Sull’opera di Massimo Teodorani
di Giuseppe Vatinno
Giuseppe Vatinno legge l’opera omnia di Massimo Teodorani e ci propone un’analisi approfondita degli
studi del fisico romagnolo: dalla figura di David Bohm, alla sincronicità, all’entanglement, alle sfere di luce di Hessadalen…
La parapsicologia, o meglio, la metapsichica (il termine ottocentesco pare essere indubbiamente più
calzante ed anche esteticamente migliore) che parimenti useremo si occupa di studiare quei fenomeni
che non rientrano a pieno titolo nei normali campi della scienza propriamente detta e accademicamente accettata.
Intanto cè subito da dire che il territorio che la scienza bonifica al mistero si allarga di giorno
in giorno e diviene sempre più consistente; il metodo scientifico, infatti, permette anche in questo
campo un progresso continuo ed un raffinamento delle metodologie oltre che una maturazione culturale dello stesso campo dindagine.
Cè anche subito da dire che pochi sono stati i fatti eclatanti che si sono manifestati nel lento
procedere della scienza in questi territori al confine con il pericoloso mondo della superstizione.
Dal punto di vista strettamente sperimentale infatti e per la stessa natura ambigua ed elusiva della
fenomenologia nulla di nuovo è avvenuto dal XIX secolo che possiamo prendere come punto di partenza
ideale dellindagine in questo campo. Infatti, per la loro stessa natura, i fenomeni non usuali
(chiamiamoli così) classici quali quelli ESP (acronimo inglese di Extra Sensorial Perception
ovverosia Percezione Extra Sensoriale) e legati al mondo psichico quali, ad esempio, telepatia,
chiaroveggenza, precognizione, psicoscopia o psicometria dambiente e quelli PK legati al mondo
fisico quali la psicocinesi sono non riproducibili e cioè non possono rientrare nella prassi della
scienza galileiana di osservazione, esperienza, ipotesi e teoria, ma cè anche da dire subito che la
categoria dellesperienza non lo è neanche per alcuni fenomeni fisici ben noti come, ad esempio,
lesplosione di una supernova che in laboratorio non si può ripetere, ma è chiaramente un evento
reale. Da questo punto di vista la parapsicologia ha inteso dividersi in due campi dindagine;
quella quantitativa che cerca di riprodurre in laboratorio i fenomeni e quella qualitativa che invece si limita a catalogarli dopo averli studiati.
Poiché con grande probabilità questi fenomeni così sottilmente elusivi hanno molto a che fare con la
mente e quindi con lo stato psicologico è subito chiaro il ruolo molto importante che riveste unindagine qualitativa insieme a quello che di quantitativo si può fare.
Questo per il campo sperimentale; per quanto riguarda invece il campo teorico, cioè dellapparato
interpretativo della fenomenologia studiata la situazione è ancora, se possibile, più complessa
essendoci una vera moltitudine di modelli interpretativi alcuni alquanto strampalati e bizzarri altri invece formulati in modo scientifico.
In questo articolo vogliamo occuparci di una interpretazione teorica di certi fatti ben noti o
comunque riconducibili a fatti ben noti come la natura stessa di una certa essenza vitale che fin
dallinizio dellattività conscia dell homo sapienza ha occupato molto spazio dello sforzo umano di darsi una ragione escatologica della propria presenza.
Ogni religione e molte filosofie hanno dato per scontato la presenza vera ed operante di una
energia, di un quid, di un pleroma, di un soffio vitale chiamato spirito o anima (qui non
facciamo differenza dei due termini spesso usati i accezioni diverse); tale essenza avrebbe doti di poter sopravvivere anche alla fine del proprio involucro fisico che la ospita.
E quindi, dopo questa lunga introduzione, veniamo allessenza del contenuto di questo articolo cioè
il titolo impegnativo che sembra un trattato di scolastica medievale e cioè sulla natura
dellanima come è immaginata ed esplicata in una teoria di un fisico, per la precisione di un
cosmologo, il dottor Massimo Teodorani che sullargomento ha scritto più di una decina di libri, molti articoli ed ha prodotto anche dei video.
Devo dire che io sono per natura abbastanza scettico avendo una formazione scientifica su questi
temi, ma che, parimenti, li studio con grande interesse sia dal punto di vista culturale che più propriamente fisico e scientifico.
Mi sono quindi imbattuto nei lavori di Teodorani qualche mese e devo dire che, inizialmente, pensavo
che si trattasse delle solite teorie ed elucubrazioni che spesso vengono prodotte in questo campo
per sua natura alquanto lasco di controlli scientifici seri; invece, via via che leggevo il lavoro
del fisico romagnolo (vive a Cesena) mi sono accorto che la base scientifica teorica su cui si
basavano era seria e sostanzialmente solida ed aveva come base la meccanica quantistica e le più moderne teorie della fisica .
Insomma, la teoria era consistente nella sua forma generale (a parte qualche punto teorico rimasto
non ben definito, ma quello cè pure nella meccanica quantistica e relativistica stessa!). Cè anche
subito da dite che la teoria del Teodorani non rientra nella miriade di teorie quantistiche new age
che infestano letteralmente questo campo di studi inficiando anche i tentativi di lavori seri che vengono fatti.
Ma quali sono i punti chiave del suo pensiero?
È presto detto; riportiamo di seguito una lista di key words che ci aiutano subito ad inquadrare il problema.
Interpretazione di Bohm della meccanica quantistica, Entanglement quantistico, Sincronicità Teletrasporto, Sfere di luce, Mente di Dio.
Iniziamo a vedere i singoli elementi di questa lista così, diciamo, indubbiamente impegnativa.
Interpretazione di Bohm e della meccanica quantistica
La meccanica quantistica (in seguito anche m.q.) è una teoria che spiega il comportamento dei corpi
microscopici quali molecole, atomi e particelle elementari. Essa nasce nel 1900 grazie alle
intuizioni di scienziati come Ernest Planck, Niels Bohr, Albert Einstein (che ci vinse anche il
nobel), Erwin Schroedinger, Paul Dirac, Luis de Broglie, Werner Heisemberg, Wolfgang Pauli e
veramente molti altri. Tutto nasceva dal fatto che la fisica cosiddetta classica, quella di Newton
per intenderci, non era in grado di spiegare il bizzarro comportamento degli oggetti atomici
(problema della catastrofe ultravioletta nello spettro di corpo nero) o della luce i cui fotoni
apparivano come ubbidire a leggi diverse rispetto a quelle che regolavano i fenomeni macroscopici (fenomeno della doppia fenditura).
Ecco dunque che si rese necessario introdurre una nuova fisica che rendesse conto di ciò, una
fisica che si basava sulla in districabile ambiguità tra natura corpuscolare ed ondosa delle
particelle e che introduceva nel rigido mondo meccanico di Newton la probabilità; si passava quindi
dalla certezza (che è, in definitiva, una probabilità con valore 1) a tutto un mondo di incertezza.
Fu Schroedinger (in forma differenziale) insieme a Heisemberg (in forma matriciale) ad introdurre
una funzione, o funzione donda (in seguito anche f.d.o. ed indicata con la lettera greca psi
che curiosamente è utilizzata anche per indicare i fenomeni paranormali) che conteneva le
interpretazioni probabilistiche del risultato degli esperimenti; linterpretazione usuale di detti
risultati è chiamata di Copenaghen perché proposta dal fisico danese Bohr e dà un valore fittizio
alla sua essenza cioè considera la funzione donda solo un artefici matematico utile a fare certi
calcoli. In contrapposizione a questa visione cè quella di Bohm che invece considera la PSI una
grandezza fisica del tutto reale ed esistente introducendo il concetto di potenziale quantico ed
aprendo la strada ad una interpretazione delluniverso di tipo olistico in cui tutte le particelle
che lo compongono sono in una continua interazione e correlazione tra loro tramite il fenomeno
chiamato dellentanglement quantistico (1). Lequivalente psichico di tale fenomeno si chiama invece
sincronicità ed è stata studiata principalmente dal grande psichiatra e psicanalista svizzero Karl Gustav Jung insieme al fisico nobel Wolfgang Pauli.
David Bohm (1917 1992) giunge alla conclusione che in realtà tutto luniverso è Uno e questa non
è solo una affermazione spirituale (invero piuttosto comune), ma ha un significato scientifico dato
che la base di spiegazione è proprio il fenomeno dell entanglement che unisce e connette tutte le
particelle delluniverso. Tecnicamente, Bohm giunge a questa conclusione introducendo una quantità
matematica che è chiamata potenziale quantistico (indipendente dalla distanza) e che costituisce
una sorta di guida per le particelle; in questo modo risulta superata, reintroducendo il
determinismo causale, linterpretazione quantistica di Bohr e la teoria ridiviene completamente
deterministica perdendo anche le imbarazzanti supposizioni dellesistenza di una cosiddetta azione
a distanza nei fenomeni non locali (come nel paradosso di Einstein Podolsky Rosen (2));
semplicemente, per Bohm, lo spazio ed il tempo cessano di esistere ad un livello superiore
(che è anche la sede dellinconscio collettivo junghiano) che è quello in cui agisce il potenziale
quantico rendendo così conto dei tipici fenomeni psichici della sincronicità, indagati da Jung e
Pauli. In questa ottica, mente e materia superano il dualismo cartesiano, per tornare ad essere espressione di ununica Realtà.
Si noti che il concetto di potenziale quantico trova una corrispondenza nella enorme energia (3)
contenuta nel vuoto quantistico (Energia di punto zero) che è pienamente inquadrato nella teoria quantistica standard.
Il Teodorani individua nell entanglement quantistico la possibile spiegazione delle connessioni
paranormali; infatti, lentanglement è lequivalente fisico della sincronicità e viceversa! In
questa ottica un altro campo di studio di Teodorani è il fenomeno Ufo però affrontato
scientificamente; lui pensa che i cosiddetti Ufo siano effettivamente (alcuni) di natura
extraterrestre e che si teletrasportino sulla terra materializzandosi nellalta atmosfera per poi simulare una normale propulsione di tipo magnetico.
In effetti, Teodorani si occupa professionalmente anche del Progetto SETI per la ricerca e il
contatto di intelligenze extraterrestri e ritiene giustamente- che i normali metodi
elettromagnetici siano lentissimi e che non permettano una comunicazione interstellare; ecco quindi
che propone lentanglement per comunicare istantaneamente (questa è una nota caratteristica sincronica in quanto vengono abolite le categorie di spazio e di tempo).
Inoltre Teodorani si è occupato professionalmente per il CNR del cosiddetto fenomeno delle sfere di luce di Hessadalen, in Norvegia ed in altri punti del mondo.
Tuttavia, quello che a noi più interessa, riguarda la sua spiegazione teorica di fenomeni che hanno
sempre avuto una precipua interpretazione spirituale; il Teodorani infatti riesce anche a dare un
quadro teorico di spiegazione della possibilità che tale energia (cioè, lanima) possa migrare
da corpo in corpo con precisi meccanismi quanto – meccanici; in pratica si tratta di un tentativo di spiegazione scientifica della reincarnazione.
Il Teodorani poi in alcuni libri sviluppa anche una sua teoria, questa però di netto stampo
metafisico, in cui propone una sorta di lotta cosmica tra forze del bene e forze del male quindi
si tratta di una classica rivisitazioni in chiave scientifica di tipiche tematiche gnostiche o
neognostiche (si veda anche la cosiddetta gnosi di Princeton) facendo proprie le rivelazioni di una sensitiva milanese, Fiorella Rustici.
Il vuoto quantico e lo “spirito”
In questo nostro lavoro vogliamo attenerci, per formazione scientifica ed impostazione metodologica,
il più possibile vicini ai fatti cioè ai fenomeni; tuttavia, non possiamo, a volte, esimerci dal
tentare qualche possibile apertura interpretativa dei fatti e delle teorie esistenti, in modo di
giungere a conclusioni che hanno un certo grado di raffinatezza intellettuale, ma che, è bene
precisarlo chiaramente, hanno anche limpronta di una decisa speculazione filosofica. Dunque,
prendiamo quanto staremo per dire, con il naturale beneficio di inventario che compete alla filosofia.
Tuttavia, quanto sarà esposto, ha sicuramente un certo interesse intellettuale e può comunque
servire a stimolare una successiva riflessione che potrebbe aprire a nuove vie speculative.
Dunque, per David Bhom, esiste un quid che in fisica chiama potenziale quantico, ma che, in
realtà non sarebbe altro che lo stesso vecchio concetto di spirito universale, cioè un ente
dotato di infinita coscienza e che guida tutto il cosmo (con meccanismo precisi, cioè con una sua
tecnica). In questa visione vi è finalmente, come detto, la (ri)unificazione di mente e materia in
un ente unico che le comprende entrambi. Naturalmente, questa visione unificante ed unificata è
molto attraente per gli scienziati che, in genere, ritengono che tutto sia in realtà molto più
semplice di quello che si pensa e che alla fine vi sia una profonda unità (si tratta, si badi bene,
di un pregiudizio perché non è stato mai dimostrato che la natura segua una via estetica o di
semplicità, tuttavia è un pregiudizio abbastanza ben radicato nellintera comunità scientifica).
Non si può fare a meno che fare dei paragoni tra la moderna fisica quantistica e le filosofie orientali (le più vicine indubbiamente a questo modo di pensare la Realtà).
Nellinduismo, ad esempio, esiste solo una Realtà ultima che è identificata con il principio
filosofico del Brahman, cioè lAssoluto (che poi trova una corrispondenza nel dio Brahma nel
pantheon induista); il relativo, cioè lUomo, o meglio la sua essenza, cioè lAtman, non è
altro che una illusione (Maya) come del resto lintero mondo fenomenico (si veda ad esempio il bel libro del fisico F. Capra, Il Tao della fisica).
La visione di Bohm si chiama olistica perché ritiene che tutto sia interconnesso e che la somma
valga più dei singoli, cioè che unendo tutto si passi ad una realtà qualitativa diversa, più ricca ed articolata.
Per Bohm non esiste il classico concetto di campo tipico dellelettromagnetismo o della meccanica
quantistica: piuttosto si suppone lesistenza di un campo di informazione, cioè un campo
informativo , cioè il detto potenziale quantico (4) che guida la traiettoria di ogni particella del cosmo.
Il modello olografico di Bohm è stato poi assunto come riferimento per i suoi studi dal neurofisiologo statunitense Karl Pribram, dellUniversità di Stanford.
Egli cercò di formalizzare il concetto di prespazio in cui si annullavano le categorie filosofiche
di tempo e spazio per dare ragione dei fenomeni sincronici; Bhom definiva lordine nascosto che
permea luniverso ordine implicato in contrapposizione al concetto di ordine esplicato, che è poi quello classico della scienza tradizionalmente intesa.
Bohm giunge al concetto che luniverso abbia la stessa proprietà di un ologramma e che cioè contenga in ogni suo frammento, il tutto, cioè lordine implicato.
Il vuoto quantico e lo “spirito assoluto”
Bohm si spinge molto avanti nella sua speculazione filosofica e giunge ad interpretare anche il
concetto di Dio inteso come apice del Cosmo stesso. Per il fisico americano lAssoluto riesce
a sperimentare tramite lordine implicito, la stessa esistenza del relativo; insomma, lAssoluto
diviene cosciente di sé tramite una sorta di sublime fisiologia cosmica in cui esperisce le
esperienze fenomeniche ed etiche tramite tutte le particelle delluniverso che risultano in
realtà essere unite in un unico superorganismo cosmico, cioè, appunto, Dio visto nellottica del
divenire, il che ricorda molto la teoria del Punto Omega dello scienziato gesuita francese Pierre
Theilhard de Chardin (e il suo Cristo Cosmico). Appare del tutto evidente che linterpretazione
che Bohm fa della Realtà è, pur essendo su solide basi scientifiche, di tipo mistico. E non caso
Bohm divenne seguace nel 1959, dopo la lettura del libro Prima ed Ultima Libertà, di Jiddu
Krishnamurti, un teosofo e maestro spirituale indiano con cui sviluppò anche dei gruppi di dialogo
(ancora attivi) in cui si cercava di trovare punti di contatto tra impostazioni mentali anche molto
diverse.Fu così che Bohm sostituì la fede comunista giovanile con una visione mistica di una società
giusta ed egualitaria ottenuta tramite lo sviluppo di una coscienza comune tra tutti i suoi membri.
Bohm fu attratto dal concetto mistico che osservato e osservatore possano essere in realtà la
stessa cosa; questo è il concetto che era emerso naturalmente nella sua interpretazione olistica
della meccanica quantistica; le due particelle separate dellentanglement in realtà sono una sola particella come uno solo è osservato ed osservatore.
Bohm e il bragma
Lesistenza di Bohm fu una esistenza, lo si comprende già da quanto detto, particolarmente sofferta;
Bohm infatti non era interessato solo a conoscere in maniera sostanzialmente astratta e distaccata
come stavamo le cose, ma egli voleva anche agire per il cambiamento della società (e per questo,
da giovane, si interessò attivamente di politica divenendo comunista). Per agire nella società,
cioè nel pragma e nellazione concreta e fattiva, Bohm, come detto, sotto linfluenza di
Krishnamurti formò dei gruppi dialogo che permettessero, attraverso anche lo strumento della
meditazione, di giungere a fatti concreti, a cambiamenti sociali; infatti, insieme ai suoi studenti
del Birbeck College di Londra, cercò di costruire il cambiamento; ad esempio, portò lesempio della
lingua di alcuni gruppi di nativi americani che utilizzavano quasi esclusivamente il modo verbale;
Bohm chiamò questo particolare linguaggio reomodo cioè modalità riguardante le cose (concrete) e
quindi centrato sul processo di trasformazione.Per cambiare le cose il fisico americano riteneva
fondamentale il contatto con lordine implicato ed il relativo olomovimento; il contributo di ogni
essere umano è quello di costruire, nel suo piccolo, la noosfera o sfera della coscienza. Da
notare anche i suoi frequenti incontri con il Dalai Lama, a sua volta molto interessato alla scienza e, in particolare, alla fisica.
Bohm utilizza la materia, tramite, il pragma per giungere a Dio (che raramente chiama con questo
nome). Per Bohm esiste qualcosa daltro oltre il disordine della materia, qualcosa di intelligente, di sacro e di santo.
Dunque affronta poi anche la teodicea cioè il problema del (supposto) male in Dio; e risolve la
questione notando che il cosiddetto male è dovuto unicamente al chiudersi degli essere nel proprio
piccolo ego individuale rinunciando a far parte d quella armonia cosmica che dà un senso allesistenza unico ed irripetibile.
Bohm e i fenomeni “paranormali”
Bohm, come detto, credeva fermamente in una stretta interazione tra mente e materia come frutto di
una più generale unione cosmica di tutto in una Coscienza cosmica condivisa. Questo lo portò a
considerare le evidenze sperimentali ESP come possibile prova della sua teoria sullordine
implicato; tuttavia, prove sperimentali certe di questi fenomeni, come detto, in senso strettamente
scientifico, non esistono ancora e questo non ha ancora permesso una verifica sperimentale delle
teoria di Bohm sebbene si siano fatti grandi passi in avanti ad esempio grazie agli studi condotti
al PEAR di Princeton da Robert Jahn, Brenda Dunne ed altri.Tali esperimenti riguardano la possibile
manifestazione di una coscienza collettiva. Cè anche da dire che le teorie scientifiche che
riguardano i cosiddetti fenomeni paranormali sono comunque sempre più complete ed avanzate, ma
purtroppo, ancora non si riesce ad avere prove sperimentali certe (il che non è certo un risultato
troppo strano o inattendibile visto che con grande probabilità tali manifestazioni sono dovute a
particolari stati coscienziali che non sono certo facilmente riproducibili in laboratorio).
Teodorani interpreta la teoria di Fiorella Rustici
Il Teodorani scrive poi un suo libro, La mente creatrice (2009) per spiegare quanto riportato da
una sensitiva milanese (come detto) Fiorella Rustici nel libro E Dio creò la mente (2008);
questa parte del discorso del fisico romagnolo è invero meno convincente di quella più propriamente
basata su fatti fisici e teorie note, soprattutto quella di Bohm, ma merita comunque di essere riportata per via della sua singolarità.
Luniverso è creato da un solo momento di coscienza divina (in uno stato di minima entropia, come effettivamente è) per poi degradarsi progressivamente ed inesorabilmente.
In pratica la visione di Teodorani/Rustici implica la presenza di due forze opposte una positiva
legata allo spirito e laltra negativa legata alla materia (fin qui assolutamente niente di nuovo);
un elemento di novità può essere invece visto nel fatto che in realtà una delle due forze positive è
lespressione di una più grande e generale Forza Positiva (assimilabile ad una sorta di Dio Buono)
e quindi, alla fine, nellequilibrio energetico generale, abbiamo tale Forza Positiva maggiore, una
forza positiva minore ed una forza negativa minore. Questa visione si discosta da quelle solite di
tipo simil duale con due forza di uguale intensità e di segno opposto o quella in cui vi è una
grande Forza Positiva che si oppone ad una piccola forza negativa. Alla fine, il sorgere della coscienza, è visto come lunico antidoto al continuo degrado delluniverso.
Dobbiamo qui naturalmente chiarire cosa intendiamo per positivo o negativo; per positivo si
intende una forza di luce che insomma ha i tradizionali attributi della positività mentre per
negativo intendiamo una forza delle tenebre, legata al disordine, al caos, alla violenza.
Da notare che in tale interpretazione la Forza Positiva maggiore si espande nelluniverso cercando
di illuminare la zona delle tenebre ed inviando suoi emissari di luce che progressivamente vengono
contaminati dalle tenebre e si trasformano in esseri decaduti e negativi (evidente qui il miti della
trasformazione di Lucifero, langelo più bello che diventa progressivamente avvicinandosi alla
Terra, cioè alla materia un angelo delle tenebre cioè un demone tradizionalmente inteso).
La teoria di Teodorani/Rustici prosegue poi individuando degli esseri, che non sono altro che in
definitiva gli angeli decaduti, i Costruttori che operano nella materia fisica grazie alla
tecnologia costruendosi vere e proprie razze che li adorino; questa parte della teoria ricorda molto
da vicino la Bibbia e il Dio dellAntico Testamento, cioè Jahvè un Dio geloso che vuole essere
adorato dal suo popolo (anche questa parte ha comunque dei precedenti gnostici ben noti).
Tuttavia la parte più interessante di tale teoria riguarda la natura dellanima che vivrebbe nel
vuoto quantistico (chiamato da Teodorani anche campo di Planck); tale forma energetica (che questo
si intende con il termine anima) si attiverebbe incontrando un corpo fisico nel senso che potrebbe
trasformarsi in qualche modo in coscienza secondo il modello del collasso della funzione donda
nei microtubuli (come descritto dal famoso fisico Roger Penrose) (5). In un crescendo di complessità
la teoria immagina che i signori di questo mondo cioè i demoni siano dotati di una tecnologia
potentissima a cui, parimenti, si oppongono invece angeli della luce che hanno raggiunto anchessi
un altissimo livello tecnologico e che quindi, alla fine, vi sia una grande contrapposizione cosmica
tra razze di luce e tra razze di tenebre. Questa è linterpretazione che dà il Teodorani e che conforme, in vero, a quella classica dellufologia.
Fenomeni anomali di luci
Come detto, Teodorani anche professionalmente per il CNR si è molto interessato del fenomeno delle Sfere di luce (vedere il libro in bibliografia).
Teodorani dunque studia soprattutto il fenomeno di Hessadalen, in Norvegia in cui da molti anni si
manifestano strane formazioni luminose che si spostano nel cielo cambiando forma. Questi fenomeni
sono in gran parte spiegati dalle normali cognizioni scientifiche, ma non tutto e tutti lo sono
nella loro completezza. Per studiarli si sono utilizzati spettrometri, magnetometri, radar, sensori
ad amplificazione di luminescenza ed anche strumenti per analizzare lattività elettrica cerebrale
per studiare eventuali interazioni tra i fenomeni e la coscienza. La spiegazione più usuale è che i
fenomeni anomali di luce siano generati da plasma confinato secondo il modello ideato dal fisico
cino-statunitense You Sou-Zou nel 1995 che studiò il fenomeno di Hessadalen nel suo picco del 1985
.Secondo questo modello la luce nascerebbe da effetto piezoelettrico dalle rocce in particolari
condizioni di umidità elevate e da lì nascerebbe poi un plasmoide; un’altra teoria è quella del
fisico nucleare statunitense David Fryberger ed implica lazione di monopoli magnetici.
La parte strana di questi fenomeni è che tali luci paiono interagire stranamente con gli
osservatori; a parte il continuo cambiamento di figure geometriche esse a volte, secondo il
Teodorani, paiono reagire a stimoli luminosi puntati si di esse o, addirittura, inseguire
losservatore. Se è vero che i globi tendono ad essere attratti per via elettromagnetica alcune
volte sembrano dotati di una sorta di rudimentale intelligenza animale.Tuttavia, anche in questo
caso ci potrebbe essere una spiegazione scientifica come il noto effetto Persinger un
neurofisiologo che ha studiato approfonditamente gli effetti di forti campi elettromagnetici sulle persone che includono fenomeni di tipo allucinatorio.
Secondo lo studioso britannico Paul Devereux i fenomeni anomali di luce potrebbero essere collegati
tra loro da una sorta di macro-entanglement quantistico ed interagire, in questo modo, anche con le
menti degli osservatori. In questa ottica già nel 2007 è stato approntato un esperimento dal Teodorani e dalla biofisica Nobili.
Cè da dire che lidea di plasmi intelligenti, cioè di strutture energetiche che in determinate
condizioni fisiche possano albergare la coscienza, non è nuova e già il famoso fisico Freeman Dyson
lha proposta come unica possibile forma di sopravvivenza quando luniverso si sarò raffreddato
nella morte termica alla fine del suo ciclo vitale; tuttavia, quella di Dyson è stata una previsione
per una possibile forma di sopravvivenza energetica dellumanità mentre i fenomeni delle luci anomali sono attuali e non futuribili.
Conclusione
Questo articolo, in verità piuttosto lungo, è stato scritto perché nel panorama abbastanza stantio
della scienza dellinsolito lopera di Teodorani (che mi sembra essere stata tutta pubblicata
dalle Macro Edizioni) rappresenta indubbiamente interessanti elementi di assoluta originalità; nel
contempo, il lavoro del fisico romagnolo, è particolarmente interessante perché si tiene lontano
dagli infidi approdi della new age e della relativa paccottiglia pseudo-intellettuale che vi ruota,
diremo inevitabilmente, intorno. Teodorani, da scienziato professionista, non rinuncia
(correttamente, che questo dovrebbe essere poi il compito della scienza vera) a studiare fenomeni
anche insoliti, ma lo fa, appunto, utilizzando la strettissima maglia logica della matematica e, in generale, del metodo scientifico.
Note
(1) Il fenomeno dellentanglement dimostra che se due particelle sono state almeno una volta in
contatto tra loro rimangono per sempre; infatti, mutando lo stato fisico di una (ad esempio il suo
spin) laltra immediatamente ne risente leffetto e si adegua mutando il proprio (spin), il tutto
indipendentemente dalla distanza (tuttavia non risulta essere violata la teoria della Relatività
Ristretta di Einstein perché comunque il fenomeno dellentanglement non permette di essere
utilizzato per trasportare informazione utile sempre per il Principio di indeterminazione di Heisembreg).
(2) Tale paradosso è stato poi effettivamente confermato sperimentalmente dal fisico Alain Aspect
nel 1982; prima dilui ci furono molti altri esperimenti, ad esempio quelli di Shimony, Horne,
Clauser e Holt (pubblicati nel 1969 su Physical Review Letters);in ogni caso il fisico John Bell ha
dimostrato matematicamente che la meccanica quantistica classica, cioè nellaccezione di Bohr, è
una teoria intrinsecamente non locale e quindi probabilistica e che sono naturalmente implicati
azioni a distanza come pare essere il già citato caso dellentanglement quantistico.
(3) Tale energia del vuoto che sarebbe anche responsabile dellespansione accelerata delluniverso,
ha un valore di circa 10^108 J/cm^3 (J = Joule) e costituisce circa il 73% di tutta lenergia
delluniverso. Lo stesso Big Bang, cioè latto di nascita delluniverso stesso, sembrerebbe essere stato causato da una fluttuazione quantistica del vuoto stesso.
(4) Dal punto di vista strettamente tecnico, Bohm cercò sempre di formalizzare (non riuscendoci in
maniera soddisfacente)matematicamente la trattazione dei fenomeni non-locali; in questa direzione
sono i suoi studi di topologia algebrica, insieme al collega Basil Hiley, del Birbeck College di
Londra; altro suo collaboratore fu il fisico David Peat che si interessa tuttora al tema della sincronicità e, più in generale, a quello del rapporto tar mente emateria.
(5) Da notare che esiste tutto un filone di ricerca, che si chiama coscienza quantica, che
interpreta il fenomeno della coscienza alla luce dei risultati della meccanica quantistica ed in
questo campo sono appunto fondamentali gli studi del fisico Roger Penrose (1931 -).Egli afferma che
la coscienza si origina nei microtabuli dei neuroni; tali strutture sono fatte di proteine e
misurano circa 25 nm e costituiscono limpalcatura dei neuroni stessi (cioè il citoscheletro).I
microtabuli sarebbero dotati di una propria intelligenza grazie alle oscillazioni per effetto
tunnel quantistico tra due stati alfa e beta. Il modello di Penrose richiede che 20.000 neuroni si
mantengano per 1/40 di secondo in sovrapposizione quantistica a temperatura ambiente per generare un momento di coscienza.
Bibliografia
Amir D. Aczel, Entanglement, Raffaele Cortina Editore, Milano 2001. Ghirardi, G.C., Unocchiata alle carte di Dio, Il Saggiatore, Milano, 1997.
Penrose, R., Il grande, il piccolo e la mente umana, Raffaello Cortina Editore, Milano 2000. Teodorani Massimo, Bohm la fisica dellinfinito, Macro Edizioni, Cesena, 2006 Teodorani Massimo, Sincronicità, Macro Edizioni, Cesena, 2006. Teodorani Massimo, Teletrasporto, Macro Edizioni, Cesena, 2007. Teodorani Massimo, Entanglement, Macro Edizioni ,Cesena, 2007. Teodorani Massimo, Sfere di luce, Macro Edizioni, Cesena, 2008. Teodorani Massimo, La mente di Dio (con video), Macro Edizioni Cesena, 2009 Teodorani Massimo, La mente di Dio, Macro Edizioni, Cesena, 2009. Rustici Fiorella, E Dio creò la mente, Macro Edizioni Cesena, 2008.
Sfere di Luce
Grande mistero del pianeta e nuova frontiera della fisica
Autore: Massimo Teodorani
Editore: Macro Edizioni
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__sfere_di_luce.php?pn=1567
Entanglement
L’intreccio nel mondo quantistico: dalle particelle alla coscienza Autore: Massimo Teodorani
Editore: Macro Edizioni
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__entanglement_massimo_teodorani.php?pn=1567
I Grandi Numeri Celesti
L’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo
Autore: Massimo Teodorani
Editore: Macro Edizioni
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__i-grandi-numeri-celesti.php?pn=1567
La Mente Creatrice
Dall’universo fisico alla vita intelligente
Autore: Massimo Teodorani
Editore: Macro Edizioni
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-mente-creatrice.php?pn=1567
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