di Eckhart Tolle – www.eckharttolle.com
Spazio… Quanti modi conosciamo per esplorarlo, sperimentarlo? Ci abbiamo appena provato con alcuni
articoli del n°26, il numero corrente. Il modo a cui allude la domanda-risposta che segue è una vera
e propria indagine scientifica… interiore, in cui conoscere tale spazio coincide con il conoscere
se stessi. Diventa quindi più comprensibile l’importante incontro – al tempo – tra il fisico Bohm e
il mistico Jiddu Krishnamurti
Uno dei più grandi principi della filosofia e della psicologia è: conosci te stesso. Come posso
conoscere chi sono veramente? Quale trappole devo evitare? E quali strumenti dovrei invece usare?
La trappola principale da evitare è confondere il contenuto con l’essenza. L’antico detto: conosci
te stesso si rivolge all’essenza, la tua vera identità. Il tuo nome, la nazionalità, la religione,
le tue opinioni, le visioni politiche, i possessi materiali, i mi piace e non mi piace, i desideri,
le paure, le ambizioni, così come la visione di te stesso quale successo o fallimento, buono o
cattivo – di fatto tutta la tua intera storia personale e i tuoi processi di pensiero – tutto questo
è il contenuto.
Tutto il contenuto è soggetto alla legge dell’impermanenza (come il Buddha ha già scoperto 2600 anni
fa), e se cerchi di scoprire chi sei nella dimensione del contenuto, incontrerai frustrazione ancora
e ancora. O come lo pone Buddha, soffrirai. Soffri poiché derivi il tuo senso d’identità
esclusivamente dal contenuto della tua vita. Un altro nome per contenuto è forma. Che è ciò che
l’ego è: identificazione con la forma.
Quando cessi d’identificarti con la forma, l’ego non è più al controllo. Quindi, realizza prima
quello che non sei(la forma) e ciò che rimane è chi sei. Allora, potresti dire, non rimane niente,
ma non è così.
Quello che rimane non è la forma, ma l’essenza, che possiamo anche chiamare spazio interiore. Lo
spazio da cui derivano tutte le forme e in cui tutte le forme scompaiono. Gli antichi filosofi
Cinesi l’hanno chiamato Tao. E’ oltre il tempo. E’ eterno, è il primordiale io sono.
ECKHART TOLLE nasce in Germania nel 1948, dove trascorre i primi tredici anni della sua vita. Dopo
essersi laureato all’Università di Londra, ha svolto un lavoro di ricerca e di supervisione presso
l’Università di Cambridge. All’età di ventinove anni una profonda trasformazione spirituale ha
dissolto la sua vecchia identità ed ha radicalmente mutato la sua vita.
Gli anni seguenti sono stati dedicati alla comprensione, allintegrazione ed approfondimento di
quella trasformazione, che aveva segnalato linizio di un intenso viaggio interiore.
Negli ultimi 10 anni Eckhart Tolle è stato un counselor e un insegnante spirituale, incontrando
persone individualmente o in piccoli gruppi, in Europa e in Nord America. Vive a Vancuver dal 1996.
L’insegnamento di Eckhart Tolle, maestro spirituale occidentale contemporaneo, non fa parte di
alcuna tradizione o religione ma ugualmente non esclude alcun sentiero. Insegna a vivere il “qui e
ora” e a sentirsi in unione con tutto ciò che esiste.
Il New York Times nel 2008 ha definito Eckhart Tolle lautore di spiritualità più famoso
dAmerica. Ma erano già stati milioni di lettori in tutto il mondo a eleggerlo come il maggior
maestro spirituale vivente.
Le sue opere occupano un posto donore in un immaginaria libreria dello spirito accanto a quelle
di Osho e Krishnamurti. E tutto questo perché Eckhart Tolle rappresenta la sintesi perfetta fra
millenni di saggezza e il sentire contemporaneo.
Con una chiarezza e un efficacia straordinarie, Tolle condensa nelle sue pagine gli insegnamenti dei
grandi della storia del pensiero, da Buddha a Gesù, ma anche Shakespeare e, perché no, i Rolling
Stone.
Fonte: www.eckharttolle.com
traduzione: Elsa Nityama Masetti
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