Tu possiedi l’intera riserva di gioia dentro di te…
Tratto da: < Il Divino Romanzo >
– di Yoganandaji
– C’è sempre una via d’uscita –
L’ansia non vi aiuta certamente. Non soltanto logora i nervi, rendendovi
irritabili e di cattivo umore, ma sottopone il cuore a una tensione
supplementare. Quando lasciate il lavoro alla fine della giornata,
dimenticatelo; non continuate a pensarci portandolo a casa con voi. L’ansia
annebbia la mente e, quindi, vi impedisce di pensare con chiarezza. Dovete
imparare ad affidarvi di più a Dio. Questa è una scienza, è una legge
divina. C’è sempre una via d’uscita dai vostri problemi; e se trovate il
tempo di pensare chiaramente, di pensare al modo di liberarvi dalla causa
della vostra ansia, invece di continuare soltanto a preoccuparvene,
diventerete un maestro.
Molti vengono da me per parlarmi delle loro angosce. Io li esorto a sedersi
in silenzio, a meditare e a pregare; e, dopo essersi interiormente
rasserenati, a pensare ai vari modi che possono risolvere o eliminare il
problema. Quando la loro mente è serenamente concentrata su Dio, quando la
loro fede in Dio è forte, trovano finalmente una soluzione. Le vostre
difficoltà non si risolveranno né ignorandole né preoccupandovene. Meditate
finché non vi tranquillizzerete; poi pensate al vostro problema e pregate
profondamente, invocando l’aiuto di Dio. Concentratevi e troverete una
soluzione senza dover subire la terribile tensione suscitata dall’ansia.
– Il primo esperimento è il silenzio –
Il primo esperimento in campo religioso deve cominciare dal silenzio. La
maggioranza degli esseri umani non trova mai il tempo per stare in silenzio
o per meditare. Io rimango ore e ore nel silenzio interiore. Quando mi trovo
in compagnia provo una gioia immensa; sto con tutti, con tutto il cuore. Ma
quando sono lontano dalla gente, rimango completamente solo nella gioia
suprema della vita, la beatitudine di Dio. Dovunque io sia, la gioia divina
non mi lascia mai. Perché non provate a stare in silenzio, così da poter
vivere in questo stesso modo? La maggior parte di voi non riesce a stare
seduta immobile neanche per dieci minuti senza che i pensieri volino in
tutte le direzioni. Non avete imparato a vivere in pace nella vostra dimora
interiore perché continuate a inseguire nervosamente i vostri pensieri.
Il mio maestro, Sri Yukteswar, diceva: “L’uomo ha chiuso a chiave la miniera
della felicità, e corre dappertutto, elemosinando proprio la felicità. Come
è sciocco, perché possiede l’intera riserva della gioia dentro di sé!”.
Sin dall’infanzia ho cercato Dio, e la comunione con lui mi ha dato una
felicità che la realizzazione dei desideri materiali non avrebbe mai potuto
darmi. Non avete niente se non avete Dio. Avete tutto se avete Dio, perché
egli è il Signore dell’universo.
Se con la religione non avete ottenuto nessun risultato, provate con la
meditazione. Convincete Dio a uscire dal suo silenzio. Dovete insistere:
“Signore, parlami!”.
Se farete uno sforzo supremo nel silenzio della notte e la mattina presto,
dopo qualche tempo vedrete un raggio della luce di Dio o percepirete un
fremito della sua gioia nella vostra coscienza. Fare esperimenti per
conoscere Dio nella meditazione e nel silenzio produce i risultati più
autentici e più straordinari.
Un tempo gli scienziati pensavano che l’acqua fosse un elemento unico. Ma in
seguito è stato sperimentalmente dimostrato che due elementi invisibili,
l’idrogeno e l’ossigeno, si uniscono in una precisa combinazione per formare
l’acqua. Allo stesso modo, effettuando esperimenti in campo religioso si
scoprono sorprendenti verità spirituali.
Quando meditate tranquillamente e la vostra mente è completamente
interiorizzata, avrete la prova dell’esistenza di Dio e scoprirete la vostra
vera natura. Sperimentare le leggi religiose è meraviglioso perché il
risultato non si ottiene fuori di voi, ma proprio dentro di Voi.
– Il risultato finale della verità è sempre buono –
Soltanto l’applicazione di metodi religiosi può rendervi sempre felici. La
sincerità è uno dei principi spirituali più importanti da mettere in
pratica. Il significato del termine ‘verità’ non è compreso chiaramente
dalla maggioranza degli esseri umani. La verità è l’esatta rispondenza con
la Realtà; perciò il suo risultato finale è sempre buono. Chi ha l’abitudine
di raccontare continuamente piccole bugie, scoprirà che è molto difficile
essere completamente sinceri in ogni circostanza.
I bugiardi cronici non pensano mai a quanto sia importante dire la verità;
non si rendono nemmeno conto di mentire. La loro immaginazione diventa la
verità, e non riescono più a intravedere l’autenticità delle varie
situazioni.
Molti di coloro che non comprendono quanto sia importante dire la verità,
giustificano il proprio sotterfugio dicendo: “Bene, se dicessi sempre la
verità sarei sicuramente ingannato, perché il resto del mondo non si
comporta in questa maniera. Una piccola bugia ogni tanto mi permette di
andare avanti splendidamente”. Che tristezza!
Per essere sempre sinceri dobbiamo comprendere la differenza tra la realtà
dei fatti e la verità. Se incontrate uno storpio e, pensando che la sua
imperfezione sia una cosa ovvia, lo salutate dicendo: “Come sta Signor
Zoppo!”, lo offenderete. Mettere in rilievo il suo difetto con sincerità è
solo un’offesa; non produce niente di buono. Perciò non si deve parlare
inutilmente di fatti spiacevoli, anche se sono veri.
– Non esistono bugie innocue –
Tuttavia, se per una buona ragione non volete dire la verità, almeno non
dite una bugia! Ammettete per ipotesi di appartarvi in un angolo per
meditare, credendo di non essere visti. Desiderate che nessuno sappia cosa
state facendo, ma qualcuno vi scopre e grida: “Ehi! Che fai? “, e per
nascondere quello che state facendo rispondete: ” Stavo mangiando una
banana”. Non è necessario dire una bugia del genere. Avreste potuto
rispondere: “Sono occupato e non voglio essere disturbato”. Una risposta
sincera è migliore di una piccola bugia detta per proteggervi dalla
curiosità altrui. La gente, in genere, si lascia andare a questo tipo di
menzogne. Evitate tale comportamento che favorisce l’abitudine mentale di
mentire, anche quando non c’è bisogno di eludere la verità.
È anche sbagliato dire la verità quando, così facendo, si tradisce
inutilmente e senza un buon motivo qualcuno. Supponete, ad esempio, che un
vostro conoscente abbia il vizio di bere, ma cerchi di tenerlo nascosto a
tutti. Voi siete al corrente della sua debolezza e quindi, in nome della
sincerità annunciate ai vostri amici: “Sapete che il tale ha il vizio di
bere, non è vero?”. Questa osservazione è superflua. Non è opportuno
occuparsi dei fatti altrui. Non rivelate i difetti degli altri, se non fanno
male a nessuno. Parlate in privato con l’interessato delle sue debolezze, se
avete l’occasione o la responsabilità di aiutarlo, ma, col pretesto di
aiutare qualcuno, non parlate mai esclusivamente per ferirlo. Lo
‘aiutereste’ soltanto a farlo diventare un vostro nemico. E potreste anche
soffocare il suo eventuale desiderio di migliorare.
La verità è sempre salutare; la realtà a volte può essere dannosa. Per
quanto vero possa essere, un fatto che sia contrario al bene è soltanto un
fatto, non è la verità. Non rivelate mai episodi spiacevoli che provocano un
dolore inutile al prossimo, ad esempio parlare male del carattere altrui
senza ragione. I giornali o i settimanali scandalistici lo fanno spesso nei
riguardi di persone famose, per danneggiarne la reputazione o per ottenere
guadagni personali a loro spese. Non attirate su di voi il cattivo karma che
deriva dalla rivelazione di fatti che recano danno agli altri, qualora non
si persegua uno scopo giusto e nobile.
Oltre a non rivelare fatti spiacevoli, dovete anche evitare con cura di
insinuare sottilmente ciò che state cercando di nascondere. Dopo tutto, Dio
perdona e anche noi, i suoi figli, dobbiamo perdonare. Perché dovreste
essere proprio voi la causa del danno altrui? La vostra azione offensiva si
ripercuoterà su di voi e vi danneggerà. Dobbiamo subire le conseguenze delle
esperienze che imponiamo agli altri. Alcuni vivono in pace e altri vivono
nell’ansia e nell’infelicità. Questi ultimi non hanno avuto la saggezza di
sperimentare e di scoprire come si può vivere in pace, altrimenti avrebbero
imparato a non mentire e a non parlare male degli altri in modo meschino e
nocivo.
– La felicità altrui è importante anche per voi –
Imparate anche a essere altruisti. Trovare la felicità rendendo felici gli
altri è un autentico obiettivo per chi ama Dio. Rendere felici gli altri non
solo è estremamente importante per la nostra felicità, ma è anche
un’esperienza molto soddisfacente. Alcuni pensano soltanto alla propria
famiglia: “Noi quattro e nessun altro”. Altri pensano solo a se stessi:
“Come posso essere felice io?”. Queste sono proprio le persone che non
saranno mai felici!
Non è giusto cercare la propria felicità incuranti del benessere altrui. Se
vi appropriate senza scrupoli del denaro di altri a vostro esclusivo
vantaggio, potrete diventare ricchi, ma non sarete mai felici, perché il
rancore che essi provano nei vostri confronti eserciterà un’influenza
negativa su di voi. La legge divina stabilisce che quando cercate di essere
felici a detrimento del benessere altrui, tutti vorranno rendervi infelici.
Ma se cercate di fare felici gli altri, anche a costo della vostra
soddisfazione personale, tutti si preoccuperanno del vostro benessere. Ogni
qual volta pensate alle vostre necessità, ricordatevi anche delle esigenze
altrui. Non appena vi occuperete del loro benessere, desidererete renderli
felici. L’altruista va perfettamente d’accordo con la sua famiglia e con il
resto del mondo. L’egoista è sempre preda dei guai e perde la pace mentale.
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