Viaggio nel Suono. Incontro con Alessandra Benetatos

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Viaggio nel Suono. Incontro con Alessandra Benetatos

di Roberta Piliego auraweb.it

L’incontro con Alessandra Benetatos è un incontro di vibrazioni, frequenze e armonie. La vibrazione
è già presente nell’origine greca del suo cognome che risuonando accompagna Alessandra nella ricerca
di cui tutta la sua vita è intessuta.

IL VIAGGIO

Quando ha inizio il viaggio nel suono ?

“Consideriamo questo inizio come un inizio primordiale. Dal momento del concepimento tutto è
frequenza e suono, il suono della vita. Pensa che il suono identificato nell’utero materno è simile
a quello dell’universo.
E’ sempre la vibrazione del suono che scandisce la nostra vita.”

Quali sono gli strumenti utilizzati per quella che viene definita terapia del suono?

“Il viaggio nel suono è strutturato in modo tale da consentire, alla persona che si sottopone a
questa terapia, di entrare in risonanza con le vibrazioni prodotte da alcuni strumenti. Questi
strumenti sono campane tibetane, didgeridoo, bastoni della pioggia, ocean drum e campane di
cristallo. Naturalmente non bisogna dimenticare i diapason, che possono essere passati sul corpo
della persona, o direttamente sui punti di agopuntura in corrispondenza dei meridiani.”

Con quale criterio scegli di utilizzare uno strumento rispetto ad un altro?

“Il mio metodo è principalmente intuitivo. Percepisco il bisogno della persona. Se ha bisogno di
radicare, utilizzerò la nota di fondo DO. E’ il caso di persone con problemi intestinali e ossei, o
di soggetti che, con poco senso pratico, tendono a volare via.

Molto importante è il ruolo che la voce può svolgere. Al termine del trattamento, affinché il
radicamento sia più profondo, possono essere recitati dei mantra. La voce resta in assoluto il primo
strumento di riferimento.”

Questa riflessione sulla voce mi riconduce a parlare di canto armonico

“Il canto degli armonici, utilizzato dai monaci tibetani, evidenzia la frequenza primaria della
voce. Un’ottava sopra questa frequenza ci sono gli armonici, ovvero le note armoniche collegate alla
nota di fondo. Gli armonici lavorano, con una forza dirompente e con grande raffinatezza, sulle
sfere sottili.

E’ bene ricordare che chi si occupa di comunicazione dovrebbe essere consapevole e responsabile di
come l’utilizzo del suono sia importante. Le ultime pubblicità sono piene di flash di luci e di
suoni che hanno lo scopo di imprimere messaggi subliminali. Basta pensare all’utilizzo di alcune
musiche all’interno dei supermercati, o agli effetti devastanti di una notte di musica tecno nelle
discoteche. Sicuramente le persone non ne escono armonizzate.”

RIACCORDARE IL CORPO

Questo tuo racconto mi ricorda il gesto del musicista che riaccorda il proprio strumento…

“Esattamente, questa terapia permette di accordare la persona come se fosse uno strumento. Per il
principio di risonanza noi riusciamo a vibrare con una corrispondenza tra note, frequenze principali
e plessi energetici.
Per risonanza, la vibrazione prodotta dallo strumento coinvolgerà l’acqua all’interno del corpo, le
funzioni cerebrali e i due emisferi.”

Possiamo parlare di una tecnologia sottile del suono?

“Sì, ne siamo immersi.”

A proposito di tecnologia sottile, Gregg Braden, nel suo libro L’Effetto Isaia, parla di una vera e
propria tecnologia della preghiera capace di intervenire sulla realtà modificandola.

“Certamente, questa consapevolezza è una grandissima responsabilità nei confronti del pensiero,
ovvero dell’intento di pregare e della sua verbalizzazione e recitazione.

Il canto degli armonici è un’azione che calma e produce effetti sulla psiche e sulla materia. Se
canti OM in presenza di una lamina sottile di metallo sulla quale è disposta della polvere molto
leggera, la polvere depositata sulla piastra prende la forma del mandala dell’OM, riproducendo la
sua onda di forma.”

Io so che tu sei l’ideatrice di Opale, il centro olistico che dirigi da diversi anni, ma mi è anche
giunta voce di certi tuoi agganci ai piani alti… Una specie di tutor, di presenza angelica, che
illumina e sovrintende l’attività del Centro. Puoi confermarmi queste voci?

“Vedo che le voci girano! A me piace pensare che questa presenza angelica, affettuosamente definita
“il Tutor di Opale” mi abbia accompagnata lungo questo mio percorso. Tutti siamo accompagnati da
guide e angeli, anche se sta sempre a noi essere disponibili all’ascolto.

All’inizio di questo mio viaggio ho avvertito che qualcosa mi spingeva a conoscere e a sperimentare
il cambiamento sulla mia pelle. Solo più tardi, quando ho compreso che attraverso il cambiamento,
anche se doloroso, avvenivano cose assolutamente magiche, ho sentito il desiderio di divulgare il
messaggio della trasformazione.

Di quella trasformazione che ti permette di lasciare la strada vecchia per la nuova, quella che
risuona dentro di noi…”

ALESSANDRA BENETATOS

Da anni appassionata di spiritualità e comunicazione, da sempre affascinata dalle potenzialità della
visione olistica e dalla medicina vibrazionale, nel 1996 inizia il suo percorso frequentando
svariati corsi di formazione amatoriale e professionale.

La passione per il Suono la conduce a frequentare con interesse corsi di Canto Armonico in Italia
con Enrico Cheli e in Spagna con Nestor Kornblum e Michèle Avenard, presso l’Association of Sound
Therapy and Harmonic Studies.

Esercita come terapeuta presso il Centro Opale di Gallarate di cui è anche ideatrice e conduttrice.

Per informazioni

OPALE
Centro Olistico per il Benessere
Piazza Risorgimento, 14 Gallarate
tel. 0331 – 24.59.15
ale@opalelight.it

L’AUTRICE

Roberta Piliego

Laureata in Economia aziendale all’Università Bocconi di Milano e specializzata in Gestione e
Analisi della Comunicazione all’Università Cattolica di Milano, si occupa professionalmente di
editoria e comunicazione.

Dirige Auraweb.it il portale del benessere e del benavere.

roberta.piliego@auraweb.it

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