TERAPIE FISICHE 3

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TERAPIE FISICHE 3

da “Enciclopedia olistica”

di Nitamo Federico Montecucco ed Enrico Cheli

S.G.M. – Massaggio sensitivo gestaltico
di Italo Bertolasi

E’ un massaggio completo di tutto il corpo che coglie l’unità psico-fisica-spirituale della persona
e esalta la percezione del corpo. Rilassa le zone dolenti, risveglia le zone “morte” e insensibili.
Procura benessere e tonifica la nostra vitalità. E’ una meditazione che ci calma e rasserena. Col
massaggio sensitivo gestaltico si ritrova il piacere di “abitare” nel proprio corpo. Ci si sente più
amati. Più aperti e comunicativi. Si rafforza così l’autostima e la fiducia negli altri
riconciliandosi così col mondo esterno.

Il massaggio sensitivo gestaltico (S.G.M) è stato creato da Margaret Elke nel 1968 all’interno del
famoso “Human Potential Movement” di Esalen in California. Una università della nuova scienza,
dell’arte e della medicina olistica dove dal ’60 ha studiato con i più famosi maestri del “massaggio
psichico californiano”: Bernard Gunther – specialista del “rendersi conto corporeo”, Magda Proscauer
– terapeuta della respirazione – e Molly Schackman – insegnante del massaggio sensitivo.

Elke aveva scoperto che “il rendersi conto a livello corporeo sembrava mancare in molte persone.
Molti non sono connessi con i loro corpi, il loro tipo di autocoscienza è piuttosto mentale”. Ha
fatto una sintesi integrando il massaggio svedese al sensitivo che si praticava ad Esalen con gli
occhi aperti verso la nuova medicina olisatica che cura anima e corpo e la meditazione. Ci spiega
cosa significa S.G.M.:

S = sensitivo. L’operatore dispone di tecniche dolci per stimolare il corpo in un’atmosfera di
fiducia e comodità. Applica leggere pressioni e “carezze” che risvegliano i sensi e il nostro
“sentire”. La comunicazione non verbale, le emozioni, la sensualità si attivano attraverso
l’esperienza piacevole di sentire il corpo come un tutto riportandoci alla sensibilità globale dei
neonati.

G = Gestalt. Con movimenti fluidi e avvolgenti e utilizzando tecniche per la respirazione e il
rilassamento muscolare si unificano come in “puzzle” le parti del corpo che si sentono “slegate”.
Col massaggio si esalta la percezione del corpo e il senso di integrità ( Gestalt). Questo “rendersi
conto” è propulsore di cambiamenti salutari.

M = massaggio. Chi ci massaggia applica in modo creativo stiramenti, vibrazioni, drenaggi,
impastamenti, carezze per stimolare il sistema nervoso, ormonale e immunitario. Il recupero fisico è
immediato: il corpo riacquista tono muscolare, elasticità e vitalità.

A proposito dei benefici del suo massaggio Margaret Elke ci dice:”Può dare benefici a tutti. E’
rilassante ed energetizzante. Pone l’accento sul piacere e quando risveglio nelle persone uno stato
di piacere creo anche un processo terapeutico, una cura. L’ S.G.M. è adatto specialmente per le
persone che temono d’essere toccate, con blocchi psico-fisici e difficoltà a stare in contatto col
proprio corpo e a vivere nel “qui ed ora”. Può essere molto curativo per le persone con problemi
nelle sfera della sessualità, per i depressione e per chi dipende da alcool, fumo e droghe “.

Lo si insegna negli istituti di massaggio dell’ “Associazione Internazionale di S.G.M.” sparsi in 20
paesi del mondo. In Europa lo si può ricevere in Olanda, Germania, Francia, Spagna, Belgio, Austria
e Italia. Da noi lo insegna Miguel Angel Bertran, un professore spagnolo di filosofia che è anche
istruttore di S.G.M. e di Watsu – water shiatsu – alla “World Aquatic Bodywork Association”. Una
scuola californiana del benessere e della nuova scienza della salute diretta da Harold Dull che
sfrutta il potere curativo delle acque calde e termali di Harbin Hot Spring.

La tecnica del massaggio.

Nell’ S.G.M. si usa la respirazione profonda – inspirazioni e espirazioni prolungate – per favorire
il rilassamento. Si entra così più a fondo nelle sensazioni piacevoli del corpo e chi dà il
massaggio può facilmente adeguare le manipolazioni al ritmo della respirazione. La consapevolezza
corporea aumenta grazie alla consapevolezza respiratoria.

Il massaggiatore rimane centrato e focalizzato sul cliente. Le posizioni del corpo e i suoi
movimenti sono allineati al corpo del cliente. Le parole, le frasi e un adeguato tono di voce
suggeriscono al cliente un’attitudine di partecipazione, fiducia e di responsabilità. L’accettazione
dello stato fisico, emozionale e spirituale del cliente sono le chiavi per una comunicazione di
cuore, energetica e affettiva.

Le manipolazioni e gli stiramenti lavorano sulle resistenze e sui blocchi psicosomatici del cliente
favorendo il rilassamento. Si alleviano così dolori e tensioni, si tonifica l’energia vitale e si
incrementa la consapevolezza corporea. Nel massaggio si usa dell’olio neutro. La quantità di olio
utilizzato dipende dalla fluidità e dalla ” profondità ” che si desidera dare al massaggio.
L’unzione di tutto il corpo ha un effetto unificante e definisce l’inizio del massaggio.

Il massaggio si riceve distesi su un lettino. Ci si mette a pancia in giù e poi ci si volta
lentamente davanti. In alcuni casi ci si sdraia di fianco. Per favorire il relax si possono
sostenere le gambe, la testa e le altre parti del corpo con dei cuscini. La direzione delle
pressioni va in genere contro gli effetti della gravità, dal basso verso l’alto. Normalmente si
parte dai piedi per arrivare alla fine a massaggiare la testa. In alcuni passaggi le mani esercitano
pressioni differenti per stimolare così più sensazioni allo stesso tempo. La varietà di ritmi genera
una gamma diversa di sensazioni.

La natura olistica di questo massaggio è sottolineata dal coinvolgimento dell’operatore che
accompagna i movimenti delle mani con spostamenti armonici di tutto il corpo. Chi massaggia “danza”
e trasmette quest’energia dinamica, come una dolcissima onda, al corpo del cliente. Durante il
massaggio si fanno dei “radicamenti” parziali e un “radicamento totale” a fine massaggio. Si
contattano le palme dei piedi e si fanno dolci pressioni per tutto il corpo per riunificarlo nella
sua totalità.

Dopo il massaggio si copre il cliente con un lenzuolo lasciandolo riposare. Il silenzio e un tempo
adeguato di solitudine danno al cliente l’opportunità di rilassarsi profondamente e di integrare
l’esperienza. Poi il massaggiatore utilizza una varietà di stimolazioni per facilitare il “ritorno”
al mondo che lo circonda. Il profondo piacere sensuale del dare e ricevere cura, attenzione e
“nutrimento” è di beneficio sia la cliente che al massaggiatore.

A cosa serve.

Effetti meccanici: Le pressioni con scivolamento, gli impastamenti e le frizioni tonificano la
circolazione sanguigna migliorano l’irrorazione dei tessuti e l’ossigenazione dei muscoli e
dell’intero organismo. Aumenta così il “drenaggio” arterioso con eliminazione delle tossine e dei
liquidi di ristagno, utile sia nei trattamenti sportivi che nelle cure estetiche – l’ S.G.M. è un
ottimo rimedio anticellulite. Procura uno stretching benefico e rilassante che libera dalle tensioni
e dai dolori eliminando rigidità al collo e alla schiena e altri squilibri strutturali che
influenzano lo sviluppo di disturbi cardiaci. Il massaggio allevia le tensioni muscolari ridando una
miglior postura e la compressione dei tessuti attorno al cuore che così migliora le sue prestazioni.

Effetti biochimici: Durante un buon massaggio il nostro cervello che è un organo endocrino – immette
nel sangue sostanze stimolanti – riduce la secrezione di adrenalina legata allo stress e
all’aggressività e aumenta invece la produzione di endorfine che riducono gli stimoli dolorosi e
stimolano il piacere, il senso di benessere generale. Si stimola anche l’attività delle ghiandole
disseminate sotto la pelle con un effetto rigenerante.

Effetti psicologici: E’ il beneficio più importante di questo massaggio. Si aquista maggior
sensibilità corporea prendendo coscienza della povertà della nostra comunicazione affettiva e delle
trascuratezze che riserviamo al corpo col nostro modo di vivere “mentale” e malsano. Il massaggio è
un “bagno di carezze” che ci regala un profondo relax fisico e mentale. Stimola il piacere, ci si
sente più radicati, più legati al corpo, alla propria sessualità, agli altri e al mondo che ci
circonda. L’affetto e le cure trasmesse dal massaggio sensitivo gestaltico rinforzano l’autostima e
curano stati gravi di stress e depressione.

Effetti spirituali: Il S.G.M è anche una “danza meditativa” che esplora il mistero del corpo umano e
della vita, che allarga la nostra coscienza e che provoca un senso di pace e calma interiore. Con la
“danza” delle mani e con lo stato meditativo si attivano i centri energetici, i chakra. Chi
massaggia si propone allora come un canale per veicolare l’energia vitale e armonizzarla con
l’energia dell’universo. Sciogliendo i blocchi energetici e le disarmonie si ripristina così l’unità
psico – fisico – spirituale e il benessere di chi riceve.

Il S.G.M. è efficace in molti altri campi: crescita personale, terapie della riabilitazione,
geriatria, rieducazione sensorio-linguistica, preparazione al parto, nello sport, nei trattamenti
estetici e in tutte quelle attività dove sia importante migliorare il contatto con sè stessi e gli
altri.

La pelle e l’arte del massaggio

“Il senso più importante del nostro corpo è il tatto. Ci dà coscienza della profondità, dello
spessore e della forma. Tastiamo, amiamo e ci commoviamo grazie ai corpuscoli tattili della nostra
pelle”. ma non si può parlare di massaggio senza ricordare l’organo tattile per eccellenza: la
pelle.

Il più sensibile dei nostri organi e il più efficace mezzo di protezione dell’organismo umano. La
pelle che in un adulto pesa il 18% del suo peso totale ha in ogni centimetro quadrato più di
cinquemila ricettori sensibilissimi che comunicano stimoli ed altre informazioni al midollo spinale
e al cervello. A questi messaggi il sistema nervoso reagirà attivando difese immunologiche,
regolando la temperatura e il metabolismo generale. la pelle inoltre ha qualità straodinarie: è
intelligente e ha una specie di memoria capace di riconoscere agenti irritanti o carezze piacevoli.
Ha proprietà dermo ottiche: la pelle ha una “vista” primitiva perchè deriva dallo stesso foglietto
embrionale – l’ectoderma – dal quale derivano gli occhi. E ha capacità stereognostiche: può
riconoscere senza difficoltà oggetti palpati ad occhi chiusi. per renderla più sensibile e
percettiva, ma anche per procurarsi piacere, per nutrirsi e per curarsi l’uomo ha inventato il
massaggio. Si è scoperto che per crescre l’organismo umano oltre agli alimenti tradizionali ha
bisogno di stimolazioni tattili. La nostra pelle è affamata di carezze e di massaggi.

Un modo per fare il massaggio sensitivo gestaltico.

1) Si inizia massaggiando la parte anteriore del corpo. Chi riceve si stende allora a pancia in sù e
chi dà si concentra armonizzando la sua respirazione con quella del cliente. Poi appoggia con
delicatezza il palmo delle mani – attenzione che siano calde – ai piedi, alle gambe, al ventre, ai
seni, alla fronte per instaurare un contatto corporeo sensibile e non invasivo. Si procede
all’unzione: ci si olia le mani in abbondanza e poi salendo dai piedi alla testa si unge e accarezza
tutto il corpo di chi riceve.

2) Inizia così il lavoro sulle gambe: sfioramenti e pressioni con scivolamenti che massaggiano i
polpacci, tonificano il ginocchio, e accarezzano con delicatezza la parte superiore e interna delle
cosce fino all’inguine. Il massaggio può continuare facendo salire le mani fino alle anche. Si
possono fare stiramenti, torsioni e rotazioni delle gambe attorno al bacino. Il corpo di chi
massaggia accompagna con un movimenti sincroni e armoniosi la “danza” delle mani che toccano. Con un
contatto di occhi e di cuore si osservano le emozioni espresse da chi riceve.

3) Adesso si lavora nella zona dell’ “hara” – il basso ventre che in Oriente è considerata la sede
delle emozioni e dell’energia vitale. Ci si sposta di fianco al partner appoggiando per qualche
secondo il palmo della mano sul ventre per dare un senso di sicurezza a chi riceve. Poi, con le
gambe aperte e piegate, si incomincia a massaggiare il ventre con movimenti lenti e circolari. Con
le dita si possono disegnare dei cerchi intorno all’ombelico. Si armonizza così la respirazione
addominale sbloccando le tensioni che creano disturbi digestivi, stitichezza e problemi sessuali.

4) Con sfioramenti e una leggera pressione si sale dal ventre al plesso solare e al petto. E’
importante percepire il respiro di chi riceve ed esercitare le pressioni solo in fase di
espirazione. Si può “aprire” il plesso solare e massaggiare l’angolo delle costole con scivolamenti
delle mani dal centro all’esterno verso le costole per risalire lungo i fianchi. Così si riunisce
ventre e petto. Anche i seni vanno riconosciuti come parte del corpo. Il massaggio è prolungato alla
clavicola e alle spalle. Si possono anche far scivolare le mani sotto le ascelle per rilassare i
muscoli pettorali.

5) Si passa alle spalle: non bisogna dimenticare che nel S.G.M. si massaggia accompagnanodo sempre
il tocco delle mani al movimento di tutto il corpo. Si esercitano pressioni e frizioni alle spalle
e, spostandosi dietro la testa di chi riceve, dondolamenti rilassanti. 6) Adesso si lavorano le
braccia con piacevoli stiramenti. Si massaggia partendo dal polso, salendo alle ascelle e fino al
collo. Poi si passa alle mani. Questa volta si aggiunge della crema fluida, massaggiando in
profondità il palmo della mano stirando dito per dito.

7) Dopo aver stirato e massaggiato il collo girando la testa a destra e a sinistra e alzandola
leggermente in alto, si esercitano leggere pressioni della fronte, delle tempie e della nuca
penetrando con le dita nelle cavità che si percepiscono nel cranio. In modo speciale nella fossetta
della nuca dove il cranio si collega alle cervicali.

8) Il massaggio della parte frontale termina con il lavoro sui piedi che si ungono ancora con una
crema fluida. Si massaggia energeticamente la pianta del piede. Si prende prima un piede e poi
l’altro con le due mani manipolando tutte le parti, muovendo le ossa e stirando ogni dito. Alla fine
si fa un radicamento premendo verso l’alto la palma dei piedi.

9) Poi con molta lentezza si fa girare il partner a pancia in giù. E si inizia a oliare e
massaggiare il retro delle gambe: i polpacci, l’interno e l’esterno della coscia, salendo con le
mani fino ai glutei. E’ uno sfioramento che sale dai piedi alle natiche e che si conclude scendendo
lungo i fianchi. Poi si massaggiano energeticamente i glutei.

10) Si riscaldano i reni e si tonifica la muscolatura dell’osso sacro con sfregamenti e pressioni a
semicerchio verso i fianchi.

Adesso si rilassa piacevolmente chi riceve con dondolamenti e leggere pressioni sui fianchi.
12) Si passa alla schiena. Ci si avvicina alla testa di chi riceve e si inizia a esercitare una
leggera pressione con le due mani scivolando dalle spalle alle natiche (12A) e tonificando tutta la
schiena.

13) Si può lavorare ancora sulle spalle e sul collo con pressioni, frizioni e sfioramenti prima di
concludere con un “radicamento finale” appoggiando le mani ferme su tutto il corpo. Si lascia il
massaggiato da solo per un breve tempo (5 minuti) per integrare l’esperienza, coperto con il
lenzuolo. Poi si asciuga l’olio e con con rispetto e tenerezza si facilita il suo ritorno al mondo
che lo circonda.La sessione si conclude con uno scambio verbale: chi ha ricevuto riferisce
dell’esperienza vissuta.

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Terapia craniosacrale
di Italo Bertolasi

La terapia craniosacrale, T.C.S., é una tecnica di manipolazione dolce e rilassante delle “zone del
sistema craniosacrale” formate dalle ossa del cranio e del sacro, dalle membrane che proteggono il
cervello – le meningi – e dal liquido cerebrospinale che scorre al loro interno. Questo liquido
protegge e “mantiene a bagno” cervello e midollo spinale e circola all’interno del sistema con una
maggior o minor pressione. La T.C.S. fu introdotta negli anni ’30 dall’osteopata americano William
Sutherland che aveva chiamato “ritmo respiratorio primario” i micromovimenti ritmici e sincronici
delle ossa del cranio, del sacro e della colonna vertebrale attivati dalla circolazione e dalla
pressione del liquido cerebrospinale.

Palpando con delicatezza le ossa craniche il dottor Sutherland scoprì così che anche il cranio
“respira” dilatandosi e contraendosi regolarmente con una frequenza che va dai 6 ai 14 ritmi al
minuto. Quando aumenta la pressione del liquido cerebrospinale i bordi delle ossa craniche – le
suture – si allontanano tra loro – Il cranio si allarga nella fase di “estensione” – per poi
riavvicinarsi quando la pressione diminuisce – il cranio si restringe nella fase di “flessione”. La
frequenza della pulsazione craniosacrale può variare in presenza di traumi, stress e disfunzioni
sensoriali, motorie e neurologiche.

La T.C.S. vuole allora ripristinare una corretta circolazione del liquido cerebrospinale per
equilibrare il sistema nervoso centrale. Si esercitano manipolazioni molto delicate della testa, del
bacino e della spina dorsale. Le mani del terapista esercitano una pressione equivalente al peso di
un busta di appoggiata sulla pelle. La T.C.S. può agire in profondità influenzando lo stato emotivo
e psicologico di chi riceve. Bilancia l’attività dei due emisferi cerebrali armonizzando la nostra
personalità. Produce un benefico stato di relax, stimola il sistema immunitario e i processi
spontanei di autoguarigione. La terapia craniosacrale ha avuto negli ultimi anni gran successo e la
sua efficacia terapeutica è stata riconosciuta dagli operatori sanitari e dal mondo scientifico
internazionale. Tra i pionieri d’oggi c’è Jhon Upledger, medico e osteopata, che ha fondato l’
Istituto Upledger di Palm Beach Gardens in Florida dove da 10 anni si sono diplomati 25.000
fisioterapisti, massaggiatori e osteopati. Nell’istituto si tengono ogni anno più di 400 workshops
di T.C.S. L’Upledger Institute è anche una clinica per la riabilitazione dove si curano stress post
traumatici e disfunzioni cerebrali, dove si esperimentano terapie di ringiovanimento e si fanno
trattamenti su neonati per curare i traumi causatri dal travaglio e su adolescenti con difficoltà di
apprendimento. Oggi in Olanda c’è anche l’Upledger Institut che cooprdina le attività della T.C.S.
in tutti i paesi europei, Italia compresa.

Effetti terapeutici della T.C.S.

Il dottor Upledger è convinto che la terapia craniosacrale possa armonizzare corpo, mente e spirito
per farci star meglio. Ci dice: “La separazione del corpo dallo spirito è artificiale ed è stata
creata dall’intelletto umano. La terapia craniosacrale offre allora l’opportunità di ricostruire un
senso di integrità corporea e di unità del tutto sia ai pazienti che ai suoi praticanti”.

La T.C.S. può migliorare l’efficenza del sistema respiratorio, cardio-circolatorio e linfatico e si
possono curare:

Patologie infettive e infezioni localizzate. La TCS può aiutare il paziente a superare le “fasi
critiche” di ogni malattia. E’ utile giovamento per curare ascessi, acne e altre fastidiose
infezioni della pelle.

Distorsioni, stiramenti acuti e patologie dolorose croniche. Scoliosi, algie vertebrali, disfunzioni
vertebrali e del sistema craniosacrale. Squilibri posturali. Ipertono della muscolatura cervicale
con dolori cervicali. “Colpi di frusta”. Malocclusioni dentali e temporomandibolari.

Disfunzioni del sistema nervoso autonomo con ulcere dello stomaco. Tutta la gamma di processi
infiammatori e ulcerativi dell’intestino. Tachicardia e aritmie cardiache, asma e altri disturbi
respiratori.

Disturbi della vista e dell’udito. Strabismo, debolezza dell’acuità visiva, acufeni – i fastidiosi
ronzii alle orecchie, problemi ricorrenti all’orecchio medio, otiti.

Artrite reumatoide, reumatismi cronici e dolori alla schiena.

Disturbi psicologici. Depressione, stati d’ansia e d’angoscia, disturbi comportamentali e di
apprendimento nei bambini. Stati di esaurimento nervoso e di stanchezza cronica. Emicrania,
nevralgia del trigemino.

Traumi neonatali. Torcicolli miogeni, scoliosi del neonato, rigurgiti e riniti.

La T.C.S. può inoltre esser utile nei casi di ischemia cerebrale, di sincopi e di perdita grave di
memoria. E’ una tecnica manipolativa dolce che ha pochissime controindicazioni. Tra queste i casi di
emorragia intracranica acuta, aneurisma intracranico, recenti fratture craniche.

T.C.S. per la donna

Ottimo trattamento antistress per le donne che lavorano. Ha un effetto rilassante e sedativo che può
stimolare armonia, vitalità e fiducia in sé stesse. La T.C.S. stimola il sistema endocrino favorendo
il ricambio a livello cellulare e l’eliminazione delle tossine. Favorisce così il riassorbimento dei
liquidi che ristagnano nei tessuti e che provocano la cellulite. Stimola la circolazione sanguigna e
linfatica periferica favorendo il ringiovanimento e il ricambio cellulare. Il T.C.S. è un rimedio
per regolarizzare il ciclo mestruale. Si alleviano così i problemi causati da mestruazioni dolorose
– dismenorrea – o eccessivamente abbondanti – menorragia. E una cura dolce e alternativa per tutta
una serie di disagi femminili: dai mal di testa e di schiena cronici, agli stati di insicurezza,
depressione e fragilità emotiva e alla sindrome della menopausa.

Per chi vuol imparare la T.C.S.

La terapia cranio-sacrale si può imparare facilmente frequentando un percorso di formazione base che
si svolge in 3 livelli di 80 ore ciascuno, intervallati nel tempo per permettere ai partecipanti di
fare esperienza e consolidare l’apprendimento. I corsi sono rivolti in modo particolare a chi ha già
esperienze di terapie corporee ma si può partecipare anche se si ha interesse per la salute e la
meditazione.

Il corso di Primo Livello è completo in se stesso. Fornisce la comprensione, la sensibilità e le
tecniche di base che ci permettono di effettuare un bilanciamento generale del sistema cranio
sacrale.

I corsi di Secondo e Terzo Livello approfondiscono il lavoro del Primo Livello ed insegnano a
liberare il sistema craniosacrale dalle restrizioni che ne inibiscono il funzionamento ottimale.
Introducono inoltre modalità di lavoro nuove: il rilassamento profondo – “rilascio somatico –
emozionale” – e la visualizzazione – “dialogo con l’immaginario”.

Il metodo di insegnamento si basa sull’esperienza diretta e richiede un affinamento della
sensibilità. I corsi comprendono, oltre al materiale didattico, momenti di pratica, di discussione e
di meditazione.

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