Scegliamo partner non più belli né più brutti di noi: i più obiettivi a giudicare il proprio aspetto
fisico sono gli uomini sposati da molti anni.
6 luglio 2024 – Chiara Guzzonato
Tendiamo ad accompagnarci a persone belle (o brutte) come noi: è quanto emerge da uno studio
pubblicato su Personality and Individual Differences, che ha rivisto un’importante metanalisi
realizzata nel 1988 utilizzando nuovi metodi di ricerca. Oltre a scoprire che uomini e donne tendono
a trovare partner che considerano attraenti come loro stessi, lo studio ha anche evidenziato che
siamo abbastanza obiettivi nel giudicare il nostro aspetto fisico e che gli uomini sposati sarebbero
quelli più precisi nel giudizio.
GIUDIZI OGGETTIVI. L’analisi ha coinvolto 27 studi condotti su 1300 coppie eterosessuali alle quali
è stato chiesto di valutare la propria bellezza. Le loro foto sono poi state mostrate a estranei che
ne hanno giudicato l’aspetto fisico. «È possibile che alcuni aspetti dell’attrazione siano cambiati
nel tempo, ad esempio con l’avvento delle app di incontri», spiega il coordinatore della ricerca
Gregory Webster. «Tuttavia le basi di ciò che consideriamo bello nelle varie culture e attraverso le
diverse epoche è abbastanza costante».
MEGLIO GLI UOMINI SPOSATI. Alcuni degli studi riguardavano coppie di giovani fidanzati, altri coppie
sposate da tempo. Il nuovo studio ha scoperto che nelle coppie di lunga data erano gli uomini quelli
più oggettivi nel giudicare il proprio aspetto fisico, forse perché con l’età svanisce l’eccessiva
sicurezza in sé tipica della gioventù e gli uomini iniziano a vedersi in modo più realistico.
«Generalmente non si diventa più attraenti invecchiando», commenta Webster (anche se, ci permettiamo
un appunto, ci sono sempre le eccezioni alla regola, citofonare a Brad Pitt o George Clooney).
FACCE CONOSCIUTE. Lo studio ricorda per la tematica un’altra ricerca pubblicata lo scorso anno su
Evolution and Human Behavior, che aveva scoperto che tendiamo a uscire con chi ci assomiglia: dopo
quasi 2300 speed-date, i 682 partecipanti (anche in questo caso tutti eterosessuali) avevano
giudicato la bellezza del viso, la gentilezza e la comprensività delle persone che avevano
conosciuto. Era emerso che chi aveva la stessa etnia veniva generalmente giudicato più interessante,
ma le coppie che si somigliavano si giudicavano più gentili a prescindere dall’etnia.
www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0191886924001909?via%3Dihub
www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S109051382300051X?via%3Dihub
da focus.it
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