due necessita’ della mente

Riposare il corpo e la mente, godere di un sonno profondo e ristoratore, di un po’ di silenzio e di
qualche ora di solitudine…Tutto questo è quasi un lusso ai giorni nostri; tuttavia è anche
necessario per la salute.

Silenzio e riposo sono due beni preziosi e in pericolo di estinzione. Sono un lusso, un regalo, che
talvolta ci concediamo quando gli obblighi e gli impegni ce lo consentono. Tuttavia, lungi
dall’essere un capriccio, sono invece due bisogni fondamentali per il nostro benessere e,
soprattutto, per l’equilibrio mentale.

Ovidio sosteneva che qualsiasi vita in cui non v’è riposo svanisce presto. La verità è che il famoso
poeta romano non aveva tutti torti, perché al di là di ciò che si possa pensare, la mancanza di
riposo e vivere in ambienti stressanti e troppo stimolanti minano la nostra salute e incidono
negativamente sulla qualità della vita.

Buona parte di noi vive abitualmente immersa in situazioni in cui regna una costante cacofonia:
traffico, conversazioni, automobili, aeroplani, treni, televisori e persino il costante fruscio del
processore dei nostri computer. Ciò dà luogo a un incessante stato di iperattività, capace di
alterare il nostro umore, generando irritazione, stanchezza, perdita di concentrazione…

L’aspetto più strano di tutto ciò è che ci siamo abituati a questa realtà. Ci diciamo che è la cosa
giusta da fare, che è questo il ritmo della società di oggi e che, quindi, dobbiamo adeguarci. In
questo mondo accelerato e iperconnesso, e persino privato del sonno, abbiamo reso silenzio e riposo
due beni di lusso non più alla portata a tutti.

«Il riposo appartiene al lavoro, come le palpebre agli occhi.»
-Rabindranath Tagore-

Silenzio e riposo, nutrimenti per il cervello

La morte per superlavoro è una realtà. E sebbene non esista ancora un nome italiano per definirla,
altri paesi abituati da tempo a questa realtà un nome glielo hanno dato. In Giappone è karoshi, in
Cina guolaosi e in Corea gwarosa. Per queste popolazioni in cui lo stile di vita è dettato dai ritmi
dell’industria, del commercio e più in generale della produttività, il silenzio e il riposo non sono
solo un lusso, ma sempre più rari.

Ma non sono direttamente la mancanza di sonno e lo stress a uccidere. Ciò che accade davvero in
questi paesi è un considerevole aumento dei tassi di suicidio. L’esaurimento e la disperazione sono
così forti che molte persone non vedono altra soluzione alla loro realtà personale e scelgono la via
più drammatica. Se rimaniamo in occidente, invece, la situazione cambia un po’.

In Europa e in America non esistono dati rilevanti che colleghino il sovraccarico da lavoro al
suicidio, ma piuttosto a malattie cardiovascolari e ad alti tassi di depressione, ansia, stress,
insonnia… Secondo gli esperti del settore, come il Dr. Michael Roizen, Direttore della Cleveland
Wellness Clinic, “Oggigiorno il riposo è l’abitudine legata alla salute più sottovalutata”.

Il cervello ha bisogno di calma e silenzio

Sappiamo che il rumore persistente e i suoni incessanti delle nostre città minano la salute e
l’umore. In uno studio pubblicato nel 1975 sulla rivista Environment and Behaviour si sosteneva già
che i bambini che studiavano in aree di Manhattan vicine ai binari della metropolitana presentavano
quasi un anno di ritardo scolastico. I dati risultano sicuramente significativi.

Oltre ai suoni esterni, tuttavia, c’è anche un altro tipo di mormorio che influenza il nostro
benessere: il martellamento ossessivo dei nostri pensieri, delle preoccupazioni, degli obiettivi da
raggiungere, dei “dovrei e devo”. Anche questo rumore è malsano e ci priva della calma.

Il silenzio e il riposo si configurano come due antidoti vitali in grado di modulare il cervello
affinché possa raggiungere l’armonia e che la mente si riconcili e sia in sintonia con la sua
essenza più autentica.

Silenzio e riposo: il sonno è un lusso di cui facciamo sempre di più a meno

Forse ci risulta un po’ difficile mettere in relazione la mancanza di sonno con l’ubriachezza.
Tuttavia, uno studio pubblicato dal Dr. David Geffen dell’Università di Los Angeles, in California,
sottolinea che per il cervello non dormire ha lo stesso effetto dell’alcool. I nostri neuroni
smettono di comunicare efficacemente, si verificano errori, problemi di concentrazione, di
rendimento, sbalzi d’umore, irritabilità, depressione…

Gli effetti psicologici della privazione di sonno sono enormi, tuttavia continuiamo a trascurare
questo aspetto. Lo facciamo con il nostro stile di vita, con i dispositivi elettronici e la luce blu
dei loro schermi, che stimola il cervello impedendoci di addormentarci. Nel contempo, anche il
lavoro e le preoccupazioni che ci portiamo a letto ci privano del riposo necessario per la salute
del fisico e del cervello.

Silenzio e riposo sono due parole che si stanno trasformando in un business per molte aziende. Tanto
che sul mercato troviamo già dalle maschere per dormire che monitorano le nostre onde cerebrali e la
fase REM, capsule hi-tech per schiacciare un pisolino al lavoro, spa e centri del sonno che
promettono di portarci tra le braccia di Morfeo in pochi minuti.

Evitiamo, pertanto, di arrivare a questi estremi e prendiamo coscienza di un aspetto molto semplice:
il riposo è vita; in un mondo immerso in rumori incessanti, esterni e interni, il silenzio è salute.
Ricordiamolo.

Bibliografia

Dong-Woo Choi, Sung-Youn Chun (2018) Association between Sleep Duration and Perceived Stress:
Salaried Worker in Circumstances of High Workload. Int J Environ Res Public Health. doi
10.3390/ijerph15040796
Vago, D. R., & Zeidan, F. (2016). The brain on silent: mind wandering, mindful awareness, and states
of mental tranquility. Annals of the New York Academy of Sciences, 1373(1), 96–113.
doi.org/10.1111/nyas.1317

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