Tutto è amore – Brian Weiss

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Tutto è amore

di Brian Weiss

Testo tratto da “Molte vite, un solo amore”
di Brian Weiss, Oscar Mondatori

Tutto è amore… Tutto è amore. Con l’amore viene la comprensione. Con la
comprensione viene la pazienza. E poi il tempo si ferma. E ogni cosa è
calata nel presente.

L’ultima risposta è l’amore. Il quale non è un’astrazione, ma un’energia
effettiva, ovvero un ampio spettro di energie, che tu puoi “creare” e
conservare nel tuo essere. Semplicemente amando. E’ così che cominci a
entrare in contatto con Dio dentro te stesso. Apriti all’amore. Esprimi il
tuo amore.
L’amore dissolve la paura. Se provi amore, non puoi sentirti in pericolo.
Poiché tutto è energia, e poiché tutte le energie sono sottese all’amore,
tutto è amore. Questa è la precisa traccia che porta alla natura di Dio.

Quando stai portando amore e non hai paura, sai anche perdonare. Puoi
perdonare gli altri e puoi perdonare te stesso. Cominci così a vedere il
mondo nella giusta prospettiva. Senso di colpa e rabbia sono riflessi della
stessa paura. Il senso di colpa è una rabbia sottile diretta all’interno. Il
perdono dissolve il senso di colpa e la rabbia. Sono emozioni inutili e
dannose. Perdona, dunque, perché questo è un atto d’amore.

L’orgoglio può intromettersi, prendendo il posto del perdono. L’orgoglio è
una manifestazione dell’io. L’io è transeunte , un falso sé. Tu non sei il
tuo corpo. Tu non sei il tuo cervello. Tu non sei il tuo io. Tu sei molto
più dell’insieme di queste cose. Hai bisogno del tuo io per sopravvivere nel
mondo tridimensionale, ma hai bisogno solo di quella parte dell’io che
elabora l’informazione. Il resto – tutto ciò che ha a che fare con
l’orgoglio è meno che niente. Questa parte dell’io ti tiene separato dalla
saggezza, dalla gioia, da Dio. Devi trascendere il tuo io e trovare il tuo
vero sé. Il vero sé è la parte permanente e più profonda di te. Essa è
saggia, amorosa, sicura e gioiosa.

Nel mondo tridimensionale l’intelletto è importante, ma più importante
ancora è l’intuizione. Non bisogna scambiare la realtà con l’illusione. La
realtà è il riconoscimento della tua immortalità, divinità, atemporalità.
L’illusione è il tuo transeunte mondo tridimensionale. Dalla confusione tra
realtà e illusione può nascere solo danno. Così brami l’illusione della
sicurezza anziché la sicurezza della saggezza e dell’amore. Aspiri ad essere
accettato quando, in realtà, non puoi mai essere respinto. L’io crea
l’illusione e nasconde la verità. Per poter vedere la verità, l’io deve
dissolversi.

Con l’amore e la comprensione si apre la prospettiva dell’infinita pazienza.
Che senso ha il tuo affanno? Non c’è tempo comunque, se ti metti su quella
strada. Quando non vivi il presente, quando sei assorbito nel passato e
preoccupato per il futuro, ti spezzi il cuore e provi solo pena. Anche il
tempo è un’illusione. Persino nel mondo tridimensionale, il futuro è solo un
sistema di probabilità. Perché ti preoccupi così?

La terapia si rivolge al sé. La terapia è comprensione. L’amore è la terapia
ultima. I terapeuti, gli insegnanti e i guru possono coadiuvare, ma solo per
un tempo limitato. La direzione si trova nel proprio intimo, e prima o poi
il cammino interiore va trovato da soli. Solo nella realtà vera tu non sei
mai solo.
Se proprio devi, misura il tempo, non in minuti, ore e anni, ma in lezioni
apprese. Se arrivi alla giusta comprensione, puoi curarti in cinque minuti.
Oppure in cinquant’anni. E’ esattamente la stessa cosa. Il passato deve
essere ricordato e poi dimenticato. Lascialo andare.

Questo è valido per i traumi infantili e per i traumi subiti nelle vite
passate. Ma è valido anche per gli atteggiamenti, i fraintendimenti, i
sistemi di credenze che si scontrano dentro di te, e per tutti i vecchi
pensieri. Come puoi osservare con freschezza e chiarezza le cose se sei
oppresso da tutti quei pensieri? Come fai se ti occorre di imparare qualcosa
di nuovo, con una prospettiva nuova?

I pensieri creano l’illusione della separatezza e della differenza tra le
cose. L’io perturba tale illusione, ed essa crea la paura , l’ansia, il
dolore travolgente. Paura, ansia e dolore generano a loro volta rabbia e
violenza. Come può esistere pace nel mondo se predominano queste caotiche
emozioni? Sbroglia la matassa. Torna alla fonte del problema. Smetti di
tornare sempre alle rimuginazioni, ai vecchi pensieri. Non pensare più. Usa,
invece, la sapienza intuitiva per vivere di nuovo l’amore. Medita. Vedi come
tutto è interconnesso e interdipendente. Individua l’unità, non le
distinzioni. Vedi il tuo vero sé. Vedi Dio.

La meditazione e la visualizzazione ti insegneranno ad abbandonare le
elucubrazioni mentali, ti aiuteranno ad intraprendere il tuo viaggio a
ritroso. Avverrà la guarigione. Comincerai così a sfruttare facoltà della
tua mente in precedenza inutilizzate. E riuscirai a vedere. E capirai. E
crescerai in saggezza. Allora si che verrà la pace.

Anche con te stesso hai un rapporto, come con gli altri. E sei vissuto in
molti corpi e in molti tempi diversi. Chiedi dunque al tuo sé perché è così
pauroso. Perché hai paura di correre dei ragionevoli rischi? Hai timore per
la tua reputazione, o per quello che possono pensare gli altri? Queste paure
sono condizionate fin dall’infanzia o magari da epoche ancora più remote.

Poniti queste domande: cos’ho da perdere? Qual è la cosa peggiore che possa
capitarmi? Sarei contento di vivere in questo modo per il resto della mia
vita? Rispetto alla morte, questa decisione è davvero così rischiosa?

Crescendo, non aver paura di suscitare collera in altre persone. La collera
è solo una manifestazione della loro insicurezza. Invece, temendo la loro
collera, non faresti che bloccarti. Se non creasse tanto dolore, la collera
sarebbe semplicemente stupida. Dissolvi la tua stessa collera in amore e
perdono.
Non lasciare che la depressione o l’ansia frenino la tua crescita.
Depressione vuol dire perdita di prospettiva, oblio, tendenza a dare tutto
per scontato. Rendi più acuta la tua attenzione. Ristabilisci l’ordine dei
tuoi valori. Ricorda tutte quelle cose che non devono essere date per
scontate. Sappi cambiare prospettiva, e rammenta ciò che è importante e ciò
che lo è meno. Esci dalla carreggiata. Ricordati di sperare. Ansia vuol dire
essersi smarriti nel proprio io. Vuol dire aver perso i propri confini.
Nasce dal ricordo oscuro di una carenza d’amore, da un sentimento d’orgoglio
ferito, da una perdita di pazienza e di pace. Ricorda, non sei mai solo!
Non perdere mai il coraggio di correre dei rischi. Tu sei immortale. Nulla
potrà mai ferirti.

Vi sono molti tipi di karma, doveri da onorare. Il karma individuale
concerne i doveri propri di un determinato individuo, che sono riservati
unicamente a lui. Ma c’è anche un karma di gruppo, che comprende i doveri
collettivi, e ci sono molti gruppi: religioni, razze, nazionalità, e così
via. A un livello ancora più ampio, c’è un karma planetario, destinato a
influenzare il destino e l’esito del pianeta. Nel karma di gruppo, non solo
confluiscono e vengono elaborati i doveri individuali, ma il risultato che
ne esce è alla fine applicato al gruppo, al paese o al pianeta. L’
applicazione di tale karma di gruppo determina il futuro del gruppo e del
paese. Ma si applica anche all’individuo in cui si reincarna, sia all’
interno del gruppo o del paese, sia simultaneamente e trasversalmente all’
esterno, sia ancora in un successivo momento del tempo.

L’azione diventa giusta azione quando si fa azione che segue la Via, il
cammino che porta a Dio. Tutti gli altri sentieri sono alla fine vicoli
ciechi o illusioni, e l’azione condotta percorrendo queste vie non è giusta.
Così dunque l’azione promuove la spiritualità dell’individuo e il suo
ritorno. L’azione che alimenta la giustizia, la misericordia, l’amore, la
saggezza e tutte le qualità che noi chiamiamo divine e spirituali, è
inevitabilmente giusta azione. L’obiettivo da desiderare è il frutto della
giusta azione. I frutti delle azioni condotte lungo gli altri cammini sono
trasuenti, illusori e falsi.

Questo frutti ingannano e intrappolano, non sono ciò che veramente noi
vogliamo. I frutti della giusta azione comprendono in sé tutti i nostri
obiettivi e desideri, e tutto ciò di cui possiamo aver bisogno o che
possiamo desiderare.

Un esempio è costituito dalla fama. Colui che cerca la fama come fine in sé,
può conquistare per qualche tempo ciò cui aspira. Ma la fama sarà appunto
temporanea e non lo gratificherà. Se invece la fama arriva a una persona che
non vi annette eccessiva importanza, come risultato cioè di una giusta
azione, dell’azione condotta lungo il Cammino, allora quella fama durerà e
sarà ben riposta. Ma, per chi si trova sul Cammino, questo non conterà.
Questa è la differenza tra la fama perseguita egoisticamente, per desiderio
individuale, e la fama non cercata e non desiderata, che rappresenta il
prodotto indiretto e secondario della giusta azione. La prima è illusoria ed
evanescente. La seconda è reale e permanente, perché aderisce all’anima. La
prima s’addebita al karma, e deve essere onorata, la seconda no. L’obiettivo
non è vincere, ma aprirsi.

E’ Dio che perdona, ma tu devi essere perdonato anche dalla gente… e devi
a tua volta perdonare. Il perdono è anche responsabilità tua. Devi perdonare
ed essere perdonato. La psicoanalisi non ripara il danno. A quel punto ti
spetta ancora di proseguire al di là della comprensione, e di fare
cambiamenti, di migliorare il mondo, di rettificare i rapporti, di perdonare
agli altri e di accettare il loro perdono. Quel che più conta è di cercare
attivamente la virtù. Dichiararsi favorevoli non basta. La comprensione
intellettuale senza l’applicazione dei rimedi non è sufficiente. Esprimere
il tuo amore, questo si.

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