TUTTO è COLLEGATO a TUTTO

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TUTTO è COLLEGATO a TUTTO

di Gregg Braden

Ma sarà vero? Secondo Braden basta un piccolo spostamento di percezione che permetta di alimentare
pensieri e visioni diverse da quelle che comunemente alimentiamo. Una comunicazione che si nutre di
un linguaggio universale. Quello dello Matrix.

Tutto nel nostro mondo è collegato a tutto. Questo è quanto. Realmente! Queste le nuove che cambiano
tutto e che assolutamente scuotono i fondamenti della scienza, come oggi la conosciamo. “Va bene”
voi direte “Abbiamo già sentito parlare di questo”. “Che cosa rende, quindi, questa conclusione così
differente? Che cosa significa veramente essere così connessi?”.

Queste sono buone domande e le risposte possono sorprendere. La differenza fra le nuove scoperte e
ciò che abbiamo creduto in precedenza è che nel passato ci siamo detti semplicemente che il
collegamento esiste. I nuovi esperimenti, tuttavia, ci portano un passo più avanti. Al fatto che
siamo tutti collegati e connessi al tutto, la ricerca ora aggiunge e dimostra che il collegamento
esiste grazie a noi – nello specifico grazie alla nostra coscienza.

Il nostro essere connessi ci dà il potere di scozzare il mazzo a nostro favore quando si tratta del
momento di giocare con la vita. In ogni cosa, dalla ricerca della relazione d’amore alla cura delle
persone care, all’adempimento delle nostre aspirazioni più profonde e la pace nel mondo, siamo una
parte integrante di tutto ciò che sperimentiamo ogni giorno. Che le scoperte mostrino che possiamo
usare coscientemente tale connessione apre la porta a poco di meno che alla nostra opportunità di
gestire lo stesso potere che guida l’intero universo.

Attraverso il collegamento che vive dentro di te, me ed ogni essere umano che cammina sulla terra
siamo in linea diretta con la stessa forza che genera tutto, dagli atomi e dalle stelle al DNA della
vita!

Ci è un piccolo stop, tuttavia. Il nostro potere di fare ciò è dormiente fino a che non lo
svegliamo. La chiave per svegliare tale stupefacente forza è che dobbiamo optare per una piccola
variante nel modo in cui ci vediamo nel mondo.

Con un piccolo spostamento di percezione possiamo toccare con mano la forza più potente
dell’universo per affrontare persino le situazioni che appaiono impossibili. Accade quando ci
permettiamo un nuovo modo di vedere il nostro ruolo nell’universo. Quel “piccolo spostamento” di cui
abbiamo bisogno è vederci come componente del mondo piuttosto che separati da esso. Il modo per
convincersi che siamo veramente parte di ogni cosa che vediamo e sperimentiamo sta nel comprendere
come siamo connessi e che cosa significa tale connessione.

Attraverso il collegamento che unisce tutte le cose, quella “sostanza” che costituisce l’universo –
onde e particelle di energia – sembra fare cose che infrangono le leggi di tempo e di spazio come li
conosciamo oggi attraverso la fisica convenzionale. Dal DNA dei nostri corpi, agli atomi di tutto il
resto, le cose in natura sembrano condividere informazioni più velocemente di come Albert Einstein
aveva predetto dicendo che niente avrebbe mai potuto viaggiare più veloce della luce.

Negli esperimenti di laboratorio, le particelle sono state documentate in due posti allo stesso
tempo, tra di loro connesse anche se sono separate da distanze di molte miglia, e in grado di
guarire se stesse e perfino viaggiare nel tempo! Storicamente, tali fenomeni erano riconosciuti
impossibili. Appaiono però non solo possibili, possono anche mostrarci qualcosa di più delle
interessanti anomalie di piccole particelle. La libertà di movimento che le particelle quantiche
dimostrano può rivelare come il resto dell’universo funzioni quando rivolgiamo lo sguardo oltre ciò
che conosciamo della fisica.

Mentre questi risultati possono suonare come lo scritto di un episodio futuristico di Star Trek,
sono proprio ora sotto l’esame accurato degli scienziati contemporanei. Singolarmente, gli
esperimenti che producono tali effetti sono certamente interessanti e meritano più ricerca.
Considerati insieme, tuttavia, suggeriscono anche che non possiamo essere limitati dalle leggi della
fisica così come crediamo. Forse le cose possono viaggiare più velocemente della velocità della luce
e forse possono essere in due posti allo stesso tempo! E se le cose possono, perché no noi?

Fonte: liberamente tratto da www.greggbraden.com/, news

da www.scienzaeconoscenza.it/articolo.php?id=21958

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