Vivere in coscienza di Dio

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Vivere in coscienza di Dio

di Yoganandaji

Tratto da:
Paramahansa Yogananda. Il Divino Romanzo

Vivete nella coscienza di Dio

Lo Yoga è l’arte di compiere ogni azione, rimanendo concentrati su Dio. Non
solo mentre state meditando, ma anche quando lavorate, i vostri pensieri
dovrebbero essere costantemente rivolti a Lui. Se lavorate con la
consapevolezza di svolgere ogni compito per piacere a Dio, la vostra
attività vi unisce a lui.

Perciò non crediate di poter trovare Dio solamente nella meditazione; la
Bhagavad Gita insegna che sono essenziali, sia la meditazione, sia la giusta
attività. Se pensate a Dio mentre assolvete i vostri doveri sulla terra,
sarete mentalmente uniti a lui.

Smettete di pensare che state lavorando per voi stessi. Trovate Dio,
sforzandovi di identificare sempre meno le vostre attività quotidiane con
‘io’ e ‘mio’ e sempre di più con lui. Ognuno di voi può compiere tutte le proprie
attività essendo consapevole di Dio; ad esempio, mangiando non per voi
stessi, ma per prendervi cura del tempio corporeo in cui risiede Dio; compiendo il
vostro lavoro, non con l’idea di un personale guadagno, ma come servizio
reso a Dio, pensando a Dio. Dovete rendervi conto che la cura delle anime che vi
sono affidate vi è stata assegnata dalla Sua Volontà.

Saprete di vivere soltanto per Dio se non soffrirete più quando viene
frustrato un vostro desiderio personale, ma quando gli avete dato un
dispiacere. Io mi prendo cura più delle cose degli altri che delle mie.
Poiché compio ogni azione per Dio, la eseguo con un’ambizione e un’attenzione
maggiori di quelle che avrei profuso se avessi lavorato soltanto per me.

E se queste azioni non hanno un buon esito, non ne soffro personalmente
perché ho agito solo per lui. Ho fatto del mio meglio e tenterò ancora con una
gioia e una determinazione più forti, senza provare però un senso di attaccamento
ai miei sforzi e ai loro risultati. Se lavorassi solo per me sarei sempre
preoccupato. Ma poiché l’unico obiettivo del mio lavoro è servire Dio, i risultati
appartengono a lui, non certo a me.

Questa è la via per superare la legge del karma.

Benché io debba assolvere ogni genere di compiti, non mi sento minimamente
attaccato a quello che faccio, così non sono legato a nulla. Tutti
dovrebbero vivere in questo modo per comprendere che il mondo non è la loro vera casa;
siamo qui solo per un breve periodo di tempo. Non fate quindi affidamento
sulla vita perché vi deluderà. Confidate soltanto nell’Essere immortale, che
sta oltre la vostra effimera esistenza terrena.

Voi pensate che questa è la vostra casa, che questo è il vostro Paese, che
qui vivono i vostri cari; ma quando lascerete il mondo, neanche il vostro corpo
vi apparterrà più.

Non siete stati mandati sulla terra per farvi condizionare dalle abitudini e
dagli stati d’animo, per diventare schiavi dell’ambiente in cui vi trovate.

Se foste completamente padroni della vostra vita, direi: “Continuate pure,
fate come volete”. Ma voi non lo siete. Nessuno è padrone di se stesso
tranne i maestri. Siete stati mandati sulla terra per trovare Dio, ma se non
entrate in comunione con Li non potete conoscerlo. Così, la vera arte di vivere è
diventare uno yogi, ossia colui che ha unito la propria anima allo Spirito
nella meditazione, che interiormente ha rinunciato a ogni cosa, che pratica
la presenza di Dio, e adempie ai propri doveri con il pensiero rivolto a Dio.

Vedete bene che non sto dicendo di trascurare i vostri compiti. Occupatevi
di tutto ciò che vi è stato affidato senza provare nessun senso di
attaccamento, perché è Dio che vi ha assegnato quelle responsabilità. Realizzate, come ha
fatto Gesù, la verità: “Il mio regno non è di questo mondo”. La vostra vera
casa è al di là della creazione tridimensionale. Ogni volta che rivolgo lo
sguardo all’occhio spirituale, mi trovo in questo altro mondo. Pensate che
sia impossibile? No, non è impossibile! Potete vivere in quel regno, qui e
adesso.
Potete realizzare Dio, potete indurlo a parlarvi. Ma per sentire la Sua Voce
sono necessari lo sforzo spirituale e l’autodisciplina.

– Rimanete impassibili nel fragore dei mondi che crollano –

Periodicamente, nel corso dei secoli il mondo è precipitato nel caos.
Durante le guerre si trasforma in una camera di tortura per milioni di esseri umani.
La felicità vera, la felicità durevole sta solo in Dio, e “avendoLo trovato,
nessun altro bene è più grande”. Solo in lui troveremo la salvezza, il
rifugio, la via d’uscita da tutte le nostre paure. Non avete altra sicurezza
al mondo, nessun’altra libertà. L’unica vera libertà è in Dio. Così,
sforzatevi veramente di stabilire un contatto con lui nella meditazione,
mattina e sera, e durante il giorno mentre svolgete le vostre attività e i
vostri compiti. Lo Yoga insegna che la paura e la sofferenza scompaiono alla
presenza di Dio. Lo yogi può rimanere impassibile nel fragore dei mondi che
crollano; è sicuro perché ha realizzato la verità: “Signore, tu devi venire
là dove io sono”.

Quando, né tutto il dolore del mondo, né tutte le sofferenze dell’inferno vi
turberanno diventerete simili a un re. E questo è ciò che dovete essere.
Infrangendo i limiti del fragile corpo umano, dovete manifestare
immortalità.

Nella sua poesia “Marching Light”, il grande santo Ram Tirtha scrisse:

“Attacco al mio carro i destini e gli dei, Con la voce del tuono al mondo
proclamo!… Libertà! Libertà! Libertà! Om! … Salve, Oceano,…
prosciugati e scompari!”

In altre parole, davanti alla luce della vostra anima l’oceano si
prosciugherà e le montagne si sposteranno.

Attente Montagne! Non ostacolatemi. Oggi le vostre pareti crolleranno in
frantumi!

Pensateci. Solo la libertà dell’anima vi renderà vittoriosi, appagherà tutti
i vostri desideri e sarà sempre gioiosa.

Non lasciatevi spaventare dal teatro di Dio

Non abbiate paura del sogno terribile di questo mondo. Svegliatevi nella
luce immortale di Dio! Un tempo, la vita equivaleva per me a uno stato di
impotenza, in cui guardavo un film terrificante; un tempo, davo troppa importanza alle
tragedie che venivano rappresentate in questo film. Poi, un giorno, mentre
meditavo, nella mia stanza apparve una grande luce e la voce di Dio mi
disse:

“Che cosa stai sognando? Guarda la mia eterna luce, in cui vanno e vengono
tutti gli incubi del mondo. Essi non sono reali”. Che straordinaria
consolazione fu quell’apparizione! Gli incubi, per quanto spaventosi, sono
soltanto incubi. I film, gradevoli o sgradevoli, sono soltanto film. Non
dovremmo permettere alla mente di lasciarsi assorbire dai drammi tristi e
paurosi della vita. Non è più saggio concentrare l’attenzione sul Potere
indistruttibile e immutabile? Perché preoccuparsi delle spiacevoli sorprese
che appaiono nella trama del film terreno? Ci tratteniamo per poco tempo
sulla terra. Imparate la lezione dello spettacolo della vita e trovate la libertà.

– Fate di Dio la stella polare della vostra vita –

Fate che il Signore sia il pastore della vostra anima. Fate che sia la
fiaccola accesa quando percorrete i sentieri oscuri della vita. Egli è la
vostra luna nella notte dell’ignoranza, il vostro sole nelle ore di veglia,
la vostra stella polare che illumina i mari tenebrosi dell’esistenza mortale.

Cercate la Sua Guida. Il mondo continuerà ad andare avanti con i suoi alti e
bassi. Qual è il nostro punto di riferimento per trovare la giusta
direzione? Non certo i pregiudizi suscitati in noi dalle abitudini e dall’influenza
dell’ambiente familiare, del nostro Paese o del mondo, ma la voce interiore
della Verità.

In ogni momento io penso unicamente a Dio. Ho messo il mio cuore sotto la
protezione del Signore. Gli ho affidato il mio spirito. Ho deposto ai Suoi
Piedi di eternità il mio amore e la mia devozione. Confidate soltanto nel
Signore e poi, illuminati dalla sua guida interiore, confidate in coloro che
manifestano la luce di Dio. Questa luce è la mia guida, è il mio amore, è la
mia saggezza. Ed Egli mi dice che la sua virtù vince, e vincerà sempre.

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