SMART DRUGS: BREVE GUIDA ALLE SOSTANZE CHE POTENZIANO IL CERVELLOUGS

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SMART DRUGS: BREVE GUIDA ALLE SOSTANZE CHE POTENZIANO IL CERVELLO

di Antitesi

Pubblicato nel 1997 sul periodico “FACTORY – Officina dell’Immaginario”

PREFAZIONE/AVVERTENZE

Le informazioni riportate in questo articolo non sono da intendersi come consigli medici, ma hanno
carattere puramente informativo e divulgativo.
Per molte di queste sostanze non sono ancora stati effettuati studi approfonditi, di conseguenza
alcune di esse potrebbero avere effetti collaterali avversi non ancora contemplati. Si tenga anche
conto della naturale diversita’ biochimica fra gli esseri umani, il che implica che dosaggi sicuri
per la salute possono variare di molto da individuo ad individuo.
Chiunque fosse interessato alla sperimentazione di queste sostanze deve farlo con cautela e comunque
sotto supervisione medica, mentre bambini e donne in stato di gravidanza o in fase di allattamento
dovrebbero comunque evitarne l’uso.

INTRODUZIONE

Avete bisogno di migliorare la memoria? La vostra capacita’ di concentrazione tende a vacillare?
Vorreste migliorare il vostro quoziente intellettivo? Nessun problema, due o tre pastiglie di quelle
giuste ed il gioco e’ fatto, eccovi pronti ad affrontare a testa alta gli impegni di una giornata.

La situazione appena descritta che oggi puo’ sembrare paradossale potrebbe in futuro rivelarsi un
valido ed interessante aiuto per il genere umano. In tempi di piena accellerazione tecnologica e
comunicazionale, l’avvento dei media, del personal computer, ed ora l’imponente espansione e
diffusione di Internet ci ha messo di fronte il problema della gestione ed integrazione di una
enorme massa di informazioni proveniente da molteplici fonti.
Fin qui niente di nuovo, dalla sua comparsa sul pianeta, l’uomo ha dedicato buona parte della sua
corteccia cerebrale all’interpretazione ed all’integrazione di informazioni sensoriali che lo hanno
aiutato a sopravvivere ed evolversi. Si pone allora la questione di come riuscire ad aumentare le
nostre potenzialita’ cerebrali per meglio affrontare e gestire i tempi a venire.
Attorno a questa ricerca si sono sviluppate tecnologie che ci hanno fornito strumenti come brain
machines, elettrostimolatori cranici, macchine per i sogni lucidi, eccetra. Naturalmente anche la
ricerca medica si sta muovendo da diversi anni in questo enso, dando vita a quelle che comunemente
vengono chiamate “smart drugs”, letteralmente…. “droghe intelligenti”, cioe’ sostanze in grado di
accrescere le funzionalita’ del cervello.

La ricerca si svolge attorno a tre punti cardine:

1. aumentare quella che potremmo chiamare intelligenza base o “nativa” cioe’ la capacita’ di
pensare;
2. aumentare la capacita’ di apprendimento e la memoria;
3. rallentare o addirittura prevenire l’invecchiamento del cervello ed il deterioramento delle sue
funzioni vitali come memoria, capacita’ di cognizione ed apprendimento.

Sin dagli anni 70 alcuni pionieri si sono fatti promotori dell’argomento, ma solo dalla seconda
meta’ degli anni 80 il movimento attorno alle smart drugs ha cominciato ad espandersi. Studi su
queste sostanze sono disponibili da oltre un decennio, ma quelli inerenti il loro uso su individui
sani non sono stati ancora ampiamente diffusi. Solo la recente pubblicazione di alcuni testi
sull’argomento ha contribuito a destare l’interesse della ricerca scientifica, e naturalmente ad
accrescere il numero dei consumatori.

In genere le smart drugs non danno assuefazione, comunque non in senso fisico, e non sembrano avere
effetti collaterali rilevanti, anche perche’ molte di esse non sono nemmeno farmaci, infatti si
possono dividere in: – farmaci – integratori alimentari (nutrienti) – sostanze naturali.

In questo articolo assolutamente non esaustivo sull’argomento ci occuperemo dei farmaci, rimandando
ad un successivo gli approfondimenti su integratori e sostanze di origine vegetale.
Prima di entrare nel dettaglio, permettetemi un breve discorso introduttivo, al fine di capire i
meccanismi su cui agiscono le smart drugs.

Il sistema nervoso umano si deteriora con l’eta’ a causa del naturale processo di invecchiamento, e
a volte anche a causa del consumo di alcool e tabacco. Questo deterioramento e’ solitamente causato
da un processo di ossidazione il quale distrugge le cellule, formando i famigerati radicali liberi.
I radicali liberi sono molecole instabili, altamente reattive, alle quali manca un elettrone; la
ricerca di un elettrone libero, ai fini di un legame stabile, viene effettuata attaccando i lipidi
della membrana cellulare, causando danni irreversibili ed invecchiamento precoce, compromettendo
anche la normale funzionalita’ cerebrale.
Le cellule cerebrali non si possono rigenerare, ma tramite una corretta alimentazione e l’apporto di
integratori ed antiossidanti e’ possibile limitare la formazione di radicali liberi, i quali, ad
esempio in un organismo giovane, vengono neutralizzati da enzimi e sostanze antiossidanti.
Le smart drugs, siano esse naturali o di sintesi, possono migliorare la naturale funzionalita’
cerebrale, aiutando il cervello a costruire nuove connessioni fra neuroni in modo tale da
facilitarne lo scambio di informazioni, oppure incrementando il livello di ossigeno e sangue nel
cervello, o ancora, aumentando la produzione di neurotrasmettitori che portano i segnali elettrici
da un neurone all’altro.
Possiamo dividerle in:

1. nootropi (dal Greco “che agiscono sulla mente”)
2. attivatori del metabolismo cerebrale
3. neuropeptidi
4. farmaci colinergici
5. vasodilatatori cerebrali
6. altre sostanze

NOOTROPI

PIRACETAM
(Avigilen, Cerebroforte, Cerebrospan, Cetam, Dinagen, Encefalux, Encetrop, Euvifor, Gabacet,
Genogris, Meo-Puren, Nootron, Nootropil, Normabrain, Norzetam, Novocetam, Pirrozil, Psycoton,
Stimucortex, UCB-6215)

Probabilmente e’ la smart drug piu’ comune e diffusa, anche perche’ non e’ la piu’ recente ed ha un
costo accessibile. Scoperta nei Laboratori UBC dal Dott. Giurga, chi l’ha provata ne descrive
l’effetto come se svegliasse, accendesse il cervello. Il Piracetam si e’ infatti rivelato un potente
stimolatore cerebrale, e, nonostante sia usato per trattare malattie come demenza ed alcolismo,
l’uso su persone sane consente di migliorare la memoria e l’apprendimento.

Vari studi clinici effettuati sia su giovani volontari in ottima salute, sia su soggetti in eta’
senile dimostrano che questo farmaco aumenta le capacita’ di attenzione e concentrazione, migliora
il processo di integrazione delle informazioni e la vigilanza corticale sia su soggetti sani che su
quelli con deficienze cognitive. L’uso di Piracetam determina un aumento nel flusso di informazioni
fra i due emisferi cerebrali, potenziando quindi funzioni come creativita’, capacita’ di sintesi,
risoluzione di problemi.

Questa sostanza puo’ aumentare l’effetto di droghe psicotrope ed anfetaminiche, ed anche se non
presenta alcuna tossicita’ ed e’ priva di seri effetti collaterali, raramente puo’ causare insonnia,
nausea, vomito, disturbi intestinali ed agitazione psicomotoria.
Viene venduto in tavolette da 400 o 800 mg, per una dose giornaliera, suddivisa in tre fasi, che
puo’ variare dai 1200 mg ai 4800 mg.
Il suo effetto comincia fra i 30 ed i 60 minuti dopo l’ingestione; viene consigliata una forte dose
nei primi due giorni d’uso, per cominciare a percepirne gli effetti, in seguito puo’ essere
sufficiente un dosaggio inferiore.
Il Piracetam ha un effetto sinergico con DMAE, centrofenossina, colina ed Hydergina, cioe’ gli
effetti di questo nootropico sono amplificati se viene assunto insieme ad una o piu’ delle suddette
sostanze.

Oltre al PIRACETAM sono state testate in vari laboratori di ricerca farmaceutica, altre droghe
nootropiche, molto piu’ potenti della prima, dimostratesi tutte prive di tossicita’ ed effetti
collaterali rilevanti; i loro nomi sono: ANIRACETAM, OXIRACETAM, PRAMIRACETAM, e VINPOCENTINA. La
corsa alla pillola piu’ “intelligente” e’ appena cominciata.

ATTIVATORI DEL METABOLISMO CEREBRALE

HYDERGINA
(Circanol, Coristin, D-Ergotox forte, L.U.T., Dacoren, Deapril-ST, Decme, Decril, Defluina, DHE,
DHET, Dulcion, Enirant, Ergodesit, Ergohydrin, Ergoplus, Insibrin, Nehydrin, Novofluen, Orphol,
Perenan, Progeril, Redergin, Simactil, Sponsin, Trigot, Unergol)

Di natura organica questa sostanza viene ottenuta dall’ergot, un fungo inferiore che cresce come
parassita sulla segale, ed in minor misura su altri cereali ed erbe selvatiche, fu scoperta nei
Laboratori Sandoz dal Dr.Albert Hoffmann, gia’ noto per essere lo scopritore di un altro derivato
dell’ergot, l’LSD-25.

Usato da piu’ di venti anni per trattare la demenza senile l’Hydergina aumenta le capacita’ mentali,
migliorando intelligenza e memoria, previene danni alle cellule cerebrali e si suppone sia in grado
di curare quelli esistenti, invertendone il processo di invecchiamento. Accresce l’afflusso di
sangue ed ossigeno nel cervello, ne aumenta il metabolismo, normalizza la pressione sanguigna e
potenzia la produzione di neurotrasmettitori come la dopamina. E’ anche un potente antiossidante che
protegge il cervello dai danni causati dai radicali liberi.
L’Hydergina puo’ aumentare le funzionalita’ cerebrali, simulando l’effetto di una sostanza chiamata
NGF (fattore di crescita nervosa) che e’ un componente essenziale della sintesi delle proteine nel
cervello. L’NGF promuove la crescita dei dendriti, le lunghe fibre ramificate che mettono in
comunicazione i neuroni; questa stessa crescita viene stimolata con l’apprendimento.
L’Hydergina sembra agire sullo stesso percorso neurochimico dell’NGF per produrre crescita neurale,
la quale pero’ diminuisce con l’eta’, cosi’ , aiutando la crescita nervosa puo’ rallentare il
processo di invecchiamento. Ampliamente usata come farmaco anti-eta’, gli scienziati ne hanno
studiato gli effetti a lungo e breve termine su individui sani, notando significativi miglioramenti
in funzioni cognitive come tempi di reazione, memoria, attenzione, e pensiero astratto.

I possibili effetti secondari conosciuti sono una leggera nausea, vertigini e mal di testa, tuttavia
questo farmaco e’ considerato virtualmente non tossico, anche se esiste pericolo di reazioni avverse
nei soggetti psicotici, o ad alti dosaggi.
In Europa si raccomanda un dosaggio di 9 mg al giorno (negli U.S.A. solo 3 mg) da prendere in tre
dosi divise, anche se, la maggiorparte delle ricerche sono state effettuate con dosaggio fra i 9 ed
i 12 mg su persone in salute senza che si presentassero effetti secondari.
Viene venduta in pillole da 1 a 5 mg o in forma liquida, che tra l’altro sembra essere piu’
efficace.
E’ da sottolineare il fatto che, a meno di un forte dosaggio, gli effetti dell’Hydergina si
evidenziano solo dopo alcune settimane, e a volte dei mesi. Viene anche chiamata “la pillola
intelligente definitiva”.

NEUROPEPTIDI

I neuropeptidi appartengono a quella categoria di sostanze chiamate neurotrasmettitori, la cui
presenza nel cervello e’ indispensabile per il passaggio di informazioni fra neuroni. A partire dai
loro precursori, cioe’ elementi semplici che assumiamo con l’alimentazione, l’organismo produce
queste sostanze, fondamentali quindi per un corretto funzionamento del cervello.

La ricerca medica ha individuato diversi neurotrasmettitori e fra questi troviamo: acetilcolina,
dopamina, serotonina, noradrenalina, norepinefrina, istamina, glicina, ed acido
gamma-amino-butirrico (GABA).

VASOPRESSINA (Diapid, LVP, Lypressin, Postacton, Syntopressin, Adiuretin, SD, DAV, Ritter, DDAVP,
Desmopressin, Desmospray, Minirin, AVP)

E’ un neuropeptide presente naturalmente nel nostro corpo, il quale aiuta a creare, ricordare,
apprendere nuove informazioni o immagazzinare memorie. Sembra che la vasopressina, sia coinvolta
nello scegliere, e mettere insieme, pezzetti di informazioni associate provenienti dalla coscienza,
integrandoli in strutture coerenti, questi concetti o queste immagini vengono poi impresse nella
memoria a lungo termine. Questo processo avviene attraverso la trasformazione degli impulsi
elettrici in proteine complesse che contengono memorie, le quali vengono immagazzinate nel cervello.
La vasopressina e’ coinvolta anche nel processo di ricordo delle informazioni memorizzate.

Sperimentata sugli animali ha dato risultati straordinari, il che ha spinto la ricerca verso studi
sugli effetti del potenziamento cognitivo su esseri umani. Piccole dosi di questo ormone, possono
avere successo nel trattamento di amnesia traumatica, facendola regredire velocemente, permette di
recuperare ricordi anche in soggetti in eta’ senile e puo’ produrre marcati miglioramenti
nell’apprendimento e nella memoria.

LSD, cocaina ed anfetamina esauriscono il rilascio di vasopressina nel cervello, causando
depressione e declino delle funzioni cognitive, questo porta l’utilizzatore ad assumere piu’ droga
nel tentativo di produrre altra vasopressina in risposta al suo stato. L’uso di questo ormone puo’
in questi casi produrre effetti notevoli e quasi istantanei sulla funzionalita’ cerebrale ed
sull’umore. E se non ricordate qualcosa che e’ successo mentre eravate “fuori” con alcool o
marijuana, non meravigliatevi, queste due droghe a differenza delle precedenti non esauriscono la
vasopressina ma ne bloccano il rilascio, con una conseguente minor resa in termini di memoria.
Assumendo vasopressina si possono ridurre gli effetti nocivi di queste droghe, migliorando
concentrazione e tempi di reazione.

Puo’ produrre uno stato di euforia, accompagnato da una sensazione di estrema chiarezza mentale,
molti utilizzatori credono infatti sia ideale in situazioni che richiedono il processo e la
memorizzazione di nuove informazioni, o soltanto la necessita’ di rimanere vigili ed attenti.

Le persone sofferenti di angina pectoris, ipertensione o problemi cardio-vascolari dovrebbero
evitarne l’uso, e a parte questi casi puo’ comunque essere considerata una sostanza sicura.
La vasopressina viene venduta come spray nasale, si assume da due a quattro volte al giorno, ed i
suoi effetti sono quasi immediati. La ricerca sta tuttora sperimentando altri neuropeptidi per il
loro effetto di potenziatori cerebrali.

FARMACI COLINERGICI

CENTROFENOSSINA
(Lucidril)

Strutturalmente molto simile all’acetilcolina (un altro neurotrasmettitore usato da quasi il 90
percento delle nostre cellule cerebrali), si e’ dimostrato un potenziatore mentale ed un efficace
anti-eta’ aumentando del 30 percento la durata della vita di animali da laboratorio. Rimuove i
depositi prodotti dai radicali liberi che impediscono il normale svolgersi delle funzioni cerebrali,
rigenerando anche la struttura sinaptica.

Il dosaggio suggerito va dai 1000 ai 3000mg, ma occorre scendere finanche ai 300 mg nel caso si
presentino effetti secondari come eccitabilita’, insonnia, tremore, e mal di testa. Il suo effetto
si manifesta velocemente fornendo stato di allerta ed una lieve stimolazione.

VASODILATATORI CEREBRALI

VINCAMINA

Molte deficienze cognitive, sono dovute alla diminuzione di afflusso di sangue nel cervello che si
presenta nell’uomo con l’avanzare dell’eta’, a causa dell’indurimento delle arterie, ma anche in
individui adulti a causa dei danni prodotti dai radicali liberi.
La vincamina, estratta dalla pervinca, una pianta erbacea, aumenta l’afflusso di sangue al cervello,
e di conseguenza fornisce un maggiore afflusso di ossigeno, dimostandosi efficace nel trattamento di
depressione, vertigini, pressione alta e problemi di udito.
Aumenta la memoria e la capacita’ di concentrazione.

ALTRE SOSTANZE

SULBUTIAMINA
(Arcalion)

La sua azione e’ simile all’Hydergina, ma piu’ efficace, dimostrando di incrementare resistenza allo
stess e memoria a lungo termine, e di ridurre ansia e stanchezza.
Data la sua potenza si sconsiglia di superare le 3 tavolette al giorno, pena un forte mal di testa.
Chi usa la sulbutiamina per vincere la stanchezza assume 2 tavolette da 200 mg a colazione per circa
20 giorni.

DEPRENYL

Largamente utilizzato nel trattamento del morbo di Parkinson come L-DEPRENYL, questa sostanza agisce
proteggendo e stimolando le cellule che producono dopamina (un neurotrasmettitore importantissimo
per le emozioni, la memoria, il desiderio sessuale ed il coordinamento psicomotorio), le quali
invecchiando ne diminuiscono il rilascio, divenendo causa di gravi disturbi.Ad esempio uno dei
principali effetti sul cervello della cocaina e’ la stimolazione del rilascio di dopamina.

L-DEPRENYL ha una struttura chimica simile alle anfetamine ed e’ chimicamente imparentata con la
fenetilamina (PEA), una sostanza presente nella cioccolata e nel cervello, udite udite, degli
innamorati!
Molto efficace come antidepressivo, sembra capace di aumentare la libido e l’attivita’ sessuale, sia
su animali che su esseri umani, dimostrandosi anche capace di allungare del 30 per cento la vita dei
ratti da laboratorio.

Gli utilizzatori di questa sostanza riportano sensazioni di benessere ed energia, un aumento degli
stimoli sessuali ed una marcata lucidita’ mentale.
Il dosaggio consigliato e’ di una o due tavolette da 5 mg a settimana per individui oltre i 30-35
anni, mentre per i piu’ giovani un dosaggio inferiore e’ sufficiente (da 1,25 a 2,15 mg a
settimana).
Il suo sviluppatore il Dr. Knoll crede che sia cosi’ possibile aumentare l’aspettativa di vita umana
di 15-20 anni.

CONCLUSIONI

LUCIDE RIFLESSIONI
Naturalmente la neurochimica e’ qualcosa di molto piu’ complesso di quanto descritto sinora, vi
rimando di conseguenza alla bibliografia allegata per ulteriori approfondimenti.
Degno di nota, inoltre, il fatto che le smart drugs, lavorano in sinergia, e, specialmente gli
integratori (sintetici o naturali), sono spesso inefficaci, senza i necessari cofattori, contenuti
peraltro in moltissimi alimenti (“sei cio’ che mangi!”).
Ricordo poi, che spesso queste sostanze provenienti dalla ricerca farmaceutica, in quanto molto
recenti, non danno le garanzie necessarie che invece forniscono anni e anni di ricerche e
sperimentazioni, in particolar modo sugli effetti a lungo termine, occorre di conseguenza un
approccio cauto e ponderato.
Nell’attesa di maggiori sicurezze credo convenga riversarsi su una corretta alimentazione, e
sull’uso mirato di nutrienti ed integratori, meglio se di origine naturale, in quanto Nostra Madre
Terra ha provveduto anche a questo.

CONCLUSIONE CONSAPEVOLE
Voglio sottolineare il fatto che queste sostanze non si prestano ad un uso ricreativo, anzi, vanno
in direzione totalmente opposta, non mandano fuori, vanno verso l’interno, mettendoci in contatto
con la parte piu’ profonda della nostra mente. Possono aumentare le nostre performances senza la
violenza fisica e psichica degli eccitanti come le anfetamine o la cocaina.
Concludo ricordando il massacro che si compie costantemente nei laboratori di ricerca, immolando
milioni di esseri viventi sull’altare della scienza. Credo intimamente che il nostro cammino verso
un salto antropologico debba cominciare dal rispetto e dalla sintonia con il pianeta che ci ospita
sin dalla notte dei tempi, e che noi abbiamo avuto in prestito dai nostri figli. Avere cura dello
spazio in cui viviamo per avere piu’ cura del nostro corpo, questo involucro che ci da la
possibilita’ di essere parte di cio’ che ci circonda, di goderne i piaceri, e ,ahime’, di piangerne
i dolori.
Timothy Leary insegna: “LA CONSAPEVOLEZZA E’ UNA REAZIONE CHIMICA”.

BREVE BIBLIOGRAFIA

Megabrain Power – Michael Hutchinson – Hyperion – New York.
Smart Drugs and Nutrients – Dean Ward & John Morgenthaler – B&J Press – Santa Cruz.
Smart Drugs II: The next generation – Dean Ward & John Morgenthaler – Health Freedom Publications –
San Francisco.
Nutrire il cervello – Eva Campo – RED Edizioni – Como.
Le nuove droghe – Franco Bolelli – Castelvecchi – Roma.

fonte: www.electroniclabs.net

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