STATI ALTERATI DI COSCIENZA – 9
da “Enciclopedia olistica”
di Nitamo Federico Montecucco ed Enrico Cheli
DROGHE E PSICHEDELICI
Un paio di giorni con Hofmann
Di Matteo Guarnaccia
E’ stato straordinario passare un paio di giorni con Albert Hofmann, in occasione della
presentazione del suo libro a Milano. Godere della sua calda e conciliante umanità, scambiare
serenamente chiacchiere e informazioni, dolcemente travolti dalla sue esperienze e ricordi. Rendersi
conto che il sereno e vivace vecchietto che ti sta davanti è realmente un protagonista di questo
secolo. Dall’ultimo Kaiser ai Grateful Dead, da Aldous Huxley al comitato per l’assegnazione del
Premio Nobel, dal lavoro alla Sandoz all’imbarazzante investitura di padre degli hippies come
inventore dell’acido …la sua tranquilla vita d,i scienziato svizzero si è trasformata in maniera
magica. Hofmann è stato il pioniere lungo i sentieri degli stati alterati di coscienza, sentieri
impervi e desueti al mondo scientifico.
Un uomo che ascolta, curioso, paziente sino all’inverosimile, un 86enne felice di vivere su questo
pianeta e ben conscio della stupidità umana …la competizione, il potere, la diga di Assuan, la
follia de proibizionismo, gli americani che fanno sempre spettacolo e dell’LDS che è una sostanza
basica, e l’hanno pubblicizzata col nome di acido’. Con un sorriso di sufficienza sistema tutto il
can can delle realtà virtuali. Cos’ha a che fare un giochino con l’esperienza interiore?
Parliamo con entusiasmo dei legami tra antichi culti misterici pagani e le sostanze allucinogene ..
Prima di tornare alla sua amata Basilea, si congeda con un motto latino ‘Finis vitae beatitudo est’,
scopo della vita è la beatitudine Siamo su questa terra per godere dello straordinario spettacolo
delle vita, basterebbe poco per goderselo. L’amore è la forma più alta di percezione.’
Hofmann parla di dio e dell’evoluzione della coscienza
Intervista al padre della cultura psichedelica
Domanda: Si conosce molto poco sull’LSD, si sa solo che ha un effetto estremamente forte. Può
raccontarci che cosa accadde la prima volta che provò l’LSD e che cosa si aspettava da questa
ricerca e da questa scoperta?
Hofmann: Quando scoprii i profondi effetti di questa sostanza, ritenni che potesse essere
estremamente interessante da un punto di vista psichiatrico, per la biologia e le ricerche sul
cervello, ma non avrei mai pensato che in seguito avrebbe avuto un uso così ampio al di fuori di
questi ambiti. Il suo effetto sembrava molto particolare e potente. Infatti la prima deduzione è
stata di essere di fronte ad un forte stimolante, poi mi resi conto che lo era soprattutto a livello
psichico e che creava stati di coscienza alterata. Questa è stata una sorpresa. Intorno ad argomenti
di questo tipo si crea sempre un forte interesse, perché essi sollecitano il tema della ricerca
individuale. A questo punto mi trovai di fronte alla voglia di scoprire le potenzialità di questa
sostanza per l’evoluzione della mente umana.
Anni fa, con lo psichiatra Ronald Laing, ne parlammo a lungo e concordammo sul fatto che, se usata
nel modo giusto e con consapevolezza può essere un’esperienza molto importante per lo sviluppo
dell’individuo.
Domanda: Ha conosciuto il fisico Fritjof Capra?
Hofmann: Sì, lo incontrai una volta e gli posi delle domande in merito all’LSD. Mi disse che ne
aveva fatto 1’esperienza, che ebbe una grande influenza per lui e per i suoi studi.
Domanda: E che cosa ne pensa della relazione tra la scoperta dell’acido lisergico e dell’energia
atomica?
Hofmann: Le due scoperte sono accadute nello stesso periodo, ed hanno comportato una nuova
dimensione nel campo della fisica, e una nuova dimensione nel campo della ricerca psichica. Nessuna
altra sostanza a un effetto eguale a quello dell’LSD, perché tale sostanza altera proprio i 1ivello
energetico dei singoli atomi, passando appunto ad una differente dimensione, ad un differente piano
energetico. Entrambi sono di estrema potenza.
Domanda: Può spiegare meglio il concetto di “nuova dimensione”?
Hofmann: Per nuova dimensione intendo che ad esempio altre droghe, siano esse eccitanti o calmanti,
non avevano comunque mai cambiato la mia coscienza, questo intendo, che l’LSD cambia completamente
la percezione della realtà interna ed esterna.
Domanda: Ricorda un episodio particolare dove, sotto l’effetto di questa sostanza, successe qualcosa
di veramente straordinario?
Hofmann: Sai, la prima volta non fu molto bella, anche perché non ero assolutamente preparato ad un
simile cambiamento, ma più avanti, quando mi capitò di prenderla in un ambiente piacevole in mezzo
alla natura e in una giusta dose, mi capitò di sperimentare le stesse sensazioni di fusione e
armonia con la natura quando ero bambino. Molto di più di sentirsi semplicemente felici. Senza
l’impiego di alcuna sostanza è un tipo di sensazione che di solito si ha da bambini.
Domanda: All’interno quindi della sua vita, questo che cosa significa? Cioè qual è l’insegnamento
che si può trarre da queste esperienze?
Hofmann: Dobbiamo diventare consapevoli che non c’è nulla di evidente e definitivo, la vita è
veramente un mistero continuo. Essenziale è imparare a sentire il miracolo della vita dentro di sé,
senza stare ad assillarsi su come “svelare il mistero”. Ecco, se veramente si va in profondità, ecco
che allora si comprende che siamo su questa terra per essere felici e grati alla nostra stessa
esistenza.
Domanda: L’esperienza dell’LSD come può aiutare l’evoluzione della specie umana?
Hofmann: Direi che potrebbe aiutare ad aprire gli occhi, a vedere la realtà come è, nella sua
essenza. Aiutare quindi a vedere e a sentire il suo senso più profondo, la sua “religiosità”,
imparare a vederne la grandezza e la meraviglia in ogni cosa della nostra vita, anche nei piccoli
frangenti del nostro quotidiano.
In un certo senso vedere il mondo come lo vede un bambino. Vederlo, veramente, con occhi e cuore
aperto, liberandolo da proiezioni e razionalizzazioni inutili e devianti.
Domanda: Vuole dire che l’LSD potrebbe aiutare un processo di “de” condizionamento” della mente e
armonia dell’umanità, rendere la gente più armonica e simile in tutto il mondo?
Hofmann: Beh, tutti gli esseri umani hanno gli stessi problemi, in quanto, appunto, appartenenti
alla stessa specie. Oggi come oggi abbiamo tutti bisogno di ritornare a vedere il mistero delle cose
semplici, nel cielo, nelle stelle, nella nostra stessa vita, senza pensare a come usare tutto
questo, ma semplicemente vederlo, esserne parte, essere molto più presenti in ogni cosa che si fa,
essere più vicino alla natura, agli animali, insomma avere la reale consapevolezza dell’essere parte
della creazione.
Domanda: L’esperienza dell’LSD è molto simile a quella che si ha con la meditazione. Queste due
esperienze sono in contraddizione fra di loro?
Hofmann: No, anzi, spesso si medita prima di prendere 1’LSD. E’ un aiuto farmacologico alla
meditazione. Può aiutare ad entrare più profondamente in meditazione. Gli indiani la usano nelle
cerimonie religiose. Certo non è necessaria alla meditazione, si può anche raggiungere certe
profondità senza il suo aiuto, ma il punto è che tutti abbiamo un profondo bisogno di liberarci da
tutte quelle visioni razionali e materiali per avvicinarci alla grandezza dell’universo, e 1’LSD può
comunque essere uno strumento su questo cammino.
Domanda: Dopo tutti questi anni di ricerche, qual è la sua definizione di Dio?
Hofmann: (Si ferma, guarda dentro di sé, resta in silenzio per un po’ e poi risponde). Lo definirei
lo spirito creativo di tutto ciò che esiste Io sono uno scienziato, un chimico, ma la stessa scienza
non può arrivare a spiegare e a comprendere con processi razionali cosa c’è al di là della materia,
e contemporaneamente la sua stessa essenza, la forza spirituale che esiste al di là del mistero, che
è il mistero e non si può spiegare, e non si tratta neanche di avere fede, è proprio un’esperienza
da “sentire”.
Domanda: L’LSD ci può quindi connettere con questa “coscienza creativa?”
Hofmann: Ad esempio così è usata dagli indiani. Dovremo far diventare la ricerca scientifica più
finalizzata proprio alla comprensione di questa profonda universalità, meno cerebrale, più
esperienziale.
Domanda: Continua a fare il ricercatore? Cosa ricerca?
Hofmann: Cerco semplicemente di continuare ad aprire sempre di più i miei occhi e diventare sempre
più consapevole e cosciente del mistero della vita.
Domanda: Nella nostra società, nella situazione attuale del mondo, qual è la cosa che più la
incuriosisce e che dà una direzione alla sua ricerca?
Hofmann: Io noto che la gente diventa sempre più sensibile al rapporto con la natura e questo mi dà
speranza, perché significa che cominciamo a sentire di essere parte del ciclo della vita, parlo
quindi del problema ecologico. E’ molto più importante dello sviluppo politico comprendere che
l’uomo ha la sua precisa funzione all’interno dell’universo e non può abusare della natura senza
danneggiare prima di tutto se stesso. Ecco perché è importante essere in armonia con l’intero
universo che è come un organismo vivente.
Domanda: Che cosa pensa dell’LSD a livello terapeutico?
Hofmann: Ad esempio si è visto che per certi malati (di AIDS ad esempio), arrivando a eliminare il
dolore, permetteva loro di dare un senso alla propria vita, senza sofferenza. Ma anche qui, non si
può sapere esattamente, io definisco 1’LSD il mio bambino problematico.
Domanda: In che senso?
Hofmann: Beh, io ritengo che i bambini problematici siano in genere molto dotati e con un talento
straordinario. Così 1’LSD ha una potenzialità incredibile ma altrettanto pericolosa, se non usata
nel modo giusto, in relazione e armonia con la sua natura e il suo carattere.
Domanda: Può parlarci del rapporto di sua moglie e dei suoi figli con 1’LSD?
Hofmann: Nessuno dei miei figli ha mai preso 1’LSD. Mia moglie sì, abbiamo fatto l’esperienza
insieme. Nessuno dei miei figli mi ha mai chiesto di provarla. Io veramente non ho mai detto a
nessuno: “Prova, prendila”. Se qualcuno veniva da me, io cercavo semplicemente di avvisarlo di ciò a
cui andava incontro, cercavo di renderlo consapevole che non si trattava di un gioco, e poi la
responsabilità era comunque sua, ma con i miei figli non mi è mai capitato.
Domanda: E’ a favore della liberalizzazione delle droghe?
Hofmann: Assolutamente sì. Ho anche militato all’interno di una di quelle organizzazioni che lottano
per la liberalizzazione delle droghe. Molti Paesi hanno come principali problemi quello ridurre il
crimine e combattere la mafia ed io penso che proprio per questo bisognerebbe liberalizzare le
droghe. E’ necessario. Non voglio dire una libertà totale, ma almeno stabilire delle norme anche per
controllare la produzione, la qualità e il prezzo giusto. La mafia infatti è figlia del
proibizionismo. Guardiamo cosa è successo negli Stati Uniti con il proibizionismo sull’alcool. Sì,
la mafia ha iniziato ad acquisire sempre più potere proprio in quella circostanza. Avremmo dovuto
imparare la lezione.
continua…
Lascia un commento