Una via per l’armonia

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Una via per l’armonia

di Flavio Alterisi

Costanza, esercizio e dedizione sono elementi fondamentali nel lungo
percorso che porta dal mondo dell’illusione a quello della realtà; che parte
dall’attenzione al respiro e arriva, dopo un lungo viaggio, all’armonia.

Per gli occidentali il respiro è aria; cioè l’ossigeno. L’anima del respiro,
la chiamano elettricità e magnetismo: fuoco cioè energia.
Per gli orientali, l’anima del respiro è “prana”, l’energia vitale, la vita.

Chi si affaccia alla meditazione, può trovare – nell’ambito delle due
civiltà – significati diversi per parole uguali o significati analoghi per
parole diverse. Ma non deve lasciarsi confondere.

Prendere coscienza del respiro, ad esempio, significa – per entrambe le
culture – avere consapevolezza della propria vita, percepire la propria
energia vitale. In sintesi, percepire se stessi.

L’intero campo della meditazione si è esteso, nella storia umana, attraverso
civiltà molto differenti e – sopratutto – lungo secoli di esperienze umane
per ogni civiltà.

Anche per questo, sono diversi i metodi che possono essere seguiti; ciascun
uomo è unico e trova il suo proprio metodo, quando è pervenuto a quel punto
di sviluppo che coincide con i requisiti richiesti. Ogni metodo prevede
accostamenti specializzati, ognuno dei quali – e questo è il limite ma anche
il punto di forza – richiede a volte una intera vita per la sua completa
esplorazione.

La meditazione enfatizza il “mondo della realtà “, per contrasto con quello
“dell’illusione”, dell’effimero, del transitorio.

Ogni tecnica di meditazione, in fondo, dona soltanto un’indicazione generale
di “direzione” di quel sentiero interno che – simile ad una scorciatoia –
conduce da dimensione a dimensione.

Ma questa via dobbiamo scoprirla da soli: con la volontà e la forza della
certezza; perché è il “sentiero della consapevolezza”.

Via che può apparire solitaria e che richiede una disciplina apparentemente
dura e inutile, a chi guarda dall’esterno. Ma non è così.

Quando si inizia meditare, è importante ricordare l’armonia. Tutto ciò che
produce disarmonia, sforzo, dolore, non è vera meditazione: e non dovrebbe
essere né mantenuto, né cercato. Perché la meditazione è il tentativo
dell’umanità di trovare l’armonia: trovarla se non c’è, mantenerla se c’è
ed, eventualmente, migliorarla. E, con l’armonia, la salute e la bellezza.

La meditazione è, nella sua essenza, realizzare in se stessi l’armonia; e
fluire da dimensione a dimensione fino a diventare e vivere l’armonia
stessa.

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