Tempo: perche’ quando stiamo bene vola e quando soffriamo non passa mai?

pubblicato in: AltroBlog 0

Tempo: perche’ quando stiamo bene vola e quando soffriamo non passa mai?

Scritto da: Carmen Di Muro

Psicologia Quantistica

Tempo: perché quando stiamo bene vola e quando soffriamo non passa mai?

Esiste un tempo oggettivo come ordine misurabile del divenire, ovvero del movimento
storico-cronologico, del ciclo naturale del giorno e della notte. Eppure se il tempo fisico è ciò
che a livello percettivo viene scandito oggettivamente dal rintocco dei secondi sulla lancetta del
grande orologio universale, il tempo come entità può essere definito sia come qualcosa di meramente
assoluto, ossia un fluire eterno, sciolto dallo spazio ed esistente indipendentemente dalla sua
misura volgare in ore, giorni e anni, sia come tempo relativo, che è invece soggettivo, interiore,
non suscettibile dessere oggettivato. Questi due concetti, apparentemente suddivisi, vanno di pari
passo in quanto sono frutto della componente sensibile e interna di ogni essere umano.

Rubrica di psicologia quantistica: scrivi alla dottoressa Di Muro
Da oggi Carmen Di Muro, psicologa e psicoterapeuta, risponde alle domande dei lettori relative ai temi sopra illustrati.

Per inviare la tua domanda a Carmen Di Muro scrivi via mail a redazione-scienza@scienzaeconoscenza.it

Ma per quanto il tempo sia una realtà fisica, misurabile e oggettivabile, definito come una
successione di istanti tutti uguali, indipendente dalla percezione umana e legato alla presenza di
masse gravitazionali o alle relative velocità di movimento degli osservatori, nel mondo soggettivo
dellessere umano lidea di tempo è strettamente correlata alle pulsioni ed ai moti del cuore. In che senso tutto questo?

Quando noi siamo in una determinata dimensione psico-emotiva, il trascorrere dei momenti, dei
secondi, come pure delle ore, viene scandito dal ritmo incessante della nostra sfera interiore, il
cui moto vibrazionale lento oppure veloce si accorda alla realtà gravitazionale che ci circonda. Se
risuoniamo nella gioia, la percezione del tempo fisico sarà diversa rispetto al risuonare e
accordarsi alla tristezza. Il tempo ci apparirà amplificato, dilatato, a volte fermo come se ogni
secondo durasse molto di più rispetto a ciò che realmente è. Tutto questo implica che noi non
riusciamo a coglierlo di per sé, ma lo sentiamo fluire come un soffio leggero senza la possibilità
che questo possa essere afferrato o fermato. Il tempo passa e noi ci ritroviamo dentro questo tempo,
in quanto per ogni essere umano il vero tempo è quello dellanima che si trova in un determinato stato vibratorio piuttosto che in un altro.

Il tempo di due persone innamorate cambia nettamente rispetto al tempo di una persona che si trova
in una situazione di solitudine o sofferenza. Nei primi cè un accorciarsi fugace che fa sì che le
ore si accavallino e che in un soffio il giorno si alterni alla notte. Il tempo invece di una
persona sola, è lungo, amplificato, interminabile, scandito dal battere dei secondi sulla lancetta,
in cui il vuoto manifesta sempre di più la sua portata. Quando la nostra energia di base si
posiziona a livello di un determinato stato interno, anche lesterno si accorderà in modo
inscindibile a quanto in noi è contenuto e prodotto. Il tempo fisico risentirà in modo univoco di
questo stato dessere accorciandosi o allungandosi nettamente, in base ad innalzamento o abbassamento delle frequenze dei moti interiori.()

Per comprendere dettagliatamente questo processo approfondisci su Essere è Amore. Dal Pensiero alla Materia. Viaggio scientifico nella pura essenza.

Essere è Amore – Libro
Dal pensiero alla materia – Viaggio scientifico nella pura essenza Carmen Di Muro
www.macrolibrarsi.it/libri/__essere-e-amore-libro-carmen-di-muro-libro.php?pn=1567

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *