“Sul Sentiero” 4

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“Sul Sentiero” 4

(di Anonimo)

– parte quarta –

LE ANIME “PRONTE”

In quest’epoca di “feconda inquietudine”, di dolorose prese di coscienza, di
svelamenti e rapidi mutamenti, molti si avvicinano all’esoterismo, nel
tentativo di dare nuove certezze alle loro vite spesso prive di valori di
riferimento.

Generalizzando, si potrebbe dire che si accostano alle Scienza iniziatiche tre
categorie di persone:

– i curiosi, che ricercano situazioni fuori dell’ordinario, misteriose o
“magiche”;

– coloro che desiderano potere, prestigio, o, più semplicemente,
risoluzione rapida e poco faticosa per i propri problemi;

– infine, coloro che sono diventati, dopo un lungo cammino, pensatori e
ricercatori e che desiderano indagare seriamente sul loro “essere al
mondo”.

E’ solo a questi ultimi che possono riferirsi i termini “scienze iniziatiche”,
“iniziazione”, “iniziato”.

Questi individui hanno conosciuto il dolore e hanno a lungo vagato
nell’ambito delle confessioni religiose o nelle speculazioni
filosofiche. Infine,
“iniziano” il Sentiero che porta alla casa del Padre, di cui sentono il richiamo
sempre più intensamente.

Gli strumenti necessari per l’Impresa sono la meditazione, lo studio, il
Servizio; le virtù richieste l’Umiltà, la Perseveranza e l’Amore.

Numerosi i dubbi e i tentativi infruttuosi; il senso di inutilità
della ricerca; la
percezione di essere estranei a se stessi e al mondo comune, che perde via
via la sua capacità di attrazione; i momenti di buio della coscienza (“la notte
oscura dell’anima”, secondo la definizione di S. Giovanni della Croce).

Questo stato d’animo, spesso lungo e doloroso, può essere considerato
talvolta una situazione di insoddisfazione “benedetta” poiché fa da levatrice
all’anima nascente. Se fossimo “piattamente soddisfatti” nel piccolo
orizzonte della nostra vita non intraprenderemmo alcun percorso, paghi di
quanto la routine quotidiana può offrirci. Consideriamo, pertanto, questa
fase – che è spesso avvertita come destabilizzante e oscura e che ci può
rendere estranei a molti – come un necessario passaggio dal mondo
dell’incoscienza e della deresponsabilizzazione a quello della
Consapevolezza dell’anima adulta, che si scopre e si sperimenta ogni giorno.
Se l’anima è matura, si manifestano presto:

– l’aspirazione ad uscire dall’ Aula dell’ignoranza e ad entrare nell’ Aula
della Saggezza;

– ricerche e meditazioni personali sulle tematiche dell’iniziazione;
– uno stile di vita allineato al Fine intravisto;

– il riorientamento del proprio progetto esistenziale in funzione dello
svolgimento del compito di vita primario per ogni essere umano:
l’evoluzione della coscienza.

Il rendersi conto della prigionia del proprio pensiero inconsapevole,
meccanico e ripetitivo, è un momento di presa di coscienza nel cammino
evolutivo; questa scoperta rende l’aspirante-ricercatore sempre più attento e
vigile, nel desiderio della liberazione.

Il “sapere di non sapere” è uno dei primi passi per la ricerca e, poi, per l’
aspirazione, che è la volontà di cooperare con la Verità che si intuisce essere
dietro le apparenze del mondo sensibile

L’aspirante cerca quindi la conoscenza, ad ogni livello:

– per quanto riguarda la conoscenza celata alla popolazione dalla
scienza e dall’informazione, egli si rende conto che ciò accade perché
tale scienza e tale informazione sono ancora dipendenti dal “potere”.

Quando i pensatori liberi avranno raggiunto una massa critica sufficiente,
non sarà più consentito a pochi di tenere in stato di sudditanza i tanti;
trasparenza, condivisione delle conoscenze, rispetto per il diritto
all’informazione saranno la norma nella società inclusiva del futuro,
nella quale si concepirà che il Potere è Servizio. Non si tratta di un
idealismo irrealizzabile: intorno a noi vediamo gente sempre più
preparata ad “andare oltre ciò che tutti credono”; la stessa ricerca di
moltissimi aspiranti e ricercatori ne è un segnale. All’avvento di questo
nuovo mondo della condivisione e della circolarità delle informazioni
tutti gli “uomini di Buona Volontà” sono chiamati a contribuire
affinchè sia assicurato a tutti l’accesso ad una sempre più ampia
conoscenza.

– per quanto riguarda le conoscenze ancora nascoste alla maggioranza
degli uomini (la vera storia della Terra, l’evoluzione dell’umanità, il
succedersi delle razze e delle civiltà remote, la costituzione occulta
dell’uomo, ecc.), possiamo rintracciare queste informazioni negli
insegnamenti “esoterici”, che diventano, con l’avanzare dell’umanità,
sempre più “essoterici”. Tali conoscenze riguardano il Mondo delle
Cause, di cui il nostro mondo visibile non è che l’effetto.

Gli individui “pronti”, che si interrogano sulla Conoscenza e lavorano per
raggiungere i requisiti necessari ad intraprendere il Sentiero, sentono con
profondità che la Verità si svela a chi, avendola intravista, si consacra
totalmente ad Essa e che la comprensione del Piano si amplia man mano che
l’aspirante procede al perfezionamento di sé, curando i tre piani su cui ogni
uomo si manifesta: fisico, emotivo, mentale. Essi considerano corpo fisico,
l’emotività e la mente come strumenti per l’espressione di sé e sono
costantemente impegnati a migliorarne “capacità e prestazioni” per meglio
servire. In particolare lavorano affinché l’umanità tutta si elevi dal piano
emotivo, ove per lo più è situata – in balia di incostanza e vaghezza – al
piano mentale, ove è possibile produrre fermi atti di volizione ed elevati
Propositi operativi. Tali Propositi sono ispirati alla volontà di concretizzare
nella materia fisica le qualità dei primi tre raggi della Creazione: Volontà,
Amore e Intelligenza. Le anime “pronte” considerano infatti essenziale la
Prassi, cioè la materializzazione sul nostro Pianeta di azioni ispirate
all’Amore intelligente.

Esse considerano l’umanità Una, poiché sanno che essa è parte del corpo di
un Grande Essere anch’Esso in evoluzione, del quale “nulla si può dire”;
riconoscono l’unità della Manifestazione, alla quale tutti apparteniamo, e
sentono che le piccole vite di ciascuno hanno un senso solo se messe al
servizio della più Grande Vita che ci sostiene.

Sanno che, “tutto è in rete”, proprio come accade per la rete informatica,
simbolo fisico della interconnessione globale a livelli più sottili
(“come sopra,
così sotto”). Sanno, pertanto, che ogni pensiero e ogni azione hanno
ripercussioni, nel bene e nel male, in tutto il Pianeta.

Nasce da ciò la necessità della vigilanza sul “focalizzarsi sull’amore”, non nel
senso “sentimentale” del termine, ma piuttosto nel senso di un Altruismo
consapevole e responsabile.

CIRCOLO E SPIRALE

Chi inizia il Sentiero cerca il Maestro fuori di sé; pensa che se sarà
“costante”, o “abile”, o “fortunato” nella ricerca, avrà le certezze,
le verità, i
“poteri” cui aspira.

Frequenta corsi; avvicina improbabili “guru”; compie viaggi in Oriente; si
inserisce in “gruppi di ricerca”; fa esperienze “spirituali”.
Ma la sua anima rimane vuota, in attesa.

Chi ha intravisto la Via:

– opera all’interno di sé, allineando la personalità all’anima;
– opera all’esterno, per “realizzare il Regno di Dio sulla Terra”,
materializzando Pace e Unità nel mondo degli uomini;

– comprende chiaramente che ogni vero insegnamento iniziatico non
può essere dato che gratuitamente e per amore;

– non cerca il Maestro che lo condurrà a conquiste spirituali; lavora
invece per rendersi degno dell’interesse del Maestro, che lo noterà per
la sua accresciuta luce: “Quando l’allievo è pronto, il Maestro arriva” ;

– sa che il Piano gli verrà svelato con sempre maggiore ampiezza man
mano che si accrescerà la sua vibrazione e la sua rispondenza
telepatica alle energie superiori.

Il Sentiero non è per tutti. Esso richiede un atto di volizione fermo, che
implica totale abnegazione al compito e vigilanza costante a modificare se
6 cfr. i testi classci della Teosofia, ad es. l’edizione
de La luce sul Sentiero di Mabel Collins, commentata da A.
Besant e C. W. Leadbeater stessi; solo attraverso il proprio sacri- ficio
(da sacrum facio, compio un atto
sacro), si potrà creare la nuova realtà, fuori e dentro di sé.

Il Sentiero è la scelta dell’anima adulta che, con un atto di volontà che si
origina nella profondità del Cuore, ha deciso di allineare la propria piccola
volontà a quella del Grande Essere nel quale “viviamo e siamo”. E’ la scelta
della responsabilità (da respondere abilitas, abilità a rispondere al compito).

Chi sceglie di percorrere il Sentiero non afferma più in modo profano, “Io
voglio essere libero” ma “La mia volontà sia la Tua”. Egli cerca di com-prendere
(prendere con sé) parti sempre più ampie del Progetto divino per l’umanità;
sa che la sua Visione si amplierà solo quando la sua dedizione e la sua
persistenza si rafforzeranno.

Le nuove comunità umane, basate sull’Etica della condivisione e
sull’avvicinamento progressivo alla divinità, potranno essere fondate solo da
coloro che percorrono con intrepidezza il Sentiero; essi saranno affratellati
dalla Religione Universale, che sostituirà le attuali confessioni religiose,
sempre più deboli e inadeguate ai tempi.

Tali uomini e donne formeranno un gruppo di intelligenze organizzate e
orientate al fine dell’Unità di tutta l’umanità; ad essi, operai del Signore, è
affidato il compito di “seminare la Terra” per far fiorire la consapevolezza
della Nuova Era.

Per attuare ciò è necessario un lavoro arduo e indefesso, bisogna voler uscire
dalla circolarità della propria piccola ed abitudinaria visione del mondo;
bisogna che la vita si trasformi da “circolo” ripetitivo in spirale evolutiva:

L’ego può trasformare il circolo del proprio movimento vitale in una spirale
avanzante e ascendente, che, pur continuando a farlo girare in circolo, lo
porterà nel contempo a uno stadio superiore. La “montagna della
realizzazione”, intorno a cui si svolge il sentiero a spirale, si svolge solo in
questo modo. I pellegrini si muovo sempre in circolo, apparentemente
ripercorrendo i propri passi, ma in realtà continuando a salire. Portando in
avanti il punto centrale per mezzo della volontà, il saggio e il forte
convertono i cerchi in spirali, e in tal modo avanzano e si realizzano.
Questa, in verità, è una delle forme più alte di alchimia mentale”.
(Magus Incognito, La dottrina segreta dei rosacroce).

L’esperienza di vita, che certamente ci ha formato, può essere considerata il
nostro “insegnante del passato”; progredendo, possiamo sempre più
determinare da noi stessi il tipo di esistenza che intendiamo vivere, poiché
diventiamo sempre più “creatori di vita”.

Ad ogni tappa del percorso, la verità si amplia e abbraccia una parte di realtà
sempre più vasta; camminiamo “nella” verità – quella che oggi riusciamo a
comprendere – “verso” una verità più grande, che ancora non intravediamo,
situata sulla successiva voluta della spirale.

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