Vaccinazioni: perché sono un pericolo

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Vaccinazioni: perché sono un pericolo

dr Mercola 23 agosto 2009

Traduzione di Cristina Bassi www.thelivingspirits.net

Avviso importante. Si consigliano caldamente i genitori di documentarsi sugli effetti (e l’utilità)
del vaccino che il Ministero della “Sanità” ci sta proponendo, prima di permettere che il delicato
sistema nervoso dei loro bambini (e quello degli adulti in generale) sia violato dai forti
inquinanti presenti nel vaccino stesso. rl

Perchè le vaccinazioni sono un pericolo per il corpo?
Si presume che una vaccinazione ci aiuti a costruire immunità nel nostro sistema nei confronti di
organismi potenzialmente dannosi che causano malessere e malattia. Tuttavia il nostro sistema
immunitario è già programmato per ciò, in risposta ad organismi che invadono il corpo.

La maggior parte degli organismi che generano malattie entra nel corpo attraverso le mucose del
naso, della bocca, del sistema polmonare o del tratto digestivo.
Queste membrane mucose hanno un loro sistema immunitario, chiamato IgA (1).
Questo è un sistema di protezione diverso da quello attivato quando il vaccino viene iniettato nel
corpo.

Il sistema IgA è la prima linea di difesa del corpo.
La sua funzione è combattere gli organismi invadenti nei loro punti d’ingresso, riducendo o
addirittura eliminando il bisogno di attivare il sistema immunitario del corpo.

Quando s’inietta un vaccino nel corpo e, soprattutto, quando questo lo si combina ad un
immuno-adiuvante come lo squalene (2, vedi sotto), il sistema immunitario IgA viene bypassato e il
nostro sistema immunitario va su di giri in risposta alla vaccinazione.

Gli ingredienti
I maggiori ingredienti in un vaccino sono i virus morti e quelli vivi che sono stati attenuati
(cioè, indeboliti e resi meno nocivi).
I vaccini contro l’influenza contengono anche un numero di tossine chimiche, incluso:
il glicole etilenico (antigelo), la formaldeide,il fenolo (acido carbolico) e antibiotici come
neomicina e streptomicina.

In aggiunta ai virus e ad altri additivi, molti vaccini contengono anche immuno-adiuvanti come
l’alluminio e lo squalene.
L’immuno-adiuvante aggiunto al vaccino ha lo scopo d’aumentare (l’effetto “turbo”…) la risposta
immunitaria alla vaccinazione. Gli adiuvanti fanno si che il sistema immunitario iperreagisca alla
introduzione dell’organismo contro il quale si è stati vaccinati.

Questi adiuvanti si suppone che facciano il lavoro più velocemente (ma certamente non in modo
innocuo). Gli adiuvanti riducono la dose del vaccino quindi, tanto meno sarà il vaccino richiesto
per ogni individuo, tanto più dosi individuali saranno disponibili per le campagne di vaccinazione
di massa.

Nei vaccini contro la febbre suina ci saranno immuno-adiuvanti?
Il governo USA ha contratti con molte case farmaceutiche per sviluppare e produrre vaccini contro la
febbre suina. Almeno due di queste aziende, la Novartis e la GlaxoSmithKline, stanno usando un
adiuvante nei loro vaccini H1N1.

Cosa fa l’adiuvante squalene ai topi
Adiuvanti di vaccini su base oleosa come lo squalene, a lungo raggio temporale non hanno dimostrato
di produrre risposte immunitarie concentrate e ininterrotte (4).
Inoltre, una ricerca del 2000 pubblicata nell’American Journal of Pathology ha dimostrato che una
singola iniezione dell’adiuvante squalene sui topi, ha attivato “una infiammazione cronica, mediata
immunologicamente sull’articolazione”, altresi nota come artrite reumatoide (5)

Cosa fa lo squalene agli esseri umani
Il nostro sistema immunitario riconosce lo squalene come una molecola d’olio indigena del corpo.
Essa si trova in tutto il sistema nervoso e nel cervello. Infatti, si può consumare squalene in olio
d’oliva. Il sistema immunitario non solo la riconosce, ma si avvale anche delle sue proprietà
antiossidanti.

La differenza tra “squalene buono” e “squalene cattivo” dipende dal metodo attraverso il quale essa
entra nel corpo.
L’iniezione è una via d’ingresso anormale, che incita il sistema immunitario ad attaccare tutto lo
squalene nel corpo, non solo quello contenuto nell’adiuvante.

Il sistema immunitario, quindi, tenterà di distruggere la molecola ovunque la trovi, inclusi i
luoghi dove è vitale per la salute del sistema nervoso (6)
I veterani della Guerra del Golfo che hanno contratto la sindrome che porta questo nome (Gulf War
Syndrome:GWS) ricevettero vaccini all’antrace che contenevano squalene (7)

L’MF59 (l’adiuvante allo squalene della Novartis, ora usato nel vaccino contro la febbre suina) fu
un ingrediente NON approvato nei vaccini sperimentali all’antrace e da allora è stato collegato alle
malattie devastanti e autoimmuni di cui soffrono molti veterani del Golfo (8).

Il ministero della Difesa (USA ndt) fece di tutto per negare che lo squalene fosse veramente un
inquinante nel vaccino all’antrace somministrato al personale militare nella guerra nel Golfo
Persico – schierato o meno.

Tuttavia, la FDA (Food and Drug Administration, ndt) scoprì la presenza di squalene in certi lotti
di prodotto AVIP (= programma di vaccinazione per l’immunizzazione all’antrace). .
Una ricerca condotta al Tulane Medical School e pubblicata nel numero di febbraio 2000 di
Experimental Molecular Pathology, include queste statistiche allarmanti:

“ …la maggioranza sostanziale (95%) dei pazienti che svilupparono la Sindrome della Guerra del Golfo
(Gulf War Syndome – GWS) aveva anticorpi verso lo squalene. Tutti (100%) i pazienti GWS immunizzati
per il servizio “Tempesta nel Deserto” anche non impiegati sul campo di battaglia, ebbero gli stessi
segni e sintomi di quelli che lo furono, ovvero anticorpi allo squalene (9).

Secondo la dr Viera Scheibner, in precedenza eminente ricercatore scientifico per il governo
australiano:
“…questo adiuvante [lo squalene] contribuì alle reazioni a cascata chiamate “Gulf War Syndrome,”
(sindrome della Guerra del Golfo) documentate nei soldati coinvolti nella Guerra del Golfo.
I sintomi da loro sviluppati includevano: artrite, fibromialgia, adenopatia, irritazioni cutanee
fotosensitive, fatica cronica, emicranie croniche, perdita abnorme di peli, lesioni cutanee non
guaribili, ulcere da afte, vertigini, debolezza, perdita di memoria, attacchi epilettici, cambi di
umore, problemi neuropsichiatrici, effetti antitiroidei, anemia, alto tasso di sedimentazione degli
eritrociti, lupus eritematoso sistemico, sclerosi multipla, fenomeno di Raynaud, sindrome di
Sjorgren, diarrea cronica ecc.” (10)

La scienza è latitante
Non esiste al presente una scienza medica che possa garantirci la sicurezza dei vaccini.
La scienza e i promotori di vaccini (che include, forse, anche il vostro medico di fiducia), non
conoscono le loro conseguenze a lungo termine sulla nostra salute e su quella dei nostri figli.
Studi su pazienti controllati sono durati mediamente solo due settimane.

Eppure, malattie autoimmuni come quelle viste nella sindrome del Golfo spesso necessitano di anni
prima di venire diagnosticate, causa la vaghezza dei sintomi iniziali. Lamentele circa emicranie,
fatica e dolori cronici sono sempre sintomi di malattie e disturbi seri.

Cosa si può fare per la prevenzione:
Prendersi cura della propria salute per eliminare il rischio di contrarre influenza.
La chiave ovviamente è tenere il proprio sistema immunitario in buona salute.
Ecco alcuni promemoria in tal senso, che il dr Mercola segnala: 

– Eliminare gli zuccheri. Il consumo di zucchero ha un effetto immediatamente debilitante
sul sistema immunitario.
– Prendere Omega 3 di buona qualità.
– Fare esercizio fisico.
– Avere un livello ottimale di Vit D, la cui carenza causa anche i malesseri influenzali stagionali;
un buon livello di questa vitamina permetterà di combattere le infezioni. 
– Dormire molto e con qualità.
– Gestire lo stress in modo efficace, se c’è eccesso di stress il corpo non sarà in grado di
fronteggiare le infezioni.
– Lavarsi le mani, ma non con un sapone antibatterico;
usare un sapone naturale senza sostanze chimiche.
Traduzione di Cristina Bassi
www.thelivingspirits.net

Fonte dell’articolo:
articles.mercola.com/sites/articles/archive/2009/08/04/Squalene-The-Swine-Flu-Vaccines-Dirty-
Little-Secret-Exposed.aspx

Related Links:
  Adverse Effects Of Adjuvants In Vaccines
  Mercury In Vaccines Was Replaced With Something Even MORE Toxic
  Study Suggests Link Between Vaccines, Gulf War Illnesses

________________________________________

(1) Ig è l’abbreviazione di immunoglobulina.
Dette anche anticorpi, le immunoglobuline sono proteine presenti nel sangue. Ne esistono cinque tipi
(IgA, IgD, IgE, IgG e IgM) Le IgA sono gli anticorpi particolarmente presenti nelle secrezioni
(saliva, lacrime, muchi, ecc.). In quanto tali costituiscono una barriera che le mucose oppongono ad
un agente infettivo che vuole introdursi nel nostro organismo.
(2) Lo squalene è anche implicato nella debilitazione della sindrome del Guerra del Golfo ( Gulf War
Syndrome and squalene ).
(3) Meryl Nass, M.D., July 3, 2009
anthraxvaccine.blogspot.com/2009/07/h1n1-vaccines-with-novel-adjuvants.html
(4) Rense.com, Vaccines, Autism, and Gulf War Syndrome, August 15, 2005.
(5) The American Journal of Pathology, the Endogenous Adjuvant Squalene Can Induce a Chronic
T-Cell-Mediated Arthritis in Rats, 2000.
(6) Vaccination Liberation, Adjuvant Index Page www.vaclib.org/basic/adjuvants.htm
(7) Autoimmune Technologies, News Release: SQUALENE FOUND IN ANTHRAX VACCINE,
www.autoimmune.com/SqualeneInVaccine.html
(8) www.autoimmune.com/GWSGen.html
(9) ScienceDirect.com, Experimental and Molecular Pathology, Volume 68, Issue 1, February 2000,
Pages 55-64 www.sciencedirect.com/
(10) Adverse Effects of Adjuvants in Vaccines, by Viera Scheibner, Ph.D., 2000.
www.whale.to/vaccine/adjuvants.html
 

Da:
www.thelivingspirits.net/php/articolo.php?lingua=ita&id_articolo=177&id_categoria=14&id_sotto
categoria=63
 
(www.mercola.com)

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