Cervello: Stessa Intelligenza Per Uomini e Donne, Ma Attive Aree Diverse
Roma, 21 gen. (Adnkronos Salute) – Stessa intelligenza, in generale, per uomini e donne. Ma una
differenza sostanziale c’e’ tra il cervello di lui e di lei. Sono diverse, spiegano gli scienziati
dell’universita’ della California a Irvine, le aree che si attivano per ‘ragionare’. ”Piu’ in
particolare – rivelano su Neurolmage – gli uomini hanno sei volte e mezzo la materia grigia delle
donne, associata all’intelligenza generale. Le donne, invece, hanno dieci volte la materia bianca
dell’uomo, deputata a mettere in relazione le aree cerebrali. Ma alla fine il risultato – assicurano
ecumenicamente i ricercatori – e’ lo stesso. A parita’ di quoziente intellettivo s’intende”. Uno
studio che, a una prima lettura, potrebbe sopire il polverone alzato qualche giorno fa da un
professore universitario statunitense che aveva affermato che per ‘motivi biologici’, e di
conformazione del cervello, le donne sono meno portate per le materie scientifiche rispetto al sesso
forte. E invece, ecco un ‘sassolino’ a sostegno del tanto criticato docente, finito nel mirino di
femministe e difensori del politically correct.
”Piu’ materia grigia – dicono i ricercatori Usa – significa maggiore intelligenza ‘statica’. O
meglio che si elabora senza ‘troppi giri nel cervello’. Un esempio? La matematica, appunto. Donne
piu’ brave invece a mettere in relazione diverse aree cerebrali e dunque in materie piu’ ‘dinamiche’
come quelle che richiedono abilita’ linguistiche”. L’importanza dei risultati dello studio,
suggeriscono gli autori, risiede nel dimostrare una differenziazione evolutiva nel cervello umano
che ”non ragiona ed elabora nello stesso modo, attivando sempre le medesime aree. E l’aver trovato
le differenze biologiche potrebbe costituire un passo importante nella messa a punto di cure e
terapie contro la demenza o malattie neurodegenerative”.
Ma ancora: per realizzare le stesse prove di intelligenza uomini e donne attivano parti differenti
della corteccia cerebrale: ”Lei usa piu’ che altro il lobo frontale. Lui tende a coinvolgere
porzioni piu’ vaste di corteccia”. Un’altra scoperta che puo’ aiutare la medicina perche’ ”l’avere
concentrata nella parte anteriore del cervello la ‘centrale’ dell’intelligenza puo’ costituire un
handicap per le donne, specie in caso in danni dovuti a incidenti o malattie”. Per guardare
‘dentro’ alle teste del campione studiato gli scienziati si sono serviti di scanner per la risonanza
magnetica e di sofisticatissimi programmi di computer che hanno garantito loro di tracciare vere e
proprie mappe cerebrali e di seguire l’attivazione dei neuroni di fronti ai differenti stimoli.
(Sch/Adnkronos Salute)
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