Spiritismo e magia della mente

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Spiritismo e magia della mente

di Guido Da Todi

Vorrei intervenire – se avrete la bonta’ di leggermi – sul tema dello spiritismo.

Non solo e’ impossibile negare l’esistenza di un universo parallelo al nostro; ma, ogni spiritualista e’ tale solo in rapporto all’intensita’ che ha di percepirne individualmente la natura.

Tuttavia desidero personalmente irrobustire in voi il senso delle proporzioni che dovrebbe possedere ogni ricercatore dei Misteri Universali.

In genere, si crede che esista un’enorme facilita’ ed un assieme di strumenti, sicuri e collaudati, che permettano, non solo di raggiungere questo universo parallelo (sedute medianiche, tavolette oujia, e cosi’ via), ma di gestirlo.

Cio’ porta a delle conseguenze di carattere soggettivo, che fiaccano la libera azione d’ogni anima, nei suoi rapporti con la vita intera.

Molti di voi hanno letto Autobiografia di uno Yoghi. Molti di voi seguono gli insegnamenti di quello stupendo Individuo, che incarno’ in modo talmente intenso la Luce e l’Amore, da attrarre continuamente a se’, anche oggidi’, come falene, migliaia di amanti di Dio, o del Centro delle cose tutte.

Ebbene, egli racconta un significativo episodio, nell’Autobiografia; che cerchero’ di riassumere.

Dunque, un giorno lo Yoghi si trovava circondato dai propri discepoli.

Uno di questi si chiamava Kashi. E venne a sapere, proprio in quell’ occasione, dal suo Guru, che, da li’ a poco, sarebbe morto.

Tanto fece e prego’, Kashi – allora – che Yogananda gli promise che non lo avrebbe abbandonato, nell’immediata sua reincarnazione, e lo avrebbe ricondotto, ancora, in un sentiero di luce e di spiritualismo.

Il giovane ragazzo, dopo un po’ di tempo, mangio’ del cibo avariato e mori’ di colera.

Il Maestro, allora, per adempiere alla sua promessa, ed adoperando un’antica e segreta tecnica hindu’, inizio’ a cercare l’anima di Kashi, nel piano astrale.

Per ben sei mesi duro’ questa ricerca; fino a che, l’anima disincorporata rispose.

Paramahansa Yogananda riusci’ a rintracciarla nel corpo di un bimbo appena nato, in una strada (chiamata Via Serpentina) a Benares..

E il destino del rinato Kashi fu nuovamente al sicuro.

Un Grande Iniziato d’amore, come Yogananda, realizzo’ quel miracolo (poiche’, i miracoli possono avvenire!); ma, impiego’ sei mesi a rintracciare il suo amato discepolo.

Pensate un po’…

Chi si siede, comodo comodo, davanti al tabellone delle lettere, ritiene di collegarsi, piu’ o meno in qualche minuto, con chiunque egli desideri, nel mondo dei morti…

Credo che sia un po’ troppo, non credete?…

Ma, a questo punto, mi si potra’ ribattere: Un momento! Io le sensazioni di invasamento, o di reale contatto le sento! Non mi si puo’ negare l’ esperienza!.

Ed allora, mi permetto di narrarvi un secondo aneddoto….

Voglio parlare della nota scrittrice e ricercatrice spirituale Alessandra David Neel.

Fa parte della letteratura spirituale dell’ultimo secolo la sua magnifica opera d’autrice, e di viaggiatrice nei territori e negli usi e costumi orientali (specialmente, del Tibet).

Molti di voi la conosceranno.

Ebbene, la Neel narra che, una volta, trascorse un lungo periodo in una lamaseria tibetana.

Qui, apprese, dai monaci , l’arte di costruire forme e forze, con la gestione dei propri poteri mentali.

Decise, a quel punto, di iniziare a creare la figura di un lama (sacerdote di lamaseria).

Ella pensava che – tale forma pensiero – vitalizzata dalla propria volonta’ magica, le avrebbe portato dei grandi benefici spirituali e magnetici, con la sua costante presenza.

Inizio’ l’esperimento.

Ed e’ incantevole seguire la narrazione pregnante dell’autrice, mentre descrive il fenomeno.

Giorno dopo giorno, la figura del lama prese forma, nei mondi sottili..

Ma, ben presto, acquisto’ anche una sua autonomia…

Il mostro di Frankenstein aveva preso vita.

E divenne un incubo, per la Steel; che ne percepiva , la forza, la richiesta di nuove energie…

Badate bene, non si trattava di un disincorporato! Ne’, di un cosiddetto baronte, che adoperasse, come un guscio, quella struttura mentale!

No, il fenomeno e’ ben conosciuto, in campo esoterico.

La mente puo’ creare ed e’ potentissima – consapevolmente, o inconsapevolmente – a produrre i suoi frutti magici.

Unite, allora, amici carissimi, la filosofia che soggiace al significato dei due episodi, e trarrete da soli le conseguenze.

Insisto ancora! L’unico Spirito che ognuno di noi puo’ e deve evocare; cercare, cercare disperatamente, e’ quello che vibra, intenso, nelle corde piu’ intime di questa nostro vita una ed universale..

Vorrei che Essa sommuovesse l’intero vostro io; che ne percepiste costantemente l’irrefrenabile flusso e suono dilagante!

La Presenza e’ il Contenuto piu’ pieno e sacro di quanto esiste!

Ecco, questo e’ quello che volevo indicare a tutti voi.

Spero di essere riuscito nel mio intento.

Un abbraccio all’intera lista (Sadhana)

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