(di Anonimo)
– parte sesta –
IL DESIDERIO, IL TEMPO E IL DENARO
La Legge inerente alla Manifestazione, e che dà senso al tutto, è levoluzione
da forme inferiori a forme superiori; ciò è valido per i regni di natura e per
gli esseri umani, per il microcosmo e per il macrocosmo. Levoluzione
delluomo avviene per lungo tempo in modo automatico; lindividuo non
risvegliato è trasportato dalle forze della vita e dai suoi più immediati
bisogni e desideri. Ma, pervenuto ad uno stadio più avanzato, luomo
comincia a guidare il proprio destino, a ragionare, a discriminare e a
scegliere; in questa capacità di autodeterminarsi sono la nostra
responsabilità e la nostra dignità.
In ciò è anche il valore e il significato delle nostre esistenze.
Chi inizia il Sentiero ha camminato a lungo, inseguendo i desideri, uno dopo
laltro; nei primi stadi dellevoluzione ha ricercato la soddisfazione di
bisogni legati alla sfera fisica: sicurezza, cibo, sesso
; poi lesaudimento di
desideri riguardanti il piano emotivo: comprensione, calore, simpatia
;
infine, lappagamento di aspirazioni di ordine più elevato: filosofiche,
intellettuali, estetiche
Dopo tali peregrinazioni nei vari giri della spirale evolutiva, il Desiderio
scopre il suo vero volto di agente al servizio dellevoluzione; il suo compito è
stato quello di:
– insegnare lazione e la persistenza;
– potenziare capacità;
– rafforzare doti e inclinazioni;
– raffinare luomo, elevandone gradualmente le aspirazioni;
– temprare la volontà, elemento necessario per tutti i conseguimenti, e,
in misura maggiore, per quelli spirituali.
Il gioco è stato scoperto, la maya è divenuta manifesta, e luomo è vuoto.
La vita, così come finora egli lha intesa – e gli sembrava lunica e ovvia
maniera dintenderla – gli appare priva di senso:
Colui che lascia questo mondo senza conoscere il suo Sé interiore ha
condotto una
vita senza significato. Non ha vissuto affatto la sua vita.
(Brihad Aranyaka Upanishad).
Allaspirante-ricercatore numerose attività in cui gli uomini usano applicarsi
per buona parte della loro vita appaiono fatue e, talvolta, insane. Egli si
rende conto che il modo in cui gli uomini sono soliti trascorrere il loro
Tempo, inseguendo i loro desideri o interessi, indica chiaramente che uso
facciano della loro esistenza: useranno il tempo con saggezza, se avranno
compreso che esso è amico e nemico; risorsa e rimpianto; energia e
dissipazione; ricchezza e povertà; opportunità e disperazione:
Noi temiamo la morte perché pensiamo di dover lasciare il nostro corpo, ciò
che possediamo, la nostra posizione sociale, i nostri affetti. Ciò che
dovremmo temere è il non aver utilizzato il tempo, gli spazi, la bellezza del
mondo che ci circonda, i nostri valori di nascita, la nostra intelligenza, le
meravigliose possibilità della nostra mente, il nostro corpo, i nostri
affetti e i
nostri sentimenti, lentusiasmo, la meraviglia, lamore, per entrare in contatto
sistematico con il nostro essere, per entrare in contatto con Dio.
(Cesare Boni, Dove va lanima dopo la morte?)
Una volta arrivato alla consapevolezza del valore del Tempo, lindividuo
risvegliato lo percepisce come energia da usare per il Meglio; ha orrore
dellespressione: Faccio la tal cosa per passare (o: per ammazzare!) il
tempo. Ad un certo punto del nostro camino terreno, infatti, ogni attività
viene vista in funzione della maggior Luce che può apportare alla coscienza
nostra e dellumanità, con la quale sentiamo di costituire un unico corpo.
Il Tempo e il Denaro, in tale visione, diventano strumenti da usare con
discernimento e generosità verso i fratelli.
Comprendiamo lenorme valore del tempo, spesso disconosciuto o
banalizzato: se un individuo ha tutto ma non ha il tempo, è luomo più
povero del mondo.
Comprendiamo che imparare a utilizzare il tempo è un dovere preciso nei
confronti delle forze evolutive; a chi ha avuto più tempo la sua stessa
coscienza chiederà un rendiconto più intransigente, proprio come a chi ha
ricevuto più talenti.
Comprendiamo che Tempo e Denaro sono ricchezze e opportunità da
condividere con gli altri, secondo le necessità.
Comprendiamo che tutto ciò che si dà ritorna come ricchezza accresciuta al
donatore stesso (Legge di retribuzione).
Comprendiamo che il dare è ovvio e naturale, e non frutto di particolare
bontà o generosità danimo.
Comprendiamo che beneficenza è termine arcaico e offensivo che lede la
dignità di chi riceve e di chi soccorre; essa va sostituita con la gratuità
spontanea e amorevole.
Comprendiamo che il dare è giusta restituzione di quanto abbiamo
accumulato di superfluo, che ci appesantisce e appartiene di diritto ai
nostri simili.
Comprendiamo che dare e avere sono linspirazione e lespirazione
delluniverso, dove ciascun regno dà a quelli inferiori e prende da quelli
superiori (Legge della Gerarchia).
Comprendiamo che il Denaro è energia cristallizzata che va fatta circolare a
beneficio di tutti e messa a servizio dellEvoluzione.
In sintesi, il Desiderio, il Tempo e il Denaro appaiono allindividuo
risvegliato risorse da utilizzare al meglio per levoluzione, di sé e
degli altri,
e del cui uso dovrà rendere conto.
Linizio del Sentiero è, perciò, sempre legato ad una morte del desiderio
comunemente inteso, ad un doloroso svelamento, ad una depressione
dellenergia; ad una delusione della coscienza che non trova più dilettevoli i
suoi giochi egoistici e crudeli di desiderio, di potere, di arroganza, di facili
successi, di incosciente deresponsabilizzazione nei confronti del Tempo e
del Denaro.
Ma tale morte è nascita per il Sé, che inizia a vivere la sua vita reale.
Luomo è ora un ricercatore e un pensatore; diventerà, con la persistenza
dellaspirazione, un Discepolo-Iniziato e, infine, un Maestro.
ORDINE E GERARCHIA
Le Leggi fisiche delluniverso trovano corrispondenze e analogie con quelle
che vigono nei piani sottili e spirituali e obbediscono pertanto alla più
elevata concezione dellOrdine. Nelluomo convergono le energie e i segreti
della Manifestazione e lintera Manifestazione è, a sua volta, il simbolo
condizionato della Realtà Assoluta (Helena Petrovna Blavatsky).
A seconda del nostro grado evolutivo e della nostra costante meditazione,
potremo leggere simboli e corrispondenze, evincere le leggi e lordine
implicito di quanto ci circonda. Unificando e comparando i dati raccolti
(Analisi) e sviluppando la nostra Intuizione (Sintesi), la Realtà dellUniverso
si svelerà in modo sempre più grandioso.
Il Sentiero individuale e cosmico procede dal Caos allOrdine;
dallegoismo alla condivisione; dallentropia alla neghentropia; dalla
profanità alla sacralità; dal separativismo alla tensione allunità (ut unum
sint: affinchè siano uno – Gv 17,21).
LOrdine è leggibile intorno a noi e necessario per ogni buon funzionamento
di oggetti, individui, gruppi, masse, ecc. Basta osservare lordine perfetto che
regola le forme e i movimenti degli astri; quello che governa il corpo umano
(quando questordine viene a mancare, ne conosciamo bene le
conseguenze!); quello delle macchine create dalluomo
.
Possiamo leggere dappertutto la regola: LOrdine produce evoluzione; essa è
squadernata nelluniverso intero, nellinfinitamente grande e
nellinfinitamente piccolo. Lordine favorisce armonia ed energia; un noto
motto afferma che Lunione (ordinata e armonica) fa la forza.
I Massoni definiscono Dio il Grande Architetto dellUniverso, ad indicarne l
ordinata maestria riscontrabile nel cosmo (da kosmos, ordine).
Laspirante-ricercatore che intende percorrere il Sentiero:
– comprenderà sempre più chiaramente il senso profondo, didattico ed
esemplare dellOrdine, dellArmonia e della Gerarchia (anchessa è
ordine) che osserviamo nelluniverso: queste proprietà ci indicano la
Via da seguire anche nel nostro cammino individuale;
– ricercherà, e poi considererà attentamente, il suo posto nellordine
gerarchico del mondo;
– svilupperà la dote della contentezza, cioè la capacità di accettare la
sua situazione nel mondo come la più idonea possibile per la sua
evoluzione, sapendo tuttavia di poter scegliere di mutarla con un
consapevole atto di volontà;
– supererà la soggettività egocentrica dellemotività e del
sentimentalismo convulsi e dis-ordinati per approdare allAmore
creativo;
– si svincolerà dal narcisismo del mi piace/non mi piace per un senso
più sacro del Servizio e aspirerà a fare la sua parte;
– riconoscendo lOrdine e la Gerarchia delluniverso, coniugherà
Volontà, Amore e Intelligenza (i primi tre raggi della Creazione) per
diventare operaio della vigna del Signore e co-operare ad attuare Piani
evolutivi sulla Terra;
– lavorerà perché sul nostro Pianeta si diffonda tra gli uomini una
Intelligenza-amorevole mossa dalla Volontà e mirata allevoluzione.
LA COERENZA: IL DIRE E IL FARE
Sul Sentiero la Coerenza può essere definita come la tensione ad allineare i
tre corpi (fisico, emotivo, mentale). In tale prospettiva, aspireremo, nel
nostro vivere quotidiano, anche in quello apparentemente routinario e
banale:
– allintegrazione della personalità;
– al collegamento, quanto più costante possibile, con il Sé superiore.
La sostanza dellanima è amore, in senso attivo e, appunto, coerente con le
azioni: se è lanima a dominare lio, il dire diventa fare e il fare
diventa opera
damore. Il sentimentalismo emotivo, con il quale spesso lamore è confuso,
è fiacco e soggetto a variazioni umorali, poiché legato alla precarietà dellio;
lAmore è la Forza e la Legge del nostro universo: attuandolo a tutti i livelli,
evolviamo e favoriamo levoluzione.
Chi intende percorrere il Sentiero, sa che il suo dire dovrà aderire
al suo fare,
pena:
– la mancanza di credibilità del suo percorso spirituale;
– la ricaduta nel mondo brancolante dei profani.
Egli svilupperà, con quotidiana vigilanza, una dote poco diffusa: la
Coerenza.
La Coerenza rende riconoscibile una personalità matura e integrata; dà
allagire una sicura validità morale e una maggiore efficacia pratica, poiché:
– il fuori e il dentro coincidono armoniosamente;
– lindividuo pensa e quindi fa con modalità sintetiche e inscindibili,
aderendo ai propri più alti valori.
La Coerenza non va confusa con la rigidità o con linflessibilità, che ne
costituiscono la degenerazione, gli aspetti caricaturali, poiché non
illuminati dalla sapienza dellAmore.
Per luomo sul Sentiero essa è la rispondenza costante e gioiosa alla voce
dellanima, riconosciuta come la sola vera guida. Egli sa che la coerenza
richiede leducazione di una Volontà salda, sorretta dallEtica e
perennemente direzionata al Fine.
Per intraprendere realmente la Via che porta alla resa della personalità
allanima è necessario focalizzarsi sulla Meta. Essa appare allaspirante ormai
pronto come lunico obiettivo degno di essere perseguito, al quale
subordinare tutti gli altri. Così lavoro, piaceri, successi mondani perdono
attrattiva e vengono riconosciuti nel loro aspetto illusorio, o
valutati solo per
la loro funzione di esperienze-strumenti di evoluzione.
La spiritualità perde i caratteri del sognante abbandono alle energie
delluniverso, tipici di certa New Age, e diventa strenua lotta:
– dentro, nel mondo del pensare e del sentire, per trasmutare i propri
pensieri disarmonici e le proprie manchevolezze emotive;
– fuori, nel mondo del fare, per portare il regno di Dio sulla Terra.
Al noto adagio Tra il dire e il fare cè di mezzo il mare, che
rileva lapatia e
lindolenza del comune agire umano, si sostituisce il fuoco della prassi
insonne, che dimostra che dire E fare. Al dire ora si coniuga loperatività
disinteressata ed amorevole in favore dellumanità. I pensieri si fanno
coerenti e mirati, i sentimenti puri ed elevati, la mente pronta a rispecchiare
lideale, i rapporti diventano fraterni.
Per raggiungere questi obiettivi, preliminari alliniziazione, la Volontà deve
farsi così potente da mutare il carattere, cioè la somma delle abitudini con cui
abbiamo convissuto per lungo tempo.
La Coerenza sul Sentiero, saldamente perseguita, può portare allora
alla conversione
(etimologicamente: cambiamento di direzione).
Ciò avverrà solo se il nostro Cuore si sarà espanso, attraverso le esperienze e
il dolore, tanto da abbracciare tutta lumanità.
…
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