Vaccini: Sì o No?
In esclusiva per la prima volta le analisi e le foto di laboratorio con il microscopio elettronico delle sostanze presenti nei vaccini
di Stefano Montanari, Antonietta Gatti
Vaccini: Sì o No? – Libro
Un libro su uno dei temi più scottanti di oggi, che riguarda tutti i bambini
Vaccini sì o vaccini no? Fare una scelta consapevole oggi è molto difficile. Ricevi quotidianamente
innumerevoli informazioni dai giornali, nazionali e locali, dalle radio, dalla televisione e da
internet sull’importanza di vaccinare i tuoi figli e di farlo secondo il calendario stabilito
dall’ASL e dellefficacia dei vaccini antinfluenzali. È molto importante che tu possa avere tutte le
conoscenze per scegliere liberamente. La salute è tua e non sei obbligato di metterla nelle mani di altre persone, soprattutto quella dei tuoi bambini. E quindi devi chiederti:
Che cosa sono i vaccini? Come sono nati? Cosa contengono? Come vengono somministrati? Quanto sono
efficaci e quanto sono deleteri? Che collegamenti ci sono tra i vaccini, lautismo e altre malattie?
In questo libro gli scienziati Stefano Montanari e Antonietta Gatti forniscono le risposte a tutte
queste domande presentando le loro ricerche in laboratorio su 28 diversi vaccini.
Ma non solo, in queste pagine vengono descritti le immunità di gregge, la durata della copertura,
lefficacia dei vaccini, gli antibiotici presenti, la mancanza di studi con gruppo di controllo, i
vaccini militari, le correlazioni con i casi dautismo, gli esavalenti, le autorizzazioni facili, la
propaganda, linsabbiamento dei dati negativi, la risposta individuale, limmunità naturale,
linnocuità di molte malattie infettive, le false epidemie, linfluenza degli interessi dellindustria farmaceutica e molto altro ancora.
Favoloso, scritto benissimo, divulgativo e avvincente con un incalzare continuo di fatti, dati e
concetti spiazzanti e stimolanti che chiariscono immediatamente la questione vaccini.
Con analisi unica in Italia: il contenuto dei 28 vaccini più comuni, con foto al microscopio elettronico.
Leggi un estratto dal libro di Stefano Montanari e Antonietta Gatti “Vaccini: Sì o No?”
Introduzione – Vaccini: Sì o No? – Libro di Stefano Montanari e Antonietta Gatti
È allarme: pare che in Italia si stia verificando uninversione di tendenza e la fetta di
popolazione che si sottopone alla pratica vaccinale sia in calo. Niente di particolarmente vistoso
dal punto di vista dei numeri, ma ciò che preoccupa è la direzione che si sta prendendo.
LIstituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute diffondono a ripetizione comunicati con
cui avvertono che, quando i vaccinati sono meno del 95% di una popolazione, quella popolazione è a
rischio di ammalarsi in modo epidemico di questa o di quella malattia. Non pochi medici – la maggior
parte, di fatto – si associano a questi appelli. Insegnanti elementari minacciano di non accogliere
a scuola bambini non vaccinati anche se un atto del genere cozza contro la Costituzione. Sindaci
inviano circolari con cui invitano la popolazione a fidarsi del servizio sanitario pubblico e a
vaccinarsi genericamente in massa contro qualunque malattia. Politici propongono di aumentare il
numero delle vaccinazioni obbligatorie e chiedono sanzioni terribili contro i medici che sconsigliano di vaccinarsi indiscriminatamente.
Dallaltra parte si schierano da anni comitati di cittadini, e diversi medici con loro , che, con
vari gradi di bellicosità e con qualche distinguo, si battono contro luso dei vaccini sostenendo
che quei farmaci (i vaccini sono farmaci a tutti gli effetti) sono responsabili di effetti collaterali ben più gravi di quelli che le malattie indurrebbero.
Tra questi due fuochi sempre più vistosi e rumorosi stanno, smarrite, le persone che magari si sono
sempre sottoposte alla vaccinazione antinfluenzale o, in posizione ancor più critica, quelle che,
essendo genitori di bambini piccoli, spesso di neonati, sono terrorizzate da qualunque parte
dirigano la loro attenzione: se non lo vaccino, mio figlio rischia addirittura la morte, se lo
vaccino, mio figlio rischia, ad esempio, lautismo, una malattia che, da rara che era e sconosciuta ai più, sta assumendo proporzioni oggettivamente spaventose.
Noi, gli autori di queste pagine, non stiamo né di qua né di là.
Il nostro lavoro è quello di scienziati e gli scienziati, quando praticano onestamente il loro
mestiere, non hanno diritto alle opinioni. Noi siamo costretti ad esprimerci solo in base a fatti
davvero accertati, a indagare in prima persona e, come si suol dire, a metterci la faccia. Così,
cerchiamo sempre di non prendere le affermazioni altrui come oro colato e il massimo
dellaffidamento lo riserviamo a ciò che facciamo noi direttamente, vale a dire a ciò di cui possiamo rispondere personalmente.
Naturalmente non sempre questo è possibile, ma lo spirito critico unito allimparzialità deve sempre
accompagnare chi lavora in buona fede e cerca senza compromessi la verità. Cercare non significa
automaticamente trovare, ma, anche se mancasse il successo, il percorso che si è compiuto può
servire ad altri ricercatori se non altro per non far perdere loro tempo ed energie lungo una strada sbagliata.
Malauguratamente questo non si avvera in ogni circostanza. Nel mondo di Internet siamo tutti
subissati dinformazioni, molte delle quali senza controllo, altre fasulle e non è facile districarsi.
Cosicché accade che centri di ricerca, ignari di quanto già è stato fatto, simpegnino su percorsi
ormai battuti da altri senza arrivare a nulla di nuovo. Addirittura accade che si finanzino ricerche lungo piste che ormai da tempo hanno rivelato di essere vicoli ciechi.
E poi cè il problema crescente di chi scrive e parla approfittando della libertà sconfinata in
licenza assoluta che i nuovi mezzi di comunicazione permettono e la conseguenza è che personaggi di
ogni estrazione culturale pontifichino svolazzando qua e là tra argomenti conosciuti solo per un
incontrollato sentito dire quando non per una sorta di tifo personale o, peggio, dinteresse
economico. Chi ha davvero documenti di ricerche proprie è una rarità difficile, quasi impossibile, da trovare.
In una certa misura è sempre stato così, ma oggi più che mai il fenomeno avviene per i vaccini:
televisioni, radio e giornali pullulano di esperti che pontificano su argomenti a loro
perfettamente sconosciuti, dai ministri giù fino alle casalinghe passando per ogni sorta di professione con i giornalisti e i conduttori televisivi ben rappresentati.
Noi italiani abbiamo addirittura una ragioniera importata dallestero che, forte di un curriculum di
conoscenza che appare più una burla che altro, al colmo della stravaganza, fa parte di un comitato scientifico sponsorizzato dalle istituzioni.
Come è ovvio, la stragrande maggioranza delle loro affermazioni di tutte queste persone è basata,
nella migliore delle ipotesi, sul sentito dire, su quello che in filosofia si chiama consensus
gentium, cioè sul comune sentire della gente, un consenso dettato da convinzioni il cui livello non
si distacca da quello del tifoso di calcio. E queste affermazioni non trovano che raramente un
appoggio su fatti reali e dimostrati, diventando verità accettata e indiscussa esattamente secondo
la metodica di Joseph Goebbels, il ministro nazista della propaganda che, dimostrando grande
conoscenza della mente popolare, sosteneva come una bugia raccontata una, cento, mille volte, sia alla fine percepita come verità.
Lo scienziato non può permettersi posizioni preconcette e deve essere pronto ad accettare
loggettività. E una teoria scientifica è valida solo se risponde in modo logico e soddisfacente a
tutte le domande. Chi, autodefinendosi scienziato, abbraccia una posizione e si sottrae alle
domande, va incontro ad una squalifica inesorabile. Chi è tanto presuntuoso da fare il tuttologo
alla lunga si rende ridicolo. Chi non ha la modestia di dire un semplice non lo so quando
effettivamente non sa offende il prossimo e se stesso. Chi è disonesto si mette in vendita
valutandosi comunque quattro soldi perché unanima che ha un prezzo non vale niente.
E noi, forse uscendo un po dagli usi e costumi attuali, pur tra mille difficoltà e con mezzi
limitatissimi, cerchiamo di dare il nostro contributo a fare chiarezza sui vaccini, una chiarezza
che pare nessuno, da una parte e dallaltra dello schieramento, voglia. È così che noi non siamo
benaccetti a nessuno perché non appena si pone una domanda imbarazzante a qualcuno schierato di qua
o di là la reazione è quella di etichettarci come appartenenti alla fazione opposta. Una reazione stupida finché si vuole, ma quella è.
Ciò che noi facciamo è, tutto sommato, molto semplice da capire anche se le difficoltà tecniche che
sincontrano nella nostra attività non sono trascurabili: noi osserviamo i vaccini al microscopio
elettronico con una tecnica messa a punto da uno di noi (Antonietta Gatti) e validata da due
progetti di ricerca europei (Nanopathology e DIPNA). In quei campioni individuiamo la presenza
eventuale di micro- e nanoparticelle solide e inorganiche e ne analizziamo la composizione chimica elementare, cioè il contenuto elemento per elemento.
Questo sarà il punto centrale delle pagine che seguono, pagine scritte per tutti nella massima
semplicità da cui gli specialisti non potranno apprendere nulla che già con sappiano. Anzi, forse
gli specialisti troveranno queste semplificazioni indegne della loro attenzione. A loro però
lasciamo il compito di rispondere a domande rimaste sempre inevase cui si è di regola reagito in
maniera denigratoria come si fa quando non esistono argomenti per difendere la propria posizione e non si ha lonestà di ammettere quel semplice non lo so di cui dicevamo.
Sono proprio le domande senza risposta a mettere la pulce nellorecchio alle persone e a far sì che
la pratica vaccinale cominci ad incontrare qualche inciampo. E sono proprio le risposte ragionevoli
e documentate alle domande difficili che costituiscono in ogni caso la forza di una posizione.
Dunque, chi ci attacca dovrebbe invece esserci grato per la possibilità di diventare inattaccabile che gli offriamo con ciò di cui chiediamo ragione.
Libri scientifici per addetti ai lavori relativi al nostro ambito ne abbiamo scritti diversi. Li abbiamo scritti in tutto o in parte, e chi vuole può consultarli.
Il nostro proposito in questa circostanza è di offrire qualcosa di estremamente semplice e
comprensibile a tutti, rinunciando al linguaggio delle torri davorio. Insomma, nessuno si aspetti un trattato sui vaccini e di questo ci perdonino i luminari.
A differenza di tante altre pagine scritte questo libricino contiene risultati originali nostri per i quali mancano da anni risposte oneste. Di queste restiamo in attesa.
Indice
INTRODUZIONE
Capitolo 1 – CHE COSA SONO I VACCINI
Capitolo 2 – LA STORIA DEI VACCINI. IL VAIOLO
Il vaccino antivaiolo che altro conteneva?
Capitolo 3 – LA STORIA DELLE MALATTIE INFETTIVE
Molte malattie infettive sono legate all’igiene: dalla poliomelite al tetano Molte vaccinazioni vengono avviate dopo che la malattia è già in forte calo Allarmi infondati
Le vaccinazioni contro malattie “benigne”
Le vaccinazioni contro l’influenza e il papillomavirus
L’immunità di gregge
Capitolo 4 – CHE COSA SONO LE MALATTIE?
La meningite
Il papillomavirus
I virus evolvono
I virus dell’influenza
Ci sono malattie, sono ingigantite?
La stipsi cronica
L’ipercolesterolemia
Pressione arteriosa o glicemia
Scarsa eticità dell’industria farmaceutica
La medicina senza le persone
Le vaccinazioni senza bambini
Capitolo 5 – NANOPATOLOGIE
La medicina non è una scienza
Capitolo 6 – CHE COSA C’È NEI VACCINI
Capitolo 7 – PERCHÉ ABBIAMO ANALIZZATO I VACCINI
Capitolo 8 – CHE COSA ABBIAMO TROVATO NEI VACCINI
Focetria
Typherix
Typhim
Mencevax ACWY
Menjugate
Meningitec
Inflexal V
Infanrix
Anatetall
Gardasil
Vaxigrip
Capitolo 9 – AUTISMO E ALTRE MALATTIE CAUSATE DAI VACCINI
Capitolo 10 – COME SONO SOMMINISTRATI I VACCINI
Vaccinare tutti, per più vaccini possibile, costi quel che costi Perché a 2 mesi invece che a 2 anni
Perché tanti insieme invece di uno alla volta?
Capitolo 11 – QUANTO SONO EFFICACI E QUANTO SONO DELETERI I VACCINI?
Il vaccino trivalente, difeterite-tetano-pertosse
La vaccinazione antipertosse non ha protetto dalla malattia È opportuno vaccinare i bambini del Terzo Mondo?
I medici che vaccinano non si assumono alcuna responsabilità, al contrario
Sono i genitori che devono firmare il documento di assunzione di responsabilità…. Solo i Paesi del Sud Europa, Spagna esclusa, impongono le vaccinazioni Le regioni italiane che riconoscono ai genitori la libertà di scegliere Si vaccina per 6 malattie ma solo 4 sono obbligatorie.
Tante domande nessuna risposta
Capitolo 12 – CHE COSA STUDIANO I MEDICI?
La sperimentazione sui vaccini è insufficiente
Nessun vaccino è controllato e sicuro
Non esistono studi indipendenti dalle industrie famaceutiche La letteratura scientifica è falsa
Solo dopo 60.000 morti ritirato il Vioxx, ma i profitti per l’industria farmaceutica produttrice sono cresciuti
L’informazione scientifica autopromozionale
Gli studi e le ricerche indipendenti difficilmente sono pubblicati Capitolo 13 – VACCINI SÌ O VACCINI NO?
Chi fa domande viene trattato male?
La medicina non è una religione – vaccinare non è un atto di fede I danni da vaccino esistono
Vaccini e corruzione
La medicina dev’essere personalizzata
Stefano Montanari, Antonietta Gatti
Vaccini: Sì o No? – Libro >> http://goo.gl/sxvL2J
In esclusiva per la prima volta le analisi e le foto di laboratorio con il microscopio elettronico delle sostanze presenti nei vaccini
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__vaccini-si-o-no-libro.php?pn=1567
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