Una ricerca scientifica sui benefici della meditazione
Per millenni i saggi indiani hanno portato avanti studi profondi e vasti sui rapporti intrapsichici
dellessere umano collegati alla sua dimensione spirituale, conseguendo una conoscenza e una
specificità di linguaggio così alte, da permettere loro di sperimentare con successo livelli straordinari di coscienza e di descriverli compiutamente.
Negli Yogasutra di Patanjali, antico trattato di psicologia del profondo e di realtà metafisica,
viene descritto un tipo di meditazione denominato sabija samadhi (samadhi con seme o tema). Esso
permette la visualizzazione e la presa di coscienza di un livello superiore di realtà ottenuto mediante la meditazione su di un mantra.
Fin dai tempi prestorici delle Samhita vediche i mistici, i saggi e i maestri vaishnava hanno
attribuito immenso valore alla meditazione attraverso il suono sacro, Shabda-Brahman, rappresentato
principalmente dall’invocazione dei Nomi di Dio, che ne descrivono le qualità e le potenze
illimitate; tale pratica è definita Nama-smarana e costituisce, in questa tradizione, lessenza di
tutte le attività religiose, nonché lesercizio spirituale più significativo per il ricercatore spiritualista.
Lesperienza millenaria della meditazione, o in altre parole del cammino verso il luogo del cuore,
ovvero l’essenza spirituale della persona, quel metaspazio interiore che ne costituisce il centro
vitale energetico, è fortunatamente sempre più valorizzata anche dalluomo del nostro tempo, ahimè
purtroppo ancora troppo spesso ignaro di quanto sia fondamentale educare il pensiero per liberarsi
da condizionamenti automatici acquisiti ed ampliare la visione di se stessi, degli altri, del mondo,
del senso e dello scopo della vita. A partire dagli ultimi cinquantanni del Novecento si osserva
una graduale riscoperta dei benefici, per lo meno di quelli sul piano psicofisico, della meditazione
grazie ai sempre maggiori e ravvicinati scambi culturali tra Oriente e Occidente. L’interesse verso
la meditazione è così rinato anche in campo non prettamente religioso, e l’efficacia di tale pratica
è stata comprovata anche da varie interessanti ricerche scientifiche. Quella che segue è una delle ultime che è stata divulgata.
di Marco Ferrini (Matsyavatara das)
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