Smascherare un bugiardo e’ possibile: ecco come

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Smascherare un bugiardo e’ possibile: ecco come

Raccontare menzogne richiede attenzione: se nel frattempo il bugiardo viene costretto a eseguire
compiti ad alto tasso di concentrazione finirà per tradirsi.

2 giugno 2022 – Rebecca Mantovani

Smascherare un bugiardo è possibile: ecco come

Le bugie hanno le gambe corte. Parola di scienziato

Per smascherare anche il più incallito dei bugiardi non serve la macchina della verità. Basta fargli
qualche domanda utilizzando i giusti accorgimenti e la frottola è presto smascherata. Ad occuparsi
scientificamente di chi ne racconta un po’ troppe è Aldert Vrij, psicologo dell’Università di
Portsmouth, nel Regno Unito.

NON SIAMO MULTITASKING. Secondo l’illustre accademico per far cadere il castello di carte di un
bugiardo è sufficiente distrarlo mentre si fanno domande sui fatti che si vogliono verificare,
chiedendogli di svolgere specifici compiti che richiedano un buon livello di concentrazione. Lo
sforzo cognitivo necessario a mentire, unito a quello necessario per portare a buon fine l’incarico
richiesto sarebbero infatti insostenibili per il cervello dell’umano medio.

«Bugia e verità possono essere ugualmente plausibili a patto di pensare con attenzione a ciò che si
sta dicendo», spiegano i ricercatori. «Quando la possibilità di concentrarsi viene meno la verità,
per sua natura più radicata nel nostro cervello, tende invece a prevalere».

Negli esperimenti effettuati, è stato chiesto ai partecipanti di trascrivere le targhe di alcune
auto che erano state loro mostrate in precedenza. Nel frattempo veniva chiesto loro di raccontare la
loro opinione, vera o inventata, su fatti di cronaca presi dalla stampa. Il compito degli
intervistatori era quello di identificare i bugiardi.

Lo studio è stato pubblicato sull’ultimo numero di International Journal of Psychology and Behaviour
Analysis.

BUGIARDI MA NON BRILLANTI. Secondo i risultati dello studio, coloro che nel test hanno mentito sono
stati identificati per la mancanza di immediatezza nel rispondere alle domande sulla loro versione,
per la mancanza di plausibilità e di chiarezza espositiva.

Raccontare una frottola in maniera credibile richiede infatti cura per i dettagli, una narrazione
convincente e l’attenzione a non cadere in contraddizione, tutte attività che richiedono un alto
tasso di concentrazione: se condotte mentre si sta portando a termine un altro compito complesso,
come ricordare lunghe sequenze di lettere e numeri, possono portare il nostro cervello a inopportuni
cortocircuiti.

OCCHIO AI RISCHI! I risultati migliori, sostengono i ricercatori, possono essere ottenuti
sottoponendo il soggetto da esaminare ad attività complesse, per esempio pilotare un aereo (su un
simulatore) o guidare su una strada particolarmente tortuosa. Prima di sperimentare questo metodo
sappiate, però, che non è del tutto infallibile: alcune persone particolarmente abili nel raccontare
menzogne, potrebbero passarlo senza troppi problemi.

pure.port.ac.uk/ws/portalfiles/portal/51361890/The_Effects_of_a_Secondary_Task.pdf

da focus.it

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