Attraverso la sublimazione è possibile allentare la tensione. È un modo straordinario per
reindirizzare l’ansia verso dinamiche più sane, dunque per rafforzare il benessere.
A volte accumuliamo una tale quantità di angoscia che non siamo più in grado di gestirla. Lasciamo
che questa intensa sofferenza si appropri lentamente della nostra psiche. Esiste, tuttavia, una
strategia di difesa che aiuta ad arginare questo sentimento dalle radici così profonde. Si chiama
sublimazione e ci permette di reindirizzare la sofferenza.
Sebbene faccia parte della natura umana vivere momenti difficili che causano malessere, è possibile
mettere un argine alla nostra ansia. Perfino orientarla nuovamente, incanalandola in una direzione
più sana. Sembra bello, vero? A seguire vi spieghiamo come si fa, quali sono i benefici e alcune
strategie di sublimazione.
I nostri complessi sono la fonte della nostra debolezza, ma spesso sono anche punti di forza.
-Sigmund Freud-
In che cosa consiste la sublimazione?
La sublimazione fa parte dei meccanismi di difesa descritti da Sigmund Freud. Un meccanismo di
difesa è un modo per affrontare langoscia che sorge, ad esempio, quando non riusciamo a gestire una
situazione.
La sublimazione ci permette di dirigere i nostri impulsi verso un obiettivo che sia considerato
accettabile a livello sociale. Un modo, secondo Freud, di elaborare le pulsioni. È quindi un
meccanismo di difesa che sposta langoscia verso comportamenti che non ci penalizzino socialmente.
Sigmund Freud come sviluppare un Io forte
Nel suo saggio La morale sessuale civile e il nervosismo moderno Freud dice che la cultura si basa
interamente sulla repressione degli istinti. Si parla, in questo senso, di molti aspetti della vita
che diventano accettabili sul piano culturale. Attraverso la sublimazione non facciamo altro che
reindirizzare quello che ci provoca angoscia a diverse modalità o piani di espressione: pittura,
scrittura, musica, ecc. Incredibile, no?
Freud non è stato lunico a proporre questo concetto: lo fecero (e continuano a farlo) anche alcuni
suoi contemporanei e successori. Ne parlava, per esempio, anche Nietzsche, sebbene ponesse
maggiormente laccento sulla sublimazione artistica, riferendosi allarte come un dio salvifico. La
menziona anche Jaques Lacan, ma interpretandola come soddisfazione sostitutiva.
Sublimare, oltre la creazione artistica
Da quando è sorto il concetto di sublimazione, si è spesso detto che uno dei veicoli per incanalare
la sofferenza è larte, ma ce ne sono altri. Sebbene larte sia un mezzo straordinario per
rappresentare i nostri aspetti consci e inconsci, si aprono davanti a noi più strade.
Se latto del sublimare significa orientarci verso aspetti socialmente accettati, è possibile
percorrerlo in modi diversi. Uno di questi è il lavoro, un altro è lo sport: un modo unico per
liberare lenergia contenuta nei nostri impulsi. Lesercizio fisico ci permette di produrre
endorfine, neurotrasmettitori alla base del benessere.
Unaltra forma di sublimazione non sempre identificata come tale -può essere lutilizzo delle
nuove tecnologie, meravigliose risorse che ci aiutano ogni giorno a dissipare lansia. Per esempio,
possiamo vedere una serie tv in cui vengono messi in atto comportamenti inaccettabili nel mondo
reale, come uccidere.
Benefici della sublimazione
È difficile essere consapevoli dei nostri meccanismi di difesa, dal momento che agiscono in uno
spazio in cui la coscienza entra a fatica, e spesso nei confronti di ansie che non siamo in grado di
riconoscere. Consapevoli o meno, la sublimazione ci offre grandi benefici. Ad esempio:
Protegge la psiche.
Allevia lo stress.
Facilita i processi di socializzazione.
Agevola la compensazione psicologica.
Inverte stati mentali che potrebbero essere nocivi.
Ogni forma di sublimazione rappresenta un beneficio per la nostra salute mentale. Sebbene
inconsapevoli di questo meccanismo, possiamo nondimeno scoprire come funziona dentro di noi.
Lauto-conoscenza e la psicoterapia sono unottima strada da percorrere.
La sublimazione è un meccanismo di difesa che agisce come guida per le nostre ansie. Le dirige su un
altro piano, così da esprimerle in una forma più sana. Si tratta, quindi, di una strategia mentale
in grado di proteggerci, di impedirci di seguire i nostri impulsi e di agire al di fuori del
consentito. Possiamo così rivolgere la nostra angoscia verso questioni che risultino comprensibili
agli altri, liberandoci dalle tensioni.
Bibliografia
Cuevas del Barrio, J. (2012). Entre el silencio y el Rechazo. Sigmund Freud ante el arte de las
Vanguardias. Tesis Doctoral. Universidad de Málaga.
Freud, S. (1996). La moral sexual cultural y la nerviosidad moderna. Obras Completas. Tomo II.
Madrid: Bliblioteca Nueva, p. 1251.
www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaF/FREUD_%20LA%20TEORIA%20DELLE%20PULSIONI.htm
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