Uomini quasi come pipistrelli possono “vedere” nell’oscurità

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Uomini quasi come pipistrelli possono “vedere” nell’oscurità

L’UOMO può “vedere” al buio come un pipistrello. Lo sostengono alcuni ricercatori spagnoli, i quali
sono convinti che, al pari dei neri mammiferi, di delfini e balene, sia in grado di muoversi nello
spazio attraverso l’udito, cioè sfruttando la cosiddetta ecolocalizzazione, un vero e proprio radar
biologico. Ci vuole, però, un po’ di allenamento. Dopo un mese di test, imparando ad ascoltare il
ritorno dell’eco prodotta dall’impatto delle onde sonore con gli oggetti e gli ostacoli, si riesce a
camminare nella più totale oscurità. E’ sufficiente uno schiocco della lingua.

“Alcuni uomini nati ciechi ne sono capaci”, spiega Juan Antonio Martinez, ricercatore
dell’Università di Acalà nei pressi di Madrid. “Riescono a vivere normalmente e a svolgere attività
come andare in bicicletta e a giocare a palla”. Uno di loro si chiama Daniel Kish, l’unico uomo
cieco che ha conseguito il certificato di accompagnatore per non vedenti. Kish, sin da bambino, ha
imparato ad ascoltare l’eco del suono prodotto schioccando la lingua. “Abbiamo preso ispirazione da
questo caso e abbiamo provato ad addestrare degli studenti”, spiega Martinez. I risultati,
nonostante la diffidenza di alcuni colleghi del ricercatore, sono stati inaspettati. Dopo solo
alcuni giorni di allenamento, gli studenti avevano acquisito capacità di ecolocalizzazione e
riuscivano a rilevare oggetti nella totale oscurità.

Per sviluppare questa capacità non sono necessarie particolari condizioni fisiche. “Con due ore al
giorno per un paio di settimane si è in grado di distinguere un oggetto davanti, e con altre due
settimanesi distinguono marciapiedi e alberi”, rivela Martinez. “Siamo animali che basano il
movimento sulla vista e dimenticare le nostre inclinazioni non è semplice. Non possiamo produrre
suoni con la frequenza di pipistrelli o delfini: tuttavia questa capacità potrebbe risultare
utilissima per la sopravvivenza e nelle situazioni di scarsa visibilità”, concludono i ricercatori.

www.repubblica.it/2009/07/sezioni/scienze/uomini-pipistrelli/uomini-pipistrelli/uomini-pipist
relli.html

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