Viagra apocalypse

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Viagra apocalypse

di: Alessio Mannucci – ecplanet.net

Un uomo, F.C., di 49 anni, romano, è morto per aver ingerito una dose eccessiva di viagra. L’uomo è
spirato in casa della compagna, a via casal del Marmo. Inutili i soccorsi dell’ambulanza, è arrivato
in ospedale già morto. “Poiché chi usa il Viagra ha, di solito, superato i 40 anni – ha detto il
cardiologo e presidente della Società per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) Massimo Volpe –
sarebbe bene fare una valutazione cardiovascolare per accertarsi che non ci sia una predisposizione
a malattie coronariche. Tutti i farmaci vasodilatatori, come appunto il Viagra, hanno infatti
l’effetto di diminuire l’afflusso di sangue negli altri circoli e questo, in soggetti predisposti,
aumenta il rischio di infarto”.

Inoltre, ha aggiunto l’esperto, il viagra è sconsigliato anche in caso di ipertensione o
arterosclerosi. Un grande rischio, ha concluso Volpe, “si corre quando non si conosce la propria
predisposizione alle malattie cardiologiche. Per questo il primo passo deve essere un consulto con
il proprio medico”. Racconta Filippo P., 32 anni, istruttore in una delle più note palestre del
centro di Roma: «i ragazzi, ma soprattutto i trentenni, negli spogliatoi non parlano più tanto di
anabolizzanti o di altri prodotti legati all’attività sportiva, ma del Viagra e di tutti i suoi
fratelli.

Il consumo di Viagra è diventato di massa, anche tra i giovani, che non ne avrebbero bisogno, per
vincere l’ “ansia da prestazione”, che negli ultimi anni è cresciuta, di pari passo con le
separazioni coniugali e il consumo di pornografia. Il farmaco, dicono i tecnici, agisce in un lasso
di tempo che va tra la mezz’ora e l’ora, e produce il risultato sperato per almeno sei-sette ore.
«In genere – dice ancora Filippo, che confessa di “aver provato” – si prende la sera, dopocena,
prima di andare in discoteca o uscire con gli amici. Non succede niente per tutta la serata: si
balla, si chiacchiera. Poi, però, se per caso uno rimorchia, può stare sicuro che anche se ha
ballato tutta la notte e sono le quattro della mattina, la sua potenza sessuale è assicurata».

Una pillola di Viagra (ma anche di Cialis o Levitra, farmaci concorrenti e analoghi) costa circa
dieci euro, e questo non sarebbe un problema, ma in Italia si tratta di un farmaco che richiede una
prescrizione medica da rinnovarsi periodicamente e un regolare acquisto in farmacia. E questo crea
problemi: intanto perché uno deve ammettere, innanzi tutto a sé stesso, che ha disfunzioni erettili,
poi deve dirlo al medico, e – infine – deve farsi riconoscere dal farmacista. «Dovrebbe essere il
medico – dice il professor Aldo Isidori, che insegna andrologia alla Sapienza – a decidere se il
paziente in questione ha bisogno del Viagra, o se invece, per le sue condizioni generali, il farmaco
potrebbe essere controindicato».

Se nò c’è Internet che solleva da tutte queste difficoltà. Con tutte le spam che riceviamo
giornalmente che ci informano sui vari fornitori di Viagra o affini – ben il 10% dello spam
mondiale, secondo dati recenti, riguarda proprio la pubblicità del Viagra o le sue alternative – c’è
solo l’imbarazzo della scelta. Le e-mail vengono soprattutto da Stati Uniti, Cina e Polonia e gli
esperti hanno rilevato che dietro all’80% delle e-mail indesiderate vi sono circa 200 gruppi
illegali che utilizzano programmi che dirottano milioni di computer privati.

Ricordiamo che il Viagra è prodotto dalla Pfizer, uno dei colossi di Big Pharma.

«Il consumo – dice Isidori – è diventato così di massa e senza controllo. Chiunque, a qualunque età,
può comprare prodotti del genere e farne l’uso o l’abuso che crede».

Basta andare nella “porno-farmacia”.

Ma perché un ragazzo o un giovane uomo dovrebbe ricorrere al Viagra ?

«Assistiamo ad una scissione – spiega la psicologa Giovanna Giuffredi che da sempre studia il mondo
giovanile – sempre più netta tra il corpo e la mente: non accettiamo più che ci sia un tempo per
agire e uno per riposare, uno per fare l’amore e uno per astenersi. Le prestazioni che chiediamo al
nostro corpo sono svincolate da qualunque condizione esistenziale, sono determinate da
sollecitazioni esterne meccaniche e sono soprattutto standardizzate. Devo fare certe cose. Non ci
riesco? Sono o mi sento fragile ? Chiedo aiuto: per esempio al Viagra per il sesso, oppure a
psicofarmaci contro la depressione».

«Il Viagra e gli altri farmaci analoghi – dice ancora il professor Isidori – non sono in sé
pericolosi ed esistono sostanzialmente due controindicazioni ormai note: la retinite pigmentosa
assai rara e l’interferenza con i nitroderivati. Ma il problema principale a cui si espongono i
ragazzi che ne fanno un uso non controllato, non è legato alla molecola in sé». In sostanza – dice
l’andrologo – è il sottoporsi forzatamente ad una prestazione sessuale compulsiva (diciamo pure
innaturale, ndr), magari in uno stato fisico provato dalla stanchezza, che può generare pericoli.

«C’è poi la dipendenza psicologica – aggiunge Giuffredi – senza pillola l’ansia da prestazione
dilaga, e anche un ragazzo può ridursi a fare solo l’amore chimico». Sull’altro versante, c’è invece
il problema del calo del desiderio. Per risolverlo chimicamente, Big Pharma sta lavorando al “Viagra
rosa”, una pillola sessuale per Lei che non si prende prima del rapporto sessuale per assicurarsi
performance garantite ma nel corso di una terapia di settimane. Il nuovo farmaco si chiama
flibanserin ed è targato Boehringer Ingelheim. Quattro test clinici sono partiti su 5mila donne in
220 centri – ha riferito il quotidiano britannico The Sunday Times – e l’azienda tedesca spera ora
di ottenere il via libera dall’agenzia regolatoria americana Food and Drug Administration (FDA)
verso il 2009.

La molecola, nata come antidepressivo, è stata studiata per “colpire” direttamente le zone del
cervello femminile associate al piacere e alle emozioni. L’idea di trasformarla in una droga
sessuale è venuta casualmente, durante una sperimentazione: le pazienti che assumevano il composto
non riportavano grossi miglioramenti della loro depressione, ma confessavano un inatteso aumento
della passione sessuale (sai che contenti i dottori, ndr).

Certo è che “la disfunzione sessuale femminile, diversamente da quella maschile – ha spiegato
Charles de Wet, direttore medico di Boehringer Ingelheim nel Regno Unito – non dipende da un
problema di flusso sanguigno, ma affonda le sue radici nel cervello”. Secondo l’esperto, “circa due
donne su 10 riferiscono sintomi riconducibili a un calo della libido” e il flibanserin potrebbe
aiutarle. Crede meno nell’utilità di un semplice farmaco la terapista Paula Hall: “La prima causa
del ridotto desiderio sessuale femminile è un rapporto che non funziona. La passione c’è, ma rimane
come bloccata”.

È semplice allora, basta cambiare rapporto.

Immaginatevi cosa potrà succedere quando si incontrerà la prima coppia in overdose di viagra: una
apocalisse del sesso artificiale. E pensare che la General Motors, il colosso automobilistico
statunitense, spende – a quanto riferito dall’Apcom – ben 17 milioni di dollari l’anno in Viagra
Cialis e altri farmaci a favore dei propri dipendenti, stressati e “malfunzionanti” (chissà cosa ne
direbbe Marx, ndr).

Ma c’è anche di peggio. Alan Hevesi, revisore delle spese pubbliche dello Stato di New York, qualche
tenmpo fa fornì i risultati di un’inchiesta che copriva 5 anni, da gennaio 2000 a marzo 2005, nella
quale veniva evidenziato come 198 soggetti classificati come “Sex Offenders Level 3”, ovvero
soggetti in libertà catalogati come pericolosi maniaci sessuali già condannati per stupri e
violenze, abbiano goduto della fornitura gratuita di Viagra perchè soffrivano di disfunzioni
erettili. E con loro, anche alcune migliaia di soggetti appartenenti al livello 1 e 2, molestatori
più “soft”.

Questo perchè una direttiva federale di 7anni fa imponeva alla mutua la copertura delle spese per
“deficit di virilità”, senza esclusione di nessuna categoria di malati (basta che un medico ritenga
la persona bisognosa di cure). Nel 2004, sono state rimborsate 358.000 prescrizioni per il Viagra,
pari a 21,3 milioni di dollari; Hevesi ha calcolato che 85.000 dollari hanno finanziato gli
stupratori del livello 3.

Le vittime ringraziano.

Data articolo: gennaio 2007

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