di Aruna Ladva
Un solo momento di incomprensione è così velenoso da farci dimenticare
in un minuto gli innumerevoli momenti belli trascorsi insieme.
Anche fraintendere il tono di voce di un altro può causarci sofferenza
se lo prendiamo dal lato sbagliato. L’emittente può voler dire una
cosa, ma il ricevente può intenderlo in maniera diversa. Per esempio,
la stessa frase può essere presa come un ordine, un’accusa, o
un’informazione, a seconda di come le parole sono state ricevute.
Quante volte ti è sembrato che qualcuno ti aveva ignorato, mentre
successivamente hai capito che ci vedeva male e non ti aveva vista
oppure che ci sentiva male e non aveva udito il tuo dolce saluto?
Quante volte abbiamo frettolosamente giudicato una persona come
stupida per scoprire successivamente che era in realtà molto
intelligente e che gli stupidi eravamo noi perché non avevamo seguito
fino in fondo l’idea principale.
Un altro errore è quello di presumere che una persona dovrebbe capire
quello che intendiamo dire, cioè essere abbastanza intelligente da
cogliere i nostri pensieri e perciò non diciamo ciò che riteniamo sia
ovvio. Il che alla fine ci fa passare per cretini entrambi.
Anche la tecnologia può avere la sua buona parte nel creare
fraintendimenti. Provi a chiamare qualcuno e senti che dall’altro capo
il telefono squilla a vuoto, ma dall’altra parte si può non aver
sentito né visto che c’era una chiamata persa.
Anche i messaggi possono perdersi in questo gigantesco cyberspazio, ma
noi continuiamo a pensare inutilmente al perché non hanno risposto
alle nostre chiamate e ai nostri messaggi, con il risultato di
confinarli nella nostra lista nera!
C’è anche l’elemento umano. Io so di aver perso messaggi sul telefono
ed email sul computer semplicemente perché ce n’erano troppi
contemporaneamente. Avevo ogni buona intenzione di rispondere con un
messaggio caloroso e appropriato, ma c’era stata una semplice svista e
nessuna intenzione di snobbare o di offendere.
Il succo di questa lunga spiegazione è quello di suggerire che forse è
necessario comunicare con chiarezza e anche di concedere all’altro il
beneficio del dubbio. Nulla è così ovvio come appare e dobbiamo solo
essere un po’ pazienti e attendere che gli eventi si dispieghino prima
di presumere di aver ragione.
E’ sempre buona cosa chiarire le cose prima di chiudere la porta a
qualcuno, particolarmente oggi con i tanti fattori implicati. Per
esempio è vero che il traffico fa ritardare le persone e le email si
perdono e le chiamate vanno a vuoto. Tutti questi fattori sono fuori
dal nostro controllo!
Quello che invece possiamo controllare è il nostro carattere e la
nostra reputazione; il nostro modo di comportarci. Se una persona è
generalmente considerata gentile, educata, sensibile, o responsabile,
allora è facile concederle il beneficio del dubbio. Se una persona è
maleducata e non comunicativa, allora sì, vi può essere la tentazione
di correre a conclusioni affrettate.
Ma conoscendo la legge del karma, sappiamo che tutto alla fine ci
ritorna… perciò è anche bene rimanere positivi e scusare l’altro. In
questo modo rimango aperta e riesco a gestire le mie emozioni.
E’ ora…di fare attenzione alle nostre comunicazioni e di essere
chiari. Non correre a conclusioni affrettare e concedi agli altri il
beneficio del dubbio, se desideri che la tua mente stia in pace.
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