Un chip con un laboratorio
di: Massimo Bertolucci – Ecplanet.net
Scienziati dell’Università olandese di Twente suggeriscono che le cellule potrebbero essere
veicolate utilizzando il suono. La scoperta potrebbe portare alla messa a punto di un laboratorio
su un chip, una piccolissima struttura, grande come un francobollo, con cui gli scienziati
potrebbero condurre sperimentazioni di carattere biologico e chimico.
Il nuovo dispositivo utilizza onde sonore che fanno oscillare una vaschetta contenente del liquido
generando dei piccoli turbini di liquido capaci di sospingere o far rotare a caso piccoli elementi,
come cellule o particelle. Ora, gli scienziati sono però riusciti a controllare questi vortici di
liquido e quindi utilizzarli per trasporre le cellule, semplicemente costruendo sulla base della
vaschetta delle piccole gobbe e delle piccole depressioni.
Nel momento in cui il flusso dell’acqua incontra una bolla oppure il lato della vaschetta si
generano i vortici. Le forze generate da questa turbolenza possono raggiungere livelli sufficienti
da poter disgregare le cellule. Lo scopo degli scienziati è quello di poter utilizzare questa
tecnica per muovere le cellule, o parti di esse, su circuiti microfluidici. Ciò porterà alla
miniaturizzazione e automatizzazione di una moltitudine di processi di laboratorio. I risultati
della sperimentazione sono stati presentati a Montreal nel corso del convegno annuale dell’American
Physical Society.
Istituzioni scientifiche citate nell’articolo:
Universiteit Twente
American Physical Societ
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