18 settembre 2013
Un cambiamento di stile di vita basato su una dieta prevalentemente vegetariana, moderato esercizio
fisico e tecniche per gestire lo stress può far allungare i telomeri, i “cappucci protettivi” del
DNA il cui progressivo accorciamento è correlato alla senescenza cellulare e a numerose patologie
legate all’età. L’indicazione, da prendere con le dovute cautele in attesa di conferme su gruppi più
numerosi, è emersa da uno studio pilota su 35 pazienti affetti da tumore della prostata (red)
lescienze.it
Una dieta corretta, l’esercizio fisico moderato e pratiche di gestione dello stress possono influire
positivamente sul processo d’invecchiamento cellulare, poiché sarebbero in grado d’indurre un
consistente allungamento dei telomeri, i cappucci protettivi delle molecole di DNA, considerato un
segno della senescenza a livello cromosomico.
L’indicazione, pubblicata sulla rivista Lancet Oncology, è di un gruppo di ricercatori
dell’Università della California a San Francisco in base a uno studio pilota su un limitato numero
di soggetti, ed è quindi da prendere con le dovute cautele. I risultati sono comunque importanti
perché possono servire da indirizzo per i futuri studi in questo campo.
Da alcuni anni la ricerca biomedica ha sottolineato limportanza delle sequenze di DNA non
codificante, cioè che non contengono geni da tradurre in proteine. Tra queste, vi sono speciali
sequenze di nucleotidi che si trovano allestremità del DNA cromosomico di tutti gli organismi
eucarioti dette appunto telomeri.
A ogni processo di replicazione cellulare, i telomeri vengono in parte sacrificati, ed è per questo
che con letà le molecole di DNA risultano accorciate e quindi più sensibili a mutazioni che
determinano la senescenza della cellula e possibili problemi sanitari per la salute dell’individuo.
Alcuni studi hanno infatti correlato l’accorciamento dei telomeri a numerose patologie legate
all’età, tra cui i tumori, l’ictus, la demenza, le malattie cardiovascolari, l’obesità e il diabete.
Un meccanismo compensativo di questo accorciamento tuttavia esiste, e si basa sullazione della
telomerasi, un enzima in grado di catalizzare lallungamento dei telomeri. Un dato importante è che
i nostri geni e i nostri telomeri non sono necessariamente il nostro destino, spiega Dean Ornish,
primo autore dello studio. I nostri risultati sembrano indicare che i telomeri possono allungarsi
con un corretto stile di vita, determinando un ritardo dellinvecchiamento cellulare e quindi
aprendo buone prospettive di salute per letà avanzata.
Ornish e colleghi hanno seguito 35 soggetti maschi con un tumore della prostata localizzato e in una
fase precoce per studiare la possibile influenza di un cambiamento degli stili di vita
sullaccorciamento dei telomeri e sullattività della telomerasi. Un primo gruppo di 10 volontari ha
seguito un programma che prevedeva una dieta prevalentemente vegetariana (con consumo di frutta,
verdura e prodotti derivati da farine non raffinate), un esercizio fisico moderato (camminata per 30
minuti al giorno sei giorni alla settimana) e pratiche di riduzione dello stress (stretching, yoga,
meditazione e controllo del respiro). Gli stessi soggetti partecipavano inoltre a un gruppo di
psicoterapia di supporto. I restanti 25 soggetti non erano coinvolti in cambiamenti degli stili di
vita e avevano la funzione di gruppo di controllo.
Dalle analisi è risultato che nei soggetti del primo gruppo, i telomeri si sono allungati di circa
il 10 per cento. Questa variazione positiva, inoltre, è risultata proporzionale al rigore con cui i
singoli individui si sono adeguati al training. Con tutta probabilità, argomentano gli autori,
leffetto è mediato dalla telomerasi, la cui attività potrebbe essere incrementa da un corretto
stile di vita, come indicato da studi precedenti.
www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045%2813%2970366-8/abstract
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