Le sensazionali rivelazioni del fisico Vladimir Efremov tornato per miracolo dallaldilà.
23 marzo 2014
Nei suoi trattati scientifici Efremov ha descritto laldilà con termini matematici e fisici. In
questo contesto, tuttavia, sarà evitato il linguaggio tecnico matematico a favore di una descrizione
semplice, alla portata di tutti. Vladimir Efremov descrive quindi il mondo dellaldilà, da lui
sperimentato durante unesperienza di morte improvvisa, in questi termini: Ogni paragone sarà
falso. I processi lì non sono lineari come qui da noi, non sono estesi nel tempo, e fluiscono
contemporaneamente in tutte le direzioni. I soggetti nellaldilà si presentano come dei concentrati
di informazione, il cui contenuto determina il posto in cui essi si trovano e le qualità della loro
esistenza.
Capo ingegnere-progettista della Sezione Progetti per Impuls, Vladimir Efremov morì
improvvisamente, soffocandosi in casa a causa di una forte tosse. I parenti allinizio non capirono
che cosa fosse successo. Pensarono che si fosse messo un attimo a riposare. Fu la sorella Natalia,
la prima ad accorgersi dellaccaduto. Natalia essendo medico e sentendo che il cuore non batteva
incominciò allora a praticargli la respirazione artificiale, ma il fratello non respirava. Fece
quindi un tentativo di mettere in moto il cuore massaggiandogli il petto. Erano trascorsi già otto
minuti quando le sue mani sentirono una spinta di risposta molto debole. Il cuore riprese a battere
e Vladimir Efremov ricominciò a respirare da solo. Appena si riprese disse: La morte non esiste,
anche lì cè vita. Diversa però. Migliore
Vladimir descrisse poi ciò che aveva vissuto in quei minuti di morte clinica in modo molto
dettagliato. Le sue testimonianze sono quindi preziose. E rappresentano un primo studio scientifico
sulla vita nellaldilà, effettuato da uno scienziato che ha vissuto la morte in prima persona.
Efremov ha quindi pubblicato le sue osservazioni in un giornale scientifico dellUniversità di San
Pietroburgo, e successivamente ha raccontato lintera storia a un congresso scientifico, dove la sua
relazione è stata molto apprezzata dagli scienziati presenti.
Il Passaggio:
La reputazione di Vladimir Efremov in ambito scientifico è impeccabile. E un grande specialista nel
campo dellintelligenza artificiale e per molti anni ha lavorato per Impuls. Ha partecipato alla
preparazione del lancio di Yuri Gagarin nel cosmo, e contribuito allelaborazione dei sistemi
missilistici super moderni. Il suo staff scientifico è stato premiato quattro volte in ambito
scientifico.
Prima della morte clinica mi consideravo assolutamente ateo racconta Vladimir Efremov mi
fidavo solo dei fatti. Tutte le riflessioni sulla vita nellaldilà le ritenevo oppio religioso. A
dire il vero, non ho mai pensato seriamente nemmeno alla morte, anche se avevo problemi di cuore e
altri acciacchi. Ma avevo tanto da fare
Poi è successo il fatto: a casa di mia sorella Natalia ho
avuto un attacco di tosse. Sentivo che stavo soffocando. I polmoni non mi ubbidivano, tentavo di
fare un respiro ma non ci riuscivo! Il corpo era diventato di ovatta, il cuore si era fermato. Dai
polmoni è uscita lultima aria con un rantolo. Nel mio cervello è apparso allora un pensiero
fulminante
pensavo che fosse lultimo secondo della mia vita. Però la coscienza inspiegabilmente
non si staccava e di colpo è comparsa la sensazione di una incredibile leggerezza. Non avevo più né
mal di gola, né di cuore, né di stomaco. Mi ero sentito così bene solo nellinfanzia. Non sentivo il
mio corpo e neanche lo vedevo. Però con me erano rimasti tutti i miei sensi e ricordi. Inoltre
volavo attraverso un tunnel gigantesco. Le sensazioni di volo mi sembravano familiari perché le
avevo già sperimentate nei sogni. Mentalmente cercavo di rallentare il volo o di cambiare direzione.
Non cera alcuna paura o terrore, solo beatitudine. Cercavo di analizzare laccaduto e le
conclusioni arrivarono immediatamente: il mondo in cui ero capitato esisteva veramente. Ragionavo,
quindi, esistevo. Il mio ragionamento possedeva inoltre la qualità deduttiva, visto che riuscivo a
cambiare la direzione e la velocità del mio volo.
Il Tunnel:
Tutto era fresco, limpido e interessante continua Vladimir Efremov la mia coscienza
funzionava in modo assolutamente diverso rispetto a prima. Abbracciava tutto contemporaneamente, non
esistevano né tempo, né distanze. Io ammiravo il mondo circostante che sembrava essere arrotolato in
un tunnel. Non ho visto il sole, ma ero immerso in una luce omogenea, senza ombre. Sulle pareti del
tunnel si vedevano strane strutture somiglianti a rilievi. Non si poteva distinguere il basso e
lalto. Ho tentato di ricordare il posto sopra il quale volavo. Cerano delle montagne e ricordo il
paesaggio. Il volume della mia memoria era veramente abissale. Potevo spostarmi con il pensiero. Che
stupore! Era un vero teletrasporto.
Il Televisore:
Feci un pensiero pazzesco: immaginai mentalmente il vecchio televisore rotto che si trovava a casa
mia e potei vederlo da tutti i lati contemporaneamente. Sapevo tutto di lui, chissà come
persino
dove era stato prodotto. Sapevo dove era stato preso il minerale usato per fondere il metallo per la
costruzione del televisore. Sapevo anche chi era il proprietario della fonderia dacciaio che lo
realizzava, sapevo che aveva moglie e problemi con la suocera. Vidi tutto ciò che era legato a quel
televisore, ogni suo piccolo dettaglio. E soprattutto ora sapevo esattamente quale suo pezzo era
guasto. Quando poi mi sono ripreso, ho sostituito il transistor T-350 e il televisore ha ripreso a
funzionare
Avevo una sensazione di onnipotenza del pensiero. La nostra Sezione Progetti da due anni
faticava dietro un certo progetto. Di colpo, vidi tutto il problema nella sua poliedricità. E
lalgoritmo della soluzione comparve da sé.
Dio:
La consapevolezza di non essere solo a questo mondo arrivò a poco a poco. La mia interazione
informatica con lambiente circostante perdeva il suo carattere unilaterale. Ad ogni domanda che
formulavo nella mia coscienza sorgeva una luce. Allinizio tali risposte le percepivo come il
risultato di riflessioni. Però linformazione che mi perveniva esulava dalle conoscenze che io
possedevo in vita. Le conoscenze ricevute in quelle circostanze superavano di parecchio il mio
background scientifico! Sapevo di essere guidato da Qualcuno onnipresente che non ha i limiti. Lui
possiede potenzialità illimitate, è onnipotente e pieno di Amore. Questa Entità invisibile, ma
percepibile da tutto il mio essere, faceva di tutto per non spaventarmi. Ho capito che mi mostrava
gli eventi e i problemi con tutta la loro catena di legami di causa-effetto. Non Lo vedevo, ma lo
percepivo intensamente. Sapevo che era Dio
Di colpo notai che mi impedì qualcosa. Mi sentì allora
tirato fuori come una carota dalla Terra. Non volevo tornare
tutto andava così bene. Poi ho visto
mia sorella. Lei era spaventata, io invece splendevo di stupore.
Il Paragone:
Vladimir Efremov continua la sua descrizione: Abbiamo già detto che i processi nellaldilà non sono
lineari ed estesi nel tempo come sulla Terra, ma fluiscono contemporaneamente in tutte le direzioni.
I soggetti nellaldilà sono presentati come dei concentrati di informazione e tutto si trova in
ununica catena di legami di causa-effetto. Gli oggetti e le loro caratteristiche formano una
struttura globale nella quale tutto funziona secondo le leggi di Dio. Solo Lui ha il potere di
creare, cambiare o eliminare ogni oggetto, qualità o processo, compreso il corso del tempo.
Ma quanto è libero luomo nelle sue azioni, quanto sono liberi la sua coscienza e lanima? LUomo,
come fonte dinformazione, può influire sugli oggetti nella sfera a lui ammissibile. La mia volontà
infatti poteva cambiare i rilievi del tunnel, e far nascere gli oggetti che volevo. Il tutto
somigliava molto a quanto descritto nei film Solaris e Matrix. Ma entrambi i due mondi, il
nostro e quello dellaldilà sono reali. Interagiscono costantemente, pur essendo autonomi: essi
formano un sistema intellettuale globale diretto dal soggetto-Dio. Il nostro mondo è più semplice da
comprendere, ha delle costanti che mantengono lintegrità delle leggi della natura, e il tempo
riveste un ruolo importante come principio legante.
Nellaldilà le costanti non esistono affatto, oppure ce ne sono molto poche rispetto al nostro
mondo e possono variare. In quel mondo sono presenti i concentrati informativi che contengono tutto
linsieme delle caratteristiche conosciute e non conosciute degli oggetti materiali, ma con la
totale assenza degli oggetti stessi. Inoltre ho capito che in quel contesto luomo vede esattamente
ciò che vuole vedere. Per questo le descrizioni dellaldilà spesso differiscono. Un giusto vede il
paradiso, un peccatore vede linferno
Per me la morte è stata una gioia che non posso paragonare a
nulla di esistente sulla Terra. Persino lamore per una donna in confronto a ciò che ho vissuto non
è nulla
Le Sacre Scritture:
Vladimir ha trovato nelle Sacre Scritture le conferme della sua esperienza e dei suoi ragionamenti
circa la sostanza informativa del mondo. Nel Vangelo di Giovanni è scritto che: Allinizio era il
Verbo e il Verbo era di Dio. Tutto ha preso inizio da Lui e nulla ha iniziato lesistenza senza di
Lui. Il Verbo rappresenta proprio la sostanza informativa che contiene la significanza di ogni cosa.
Rivisto da Fisicaquantistica.it
Articolo Tradotto da: Mario Palestro
Fonte: vitanellaldila.altervista.org/efremov.php
Lascia un commento