TERAPIE FISICHE 4
da “Enciclopedia olistica”
di Nitamo Federico Montecucco ed Enrico Cheli
Massaggio tradizionale tailandese
Di Italo Bertolasi
Il massaggio antico tailandese si insegna nei templi buddisti: la scuola più celebre é quella di Wat
Pho – il tempio del Buddha giacente – a Bangkok. E’ nato in India più di quattromila anni fa ed é
stato introdotto in Tailandia dai monaci buddisti provenienti dall’India. Qui si é mischiato alle
teorie del “Tuina” – il massaggio cinese – e dello “Shiatsu” – il massaggio giapponese.
Col massaggio antico tailandese si stimolano i 10 canali energetici “Sen” che attraversano il corpo
umano e si armonizza la circolazione del prana, l’energia vitale. Nel nostro organismo ci sono oltre
settantamila “Sen” che costituiscono il corpo energetico di ogni essere umano. Il massaggio
tailandese opera su punti speciali di digitopressione lungo i 10 canali principali “Sen” eliminando
dolori e tensioni.
Il massaggio “antico” tailandese oltre ad essere un rimedio contro lo stress e il dolore é anche una
pratica spirituale insegnata dal Budda. Lo si pratica nei templi – Wat – con devozione e amore. Il
massaggio inizia con una “puja”, cioè una preghiera, e il massaggiatore é in uno stato di
concentrazione e meditazione. Solo così potrà individuare i “Sen” e percepire la circolazione del
prana. Senza questa concentrazione il massaggio diventa meccanico e perde in gran parte la sua
efficacia. Nel massaggio tradizionale tailandese ci sono due stili: quello del Nord praticato a
Chiang Mai e quello del Sud praticato a Bangkok. Il massaggio dura dalle due alle due ore e mezza –
in Tailandia si preferiscono i massaggi lenti e lunghi. E’ fatto di stretching – se si é tesi é
qualche volta doloroso – di pressioni leggere e pesanti alle braccia, alla schiena, al petto, al
ventre e alle gambe e di tutta una serie di frizioni superficiali e profonde.
Benefici del massaggio.
1) Rilassa corpo e mente. Scompaiono tensioni e preoccupazioni e si gode uno stato di chiarezza e di
benessere. Ci si sentirà più positivi e vitali, acquistando una maggior coscienza del proprio
centro. Si ha una maggior consapevolezza delle sensazioni e degli atteggiamenti corporei.Chi riceve
un massaggio acuisce la percezione della propria forma corporea.
2) Migliora la circolazione sanguigna. Si può curare così l’ipertensione o la ipotensione sanguigna.
Il corpo riceve più ossigeno e più nutrimenti. Si tonifica il sistema immunitario e migliora lo
stato generale di salute e benessere. Si rallenta il processo di invecchiamento e il formarsi delle
rughe.
3) Migliora la digestione. Si possono curare gastriti, stati di astenia,aerofagia, colite e
anoressie da carenza di moto. Si rimedia a una digestione lenta e difficile. Si regolarizzano le
eliminazioni intestinali e renali. Aumenta l’appetito e la vitalità.
4) Alterazioni dello scheletro: si calmano i dolori procurati da lombaggini, torcicolli traumatici,
artriti reumatoidi. Il massaggio tailandese é efficace anche per la riabilitazione degli invalidi.
5) Disturbi all’apparato urogenitale: si curano cistiti, disturbi prostatici e disfunzioni sessuali
– frigidità e impotenza.Si rimedia alle irregolarità mestruali per normalizzare le funzioni
dell’utero.
6) Raffreddamenti: con il massaggio si possono curare riniti e sinusiti croniche e le tossi nervose
estranee alle infiammazioni dell’apparato respiratorio.
7) Nevrosi: col massaggio si curano stati di depressione psichica, ansia e ipersensibilità, idee
fisse, cattivo umore e scarsa affettività.
8) Si tonifica la circolazione del prana attraverso i “Sen”, i canali energetici. Si sbloccano i
ristagni energetici e si stimolano con più vigore gli organi e le ghiandole.
9) Si entra in uno stato di meditazione, di raccoglimento e di affettività. Nel massaggio ci si
sente amati e coccolati. In pace e in uno stato di intimità e comunicazione con chi ci massaggia.
Precauzioni.
Non massaggiare mai con forza le ossa o la spina dorsale. Non toccare ferite aperte o zone affette
da malattie della pelle. In casi di distiurbi digestivi o intestinali non massaggiare stomaco e
basso ventre ma preferire invece un massaggio tonico sulla schiena. Attenzione alle delicate
giunzioni del ginocchio che va massaggiato sempre con estrema delicatezza. Non massaggiare la
“pancia” delle donne gravide. Le controindicazioni: infiammazioni o gonfiori, fratture ossee o
lussazioni, febbre alta, disturbi circolatori come vene varicose, trombosi; malattie della pelle,
malattie cardiache, ferite, tagli, ulcerazioni, diabete, intossicazioni da droghe o da alcol,
malattie gravi.
da: “Il massaggio tradizionale Tailandese” edizioni Xenia.
Come prepararsi per un buon massaggio
Creare un’atmosfera piacevole. Si possono usare incensi e musica rilassante per favorire uno stato
di regressione e relax. Nel massaggio tailandese antico non si usano oli ma alla fine si può
profumare il corpo di chi riceve il massaggio con essenze floreali. Ogni massaggio inizierà con un
momento di raccoglimento o con una breve meditazione. Il massaggio antico non si pratica a corpo
nudo. Chi lo riceve indosserà una comoda tuta o una tunica leggera di cotone o di lino. Per ricevere
il massaggio ci si distende su un materassino non troppo morbido o su una stuoia. La temperatura
dell’ambiente non dovrà essere rigida. Meglio massaggiare in un ambiente semibuio illuminato da una
candela.
I dieci “Sen” – i canali energetici.
Nella pratica del massaggio antico si stimolano con digitopressioni, frizioni e accarezzamenti i 10
“Sen” pricipali nei quali scorre l’energia vitale.
1) Sen Sumana. Parte dalla lingua e attraverso gola e petto raggiunge il plesso solare. Col
massaggio si può curare asma, bronchiti, dolori al petto e disturbi cardiaci, nausea, tosse e
raffreddamenti. Dolori addominali e altri disturbi digestivi.
2) Sen Ittha. Parte dalla narice sinistra e sale al “terzo occhio” fino in cima alla testa. Poi
scende lungo la spina dorsale, sul retro della gamba destra fino al ginocchio. Qui passa di fronte:
risale lungo la coscia fino all’ombelico. Col massaggio si curano: mal di testa, raffreddamenti e
stati febbrili, dolori addominali, mal di schiena.
3) Sen Pingkala. Come il precedente ma si parte questa volta dalla narice destra. Si curano mal di
fegato, disturbi digestivi e stati febbrili.
4) Sen Kalathari. E’ un canale complesso formato da quattro linee. Le prime due partono
dall’ombelico e salgono a sinistra e a destra per raggiungere i capezzoli e per poi discendere lungo
le due braccia fino alle dita delle mani. Le altre due partono dall’ombelico e scendono lungo
l’interno della gamba fino alle dita dei piedi. Si curano: indigestioni e altri disturbi digestivi,
ernie, dolori reumatici. Artriti e dolori al ginocchio. Disturbi nervosi. Sinusiti, angina, aritmie
cardiache.
5) Sen Sahatsarangsi. Parte dall’occhio sinistro e scende lungo gola, capezzolo, fianco sinistro. Da
qui si sposta sul retro della gamba sinistra scendendo fin sotto la palma del piede sinistro. Poi
risale lungo la gamba (questa volta sul davanti) attraversa lo stomaco e termina nell’ombelico. Si
curano: Dolori ai denti, mal di gola e disturbi alla vista, disturbi gastrointestinali e
all’apparato genitale.Artriti, mal di ginocchia e ernie.
6) Sen Thawari. Identico al precedente ma dalla parte sinistra. Si curano: tutti i disturbi come nel
massaggio del canale 5 e in più dolori all’appendicite e itterizia.
7) Sen Lawusang. Scende dall’orecchia sinistra al capezzolo e al plesso solare. Si curano:
raffreddori, dolori alle orecchie e ai denti. Dolori al petto e disturbi gastrointestinali.
8) Sen Ulanka. Come il precedente ma sul lato destro. Si curano li stessi disturbi del canale 7.
9) Sen Nanthakrawat. E’ composto da due linee. La prima scende dall’ombelico all’uretra. La seconda
scende ancora all’uretra attraversa il perineo e termina all’ano. Si curano: ernia, incontinenza
urinaria, eiaculazione precoce, impotenza e frigidità. Infertilità femminile, mestruazioni
irregolari, dolori addominali.
10) Sen Khitchanna. E’ simile al precedente ma scende dall’ombelico alla vagina o al pene. Si curano
ancora una volta impotenza, infertilità. Mestruazioni irregolari.
Regole per un buon massaggio.
Sia chi massaggia che chi riceve dovrà mettersi in uno stato di sensibilità e di concentrazione.
Fare una breve meditazione prima del massaggio. Chi massaggia dovrà inspirare profondamente e poi
espirare piegandosi in avanti quando esercita la pressione. Chi riceve dovrà invece espirare mentre
riceve la pressione.Chi massaggia potrà visualizzare il proprio prana come una luce fosforescente
che esce dalle mani. Non dovrà mai staccare le mani dal corpo di chi riceve per evitare di
interrompere il “circuito energetico”. Il ritmo dovrà essere lento, uniforme e continuo. Il
massaggio va eseguito ad occhi chiusi e anche chi riceve deve stare a occhi chiusi durante tutta la
seduta. Chi riceve potrà visualizzare tensioni e malesseri che escono dal corpo.
Chi massaggia dovrà sfruttare il peso del suo corpo per esercitare al meglio le pressioni evitando
così le inevitabili tensioni alle spalle, alle braccia o alle mani. Dovrà respirare profondamente e
mantenere uno stato di rilassamento. Chi riceve potrà emettere suoni o sospiri: é un modo per
rilasciare tensioni. Nel massaggio tradizionale tailandese si usano il palmo delle mani, il pollice,
l’avambraccio, il gomito, il ginocchio e il piede.
La posizione migliore per dare un massaggio é quella in ginocchio che permette di inclinarsi in
avanti e di potenziare la pressione senza fatica. Dopo il massaggio, chi lo ha ricevuto non si dovrà
rialzare velocemente. Rimarrà sdraiato per un po’ godendosi lo stato di rilassamento e di benessere.
Dopo un buon massaggio ci si può sentire in uno stato di caldo torpore,di “trance” e di sogno. Poi
si apriranno lentamente gli occhi, stiracchiandosi un po’. Chi ha massaggiato dovrà lavarsi con cura
le mani. Dovrà bere dell’acqua o condividere con il partner una tazza di tè. Poi si potrà fare una
breve discussione per scambiarsi opinioni e commenti sul massaggio.
Le regole del buon massaggiatore tailandese.
Studiare con diligenza la scienza e le pratiche del massaggio. Non massaggiare in luoghi pubblici e
in spiaggia. In Tailandia il massaggio antico lo si fa nei “wat” – nei templi. Non massaggiare con
il solo scopo del lucro. La pratica antica é una meditazione e un gesto d’amore e di compassione
verso il prossimo. Non massaggiare quando si é tesi o si é irritati.Ricordarsi che si è depositari
di una tradizione millenaria che si é conservata grazie alla serietà e alla stima goduta dai monaci
massaggiatori. E ognuno é responsabile della buona reputazione di questa tecnica tradizionale di
guarigione e meditazione che oggi é confusa dai più con i “massaggi” a luci rosse di Bangkok.
Rispettare sempre le idee dei clienti. Nessun massaggiatore dovrà assumere il ruole di guaritore
carismatico o di “guru”. Non insegnare il massaggio antico a chi non é guidato da motivazioni
altruistiche e “spirituali”.
Idee e opinioni sbagliate sul massaggio antico tailandese.
da “Il massaggio tradizionale Tailandese” di Sombat Tapanya.
Il massaggio ha sempre a che fare con il sesso?
Non é vero. In ogni paese massaggiatori e massagiatrici devono aver frequentato corsi specifici e
avere conseguito un diploma di abilitazione. Uno dei motivi per cui il massaggio é abbinato al sesso
é dovuto alla carenza di contatti fisici e di vera intimità nella società contemporanea.L’idea del
massaggio come attività sessuale deriva dalla pubblicità dei cosidetti “massage- parlours” di
Bangkok. Ma la realtà è un’altra.
Il massaggio può creare dipendenza affettiva? E chi lo riceve non può più farne a meno?
Tenere i muscoli in tensione in situazioni vissute come minacciose è fonte di ansia e paura e del
tutto naturale. Ma dopo un po’ la persona non percepisce più le tensioni e vive sempre in uno stato
di stress che considera “normale”. L’assuefazione al massaggio che fa star bene e dona serenità e
rilassatezza non é provata. Il massaggio può avvicinarci alle altre persone con maggiore intimità ma
sempre in un clima di rispetto e di “purezza” che non crea dipendenza e assuefazione.
Il massaggio praticato da profani – e non da medici o fisioterapisti – può causare danni?
Ci sono due opinioni diverse. La prima proviene dagli specialisti i quali sostengono che la pratica
debba assolutamente sottostare alla supervisione di un medico. La seconda affida la responsabilità
del proprio benessere a sé stessi e considera la pratica del massaggio come un aiuto a diventare più
coscienti e responsabili della propria e dell’ altrui salute, per favorire così il benessere e
prevenire le malattie. Il rischio di nuocere con il massaggio é minima se chi lo pratica ha
acquisito, grazie alla teoria e a un buon training, le regole fondamentali degli insegnamenti
tradizionali.
Il massaggio é una terapia per deboli e pigri. E’ un lusso e la gente normale non ne ha bisogno.
Falso. Il massaggio dovrebbe far parte di tutta una serie di pratiche necessarie per conservarsi in
salute – medicina preventiva. Ogni persona intelligente dovrebbe prendersi cura di se e questo
possono farlo tutti, non solo i ricchi. Il massaggio é alla portata di ognuno di noi.
Per fare un massaggio bisogna essere forti? Per le persone magre o piccole é un’attività faticosa?
Non é vero. Se si apprende il massaggio nel modo giusto non c’é bisogno di tanti muscoli e alla,
fine non ci si sentirà stanchi. Anzi si sarà rilassati e tonificati. Fare un massaggio significa
“dare” e “comprendere gli altri” e questo provoca gioia e benessere sia a chi lo pratica sia a chi
lo riceve. Nelle campagne della Tailandia i membri della stessa famiglia e gli amici si massaggiano
a vicenda, perfino i bambini fanno massaggi ai genitori alla fine della giornata di lavoro. Sedute
gratuite di massaggio si fanno nei “Wat” – nei templi.
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Automassaggio Tao
di Italo Bertolasi
Praticato da più di cinquemila anni dai monaci taoisti, questo automassaggio energetico stimola la
circolazione dell’energia vitale – il “Qi” – per fortificare gli organi e aiutare il corpo a
rallentare il processo di invecchiamento. E’ un ottimo rimedio che rinforza il sistema immunitario
prevenendo e curarando così le malattie. L’automassaggio Tao é una antica pratica salutista che ha
le sue origini nel “Tao curativo” cinese. Il Tao é una filosofia di vita che avvicina l’uomo alla
natura, al Cielo, alla Terra e ai misteri dell’esistenza. E che insegna a curarsi secondo il
principio del “wu wei”: vivere in armonia seguendo il ritmo dell’universo senza tensioni e senza
troppi desideri. Un altro principio – che é anche il fondamento della medicina tradizionale cinese –
é la teoria dello yin e dello yang, le due energie in equilibrio che regolano il mondo. L’universo e
l’uomo sono nutriti di Qi, dove lo yang, l’energia maschile, calda e luminosa che proviene dal
cielo, é in perfetto equilibrio con lo yin, femminile, freddo e scuro che proviene dalla terra. Il
corpo umano ha una sua capacità di autoregolare lo Yin e lo yang e se é messo in condizioni di farlo
può facilmente ritrovare il suo naturale equilibrio e la sua salute. Ma se si vive in condizioni
innaturali e di stress ci si può ammalare. Il Tao curativo ci insegna allora a riattivare il Qi
vitale, sciogliendo i blocchi che ne rallentano la circolazione nei canali “jingluo” e a bilanciare
lo Yin e lo Yang. Quando una delle due energie é di troppo si ha la sindrome “Shi”, ma se invece é
scarsa si ha la sindrome “Xu”. L’energia della terra – yin – penetra dai piedi e sale lungo i
meridiani yin per mescolarsi con l’energia del cielo – yang – che entra invece dalle mani e scende
verso schiena, pelvi e gambe, e con un altro tipo di energia – il “Qi innato” – che ereditiamo dai
nostri genitori e che é contenuto nel “serbatoio” del Dantian – il basso ventre.
L’automassaggio Tao si fa con pressioni, frizioni e martellamenti che regolano e riaggiustano il
flusso energetico agendo su centri energetici – cuore, plesso solare, ombelico, “palazzo” del seme e
delle ovaie – e sui due canali che formano il “piccolo circolo energetico”. Gli effetti benefici di
queste manipolazioni si possono accrescere con esercizi di Qi Gong – una ginnastica per
rivitalizzare l’energia vitale – con trattamenti di agopuntura e di moxa – stimolazioni degli
“agopunti” con incensi di artemisia. Prima di iniziare l’automassaggio si dovrà entrare in uno stato
di calma e di concentrazione senza lasciarsi confondere dalle “idee vagabonde”. Si cercherà di
essere ricettivi per sentire tutte le sensazioni che si risvegliano con il massaggio. Il ritmo
dell’automassaggio é scandito dalla respirazione: si fanno le pressioni quando si espira e si
rilasciano le mani quando invece si inspira. Ogni tanto ci si può fermare prendendo coscienza del
nostro atteggiamento corporeo (siamo contratti, stanchi) o psicologico (siamo inquieti, ansiosi).
Per i taoisti l’automassaggio Tao rafforza cinque energie di tranquillità: il Qi della mente, del
cuore, del corpo, degli organi e dei sensi. Dona equilibrio emotivo, salute, ottimismo e vitalità.
Conviene praticare lautomassaggio Tao al risveglio e in un posto tranquillo e luminoso. L’esercizio
può durare dai dieci minuti ai tre quarti d’ora. Lo si può fare anche in ufficio – specialmente se
si svolge un’attività sedentaria o in altre situazioni dove si mantiene per lungo tempo una postura
scomoda ( quando si guida la macchina, si studia). In Cina e in Giappone lo si pratica dappertutto:
mentre si lavora, si é in fila ad aspettare il metro’ o si prende un caffe’ al bar.
Il massaggio per far bene dovrà essere rilassante e piacevole. Quindi niente pressioni forti e
dolorose. Prima di tutto si dovrà imparare a rilassare le dita e a premere con leggerezza e
sensibilità. Così sarà più facile penetrare profondamente nel corpo per tonificarci a puntino.
A cosa serve
Automassaggio della testa: Eliminina stanchezza e stress, sonnolenza e mal di testa. Equilibria il
Qi nel cervello e rafforza il sistema nervoso – il nervosismo é causa di inappetenza, ansia e
pigrizia. Aumenta la circolazione sanguigna e il “nutrimento” del cranio e dei capelli che diventano
più lunghi e più soffici. Il massaggio alla nuca rinforza la vista.
L’automassaggio del viso é un vero trattamento di bellezza: la pelle diventa più luminosa e possono
sparire le rughe. Lo sguardo diventa più vivo e attraente. Per i taoisti gli occhi sono la “porta
dell’anima” e rivelano lo stato di salute dell’individuo. Si possono rinforzarli con un leggero
massaggio ai globi oculari.
Automassaggio del collo: il collo é “una strettoia ad alta densità di traffico” dove passa cibo,
sangue, aria e Qi e dove ci sono le ghiandole tiroide e paratiroide. I suoi muscoli devono
sorreggere il peso della testa e sono spesso tesi e doloranti. Col massaggio si aiuta il Qi a fluire
verso il cervello. Si equilibria il sistema nervoso e ci si armonizza provando un piacevole senso di
benessere e di relax.
Automassaggio del petto: al centro del petto si trova la ghiandola del timo che controlla il sistema
immunitario e che i taoisti collegano a salute e longevità. Colpendolo leggermente con i pugni
chiusi lo si stimola e si tonificano cuore e polmoni.
Il massaggio dei seni eccita il Qi della ghiandola pineale – che per i taoisti é un “orologio e una
bussola” che regolarizzano i cicli del corpo – della ghiandola pituitaria o “ghiandola maestra” –
che ha una importante funzione sulla crescita e sul metabolismo e che per i cinesi governa
intelliggenza e memoria – e del “palazzo ovarico o dei testicoli” – i centri dell’energia sessuale.
Automassaggio del plesso solare e del “Dantian” – ventre: Aumenta la flessibilità dei muscoli
addominali favorendo appetito e buona digestione. E’ un rimedio per risolvere la stitichezza causata
spesso dallo stress e dalle tensioni che rallenta la pressione del Qi causando dolori alla schiena,
allo stomaco e al colon. Se c’é un blocco del flusso energetico lo stomaco non riesce a digerire,
l’intestino “rallenta” e il colon non riesce a espellere le impurità che vengono riassorbite
dall’organismo che così si intossica.
Automassaggio dei reni e della schiena: I reni deboli di Qi influenzano i meridiani del fegato e
della cistifellea causando anoressia, astenia, stanchezza agli occhi, frigidità e infertilità.
Con l’automassaggio si “riscaldano” e tonificano i reni facilitandone la funzione filtrante e
rinvigorendo il Qi “yang” e l’energia sessuale. Si alleviano lombalgie e mal di schiena rinforzando
i muscoli della schiena.
Automassaggio dell’osso sacro: Nel “Tao curativo” l’osso sacro é un punto di particolare importanza
dove si congiungono i muscoli e i nervi che governano gli organi sessuali, il retto e le gambe. E’
una “pompa” che spinge il Qi al cervello energetizzando tutto l’organismo. Massaggiando l’osso sacro
si rinforza il nervo sciatico e la funzionalità della vescica e delle ghiandole sessuali.
Centri energetici e canali da stimolare con l’automassaggio.
I maestri taoisti scoprirono nell’organismo umano due canali principali che trasportano il Qi,
l’energia vitale. Uno è chiamato Canale Funzionale o dello Yin e l’altro Canale Governatore o dello
Yang. Il primo parte dal perineo – tra ano e organi sessuali – per prolungarsi davanti lungo lo
stomaco, il cuore, la gola e terminando sulla punta della lingua. L’altro scorre dal perineo al
coccige e poi lungo la spina dorsale sale fino al cervello per poi ricongiungersi con l’altro canale
sul palato. La lingua diventa allora una “interruttore” che quando si incolla al palato collega i
due canali dello yin e dello yang formando un circuito che i taoisti chiamano Orbita Microcosmica.
Lungo questo circuito sono disposti punti energetici che massaggiati a dovere stimolano la
circolazione del Qi e irradiano energia vitale agli organi vicini. Il Qi é spinto lungo l’Orbita
Microcosmica dalla “Pompa Sacrale” e dalla “Pompa Craniale” rispettivamente alimentate dalle
pressioni della muscolatura pelvica e dai muscoli della testa e della lingua.
I centri energetici sono: 1) ombelico – 2) Il “Palazzo” delle ovaie o dei testicoli. – 3) perineo. –
4) coggige e “pompa sacrale”. – 5) Mingmen: é un punto sulla schiena opposto all’ombelico. – 6) Qi
Chung: é un punto sulla schiena opposto al plesso solare. – 7) nuca e “pompa craniale”. – 8) Pai
Hui: é un punto in cima alla testa. – 9) ipofisi si trova nella posizione del “terzo occhio”. – 10)
la zona occupata dalla lingua quando si incolla al palato. – 12) gola e collo. – 13) plesso solare.
– 14) retro del ginocchio. – 15) Yung Chuan: é un punto in mezzo alla palma dei piedi. – 16) Ta Tun:
sull’alluce. – 17) ginocchio: fronte e retro. – 18) centro del palmo delle mani.
La tecnica dell’Automassaggio TAO
Preparazione: aspettare almeno un’ora dall’ultimo pasto. Sscegliere un ambiente tranquillo e
luminoso. Sedersi comodamente su una sedia senza scarpe, occhiali e orologio. I taoisti suggersicono
di ripetere ogni esercizio per 9 volte.
1) Iniziare dalle mani: le palme delle mani sono la zona da dove si può più facilmente irradiare il
Qi curativo. Inspirare e contrarre i glutei per stimolare la “pompa sacrale”. Premere la lingua
contro il palato e sfregare vigorosamente le mani fino a scaldarle. Questo serve a stimolare i
dodici meridiani connessi alla mano e alle punta delle dita – il pollice é associato allo stomaco e
all’emozione dell’ansia, l’indice ai polmoni e alla depressione, il medio al cuore e all’impazienza,
l’anulare al fegato e all’irascibilità, il mignolo ai reni e alla paura. Col pollice premere il
palmo delle mani per tonificare la circolazione del Qi e i reni.
2) Testa: ricordarsi sempre prima di ogni massaggio di inspirare, contrarre i glutei e premere la
lingua contro il palato. Poi con le mani calde massaggiare il centro della calotta cranica – la zona
della “fontanella” dei bambini – e con i pugni stretti battersi delicatamente tutta la testa. Usando
le mani come fossero un pettine massaggiare il cuoio capelluto. Poi passare al volto stirando le
tempie, strofinando le guance con movimenti delle mani a sali-scendi. Premere con le palme i globi
oculari. Massaggiare i lati del naso e della bocca, l’orecchio interno e esterno.
3) Spalle: Inspirare e sollevare le spalle premendole contro il collo. Poi espirare lasciandole
ricadere in basso per liberarle dalla tensione. Poi colpirsi delicatamente col pugno sul retro del
collo, sulle spalle e sulla schiena.
4) Petto e Seni: portare la mano sul cuore concentrandosi in silenzio. Contrarre i glutei e premere
la lingua contro il palato. Poi stringere i pugni e con delicatezza percuotere il torace nella zona
centrale tra le clavicole e i capezzoli – nove volte. Massaggiare i seni usando i polpastrelli delle
dita. Premerli leggermente contro la gabbia toracica e poi massaggiarsi molto lentamente con un
movimento circolare delle mani verso il centro (la mano destra si muove in senso orario e la
sinistra in senso antiorario) per tonificare reni e fegato, milza e organi sessuali.
5) Plesso solare: posate una palma sull’altra e massaggiate lo stomaco e l’intestino, facendo con le
mani unite dei cerchi intorno all’ombelico, prima in senso orario e poi in senso antiorario.
Ripetere 9 volte. Poi rilassare le dita e premere leggermente stomaco e ventre.
6) “Palazzo Ovarico”: per localizzarlo appoggiare entrambi i pollici sull’ombelico e con gli indici
formare un triangolo verso il basso che avrà il suo vertice sul “palazzo ovarico”. Allargando le
dita si toccano le ovaie. Premere e massaggiare strofinando leggemente fino a sentire una piacevole
e benefica sensazione di calore e di rilassamento.
7) Reni: Strofinare le mani fino a riscaldarle e poi appoggiarle sui reni. Colpire leggermente la
schiena e i reni con la parte delle mani compresa tra polso e nocche. Portare le mani all’altezza
della cintola coi pollici dietro che strizzano i reni e le quattro dita davanti che premono sui lati
del ventre e sul meridiano del colon.
8) Osso sacro: Ricordarsi di premere la lingua contro il palato e di contrarre i glutei. Poi
stringere i pugni e picchiettare leggermente i lati dell’osso sacro, il fondo schiena e i glutei.
9) Piedi: Sedersi comodamente e strofinare i piedi fino a riscaldarli. Poi premere le dita – una per
una – e le piante dei piedi.
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