Una GHIANDOLA per la KUNDALINI

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Una GHIANDOLA per la KUNDALINI

di Fernando Brivio

Quante altre ghiandole minuscole attendono di essere conosciute? E quante ancora, quali ricettori
non usati, sono presenti nel nostro corpo come potenziale nascosto e inutilizzato, e quindi pronte a
prender forma? La kundalini allora non appare più alla scienza come un vocabolo newage per
energetici incalliti e beoti dello spirito, ma ha una sua specificità fisio-anatomica che
corrisponde ad una ghiandola particolare: il glomo coccigeo del Luschka.

Il seguente intervento, parte di un convegno della serie: la scienza incontra lo spirito –
Sessualità e spiritualità è ascoltabile integralmente su > dvd dal cofanetto che prende lo stesso
nome. Alla fine dell’articolo avete l’occasione di visionarne il trailer

La Ghiandola Coccigea del Luschka, identificata per la prima volta a metà dell’ottocento dal famoso
anatomo-patologo dell’epoca Luschka di Tubingen, è un piccolo granellino di 3-4 millimetri che si
trova davanti al coccige. Ha dei canali vascolari permeati di fibre nervose e sinusoidi vascolari,
con ampia innervazione. Dalla struttura anatomica e istologica sembrerebbe un chemocettore.

Dei chemocettori conosciuti, quali il glomo carotideo e il glomo aortico, si apprendono le
importantissime funzioni come quella di rilevare la pressione parziale di ossigeno e di anidride
carbonica nel sangue, informando direttamente il cervello e il midollo allungato, al fine di dare la
risposta respiratoria adeguata. Anche se, purtroppo, non ci sono grandi studi su questa parte
anatomica, gli esperimenti da noi condotti hanno avuto riscontri importantissimi. Considerando che,
l’inizio della catena del “simpatico” è la Ghiandola Pineale (importantissima sul controllo
dell’immunità) e questo glomo coccigeo è la parte finale, si arriva per deduzione a supporre il
ruolo di questo organo sul controllo dell’identità biologica, la quale deve corrispondere a una
identità psicobiofisica (o sessuale) e a una spirituale, anche se non vi è ancora una coscienza di
ciò.
Asportando il glomo del Luschka diminuisce la capacità biologica di riconoscere la propria identità
biologica.

Apro inoltre una parentesi per dire che la stimolazione della Ghiandola Coccigea (o glomo del
Luschka) può avvenire anche durante il rapporto anale, il cui piacere è pertanto semplicemente
dovuto alla stimolazione della stessa e non alla penetrazione anale in sé.
Nella tradizione dei chakra, la Ghiandola Pineale è connessa all’espansione della coscienza e allo
Spirito, e corrisponde al settimo chakra, Brahmarandhra o Loto dai Mille Petali; la Ghiandola
Coccigea, che è legata alla sessualità e al piacere, corrisponde quindi al primo chakra “Mulhadara o
Kundalini, e viene messa in comunicazione con la Pineale attraverso il “simpatico”. Se tale
relazione fra queste due strutture divenisse cosciente, vi sarebbe davvero la possibilità di
riportare la sessualità da fatto puramente materiale a fatto celeste.

Fernando Brivio – chirurgo, ricercatore, teologo e docente di PNEI
f.brivio@hsgerardo.org

it.youtube.com/watch?v=PlTPxv4-fyc

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