Un Augurio di Felicità
Molti ricercatori della verità, dai saggi vedici agli stoici greci e romani, dai filosofi ai
mistici, agli innamorati di Dio di tutte le tradizioni, sono giunti alla conclusione che ciò che è
soggetto a mutamento non può rendere felici.
Eppure ognuno di noi, se veramente lo desidera, ha l’opportunità di imparare a riconoscere e ad
avvicinarsi alla sorgente di quel che gli antichi chiamavano beatitudine.
Il valore e il significato di beatitudine lo troviamo più o meno espresso in tutte le epoche e
grandi civiltà: presso gli Assiri, i Babilonesi, i Sumeri, gli Egizi, i Greci e i Romani; nelle
traduzioni medioevali di Aristotele e nelle grandiose opere di Dante; negli alchimisti e negli
ermetisti. Non è un concetto astratto, bensì una realtà che appare irraggiungibile solo perché
sfugge alla portata della mera intellettualità.
In sanscrito, nella letteratura spirituale dell’India che è la più antica che l’uomo conosca, viene
utilizzato il termine ananda per esprimere il senso profondo di felicità inesauribile.
Ananda scaturisce dalleterna relazione che lanima ha con Dio.
La si sperimenta quando si realizza un autentico senso di amore e comunione con Dio e con tutte le
creature, quando si è compassionevoli e benevoli nei confronti di tutti gli esseri viventi.
La persona realizza così che la felicità non è un termine astratto o unutopia, bensì uno stato
dellessere che è possibile sperimentare e realizzare nel qui e ora.
La sua scoperta coincide con la scoperta di noi stessi.
Socrate diceva Cerca te stesso, trova te stesso, conosci te stesso.
Nella via dello Yoga della Bhakti, la conoscenza di sé include la conoscenza della propria essenza
spirituale profonda e di Dio quale suprema Fonte di Vita, di Sapienza e Amore.
Solo dalla meravigliosa esperienza dell’Amore può scaturire lineffabile esperienza della
Beatitudine.
A tutti voi, il mio più sentito Augurio di Felicità e Prosperità sul piano fisico, psicologico e
spirituale!
Marco Ferrini
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